.: Discussione: Smog, Croci lancia il suo laboratorio con i Consiglieri Enrico Fedrighini e Carlo Montalbetti

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 4 Giu 2010 - 17:22
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Da milano.corriere.it:

Smog - Parte la raccolta di firme. «La politica non ha il coraggio di decidere»

«Cinque referendum su Ecopass e verde»

Movimenti e partiti assieme all’ex assessore Croci: «Saranno i milanesi a decidere»


MILANO - Il papà di Ecopass lancia la sfida ai suoi ex datori di lavoro. Edoardo Croci ex assessore della giunta Moratti, insieme con il Verde, Enrico Fedrighini e il radicale Marco Cappato, propone cinque referendum consultivi sulla «sfida ambientale». Il primo sulla «mobilità sostenibile », sarà quello destinato per forza a creare più rumore: riguarda il destino di Ecopass, la «creatura» voluta e difesa con i denti dallo stesso Croci fino a che non è stato «giubilato» dal sindaco, Letizia Moratti. La replica icastica del Comune è affidata al vicesindaco, Riccardo De Corato: «Auguri e buona fortuna».

La richiesta è secca: trasformare la pollution charge in congestion charge. Passare da una tassa sull’inquinamento a una tassa sul consumo del suolo pubblico. Con la conseguenza che a pagare il pedaggio sarebbero tutte le vetture che entrano nella Cerchia dei Bastioni. Con un ticket giornaliero di 5 euro per le auto e di 10 euro per i veicoli commerciali. Resterebbero esclusi dal ticket solo gli autoveicoli ad emissione zero. Questo in una prima fase. La seconda prevede l’allargamento della congestion charge a tutta la città. I «referendari» hanno già fatto i primi conti: nelle casse del Comune arriverà una cifra tra i 50 e i 60 milioni di euro all’anno. Soldi che dovranno essere reinvestiti nel trasporto «sostenibile»: a partire dall’estensione delle aree pedonali all’intera Cerchia dei Navigli, delle piste ciclabili (274 km), delle corsie riservate, dei bus di quartiere, del bike sharing (10.000 bici), del car sharing (1.000 auto elettriche) e per portare l’orario del metrò fino all’1 e 30 di notte.

Ma il quesito sulla mobilità sostenibile riguarda anche un’altra questione molto sentita dalla città: la limitazione del carico e dello scarico merci. Gli altri 4 referendum riguardano la riapertura dei Navigli, il raddoppio del verde pubblico, l’energia pulita e lo stop a una possibile cementificazione nel dopo Expo. Un «programma di governo» bipartisan. Anzi «una missione civile» come ripetono Croci, Fedrighini e Cappato. Irta di difficoltà, perché i referendum a Milano sono sempre faticosi. Settimana prossima i «referendari » depositeranno le cento firme necessarie per avviare il procedimento.

Da quando l’Ufficio elettorale del Comune darà il via libera partiranno i 120 giorni necessari per raccogliere 15mila firme. Se l’obbiettivo sarà raggiunto, il Comune avrà tra i 30 e i 70 giorni per indicare la data del referendum. Si pensa a maggio dell’anno prossimo. Ultimo scoglio: il quorum. È necessario il voto del 30 per cento dei milanesi. «Vogliamo dare voce ai milanesi — attacca Croci — per costruire una città più vivibile in un momento in cui la politica non sembra in grado di esprimere una visione lungimirante ed avere il coraggio di assumersi le responsabilità necessarie a contrastare l’inquinamento come dimostra l’incertezza sullo sviluppo di Ecopass». Una sfida vera e propria. Anche se alla Moratti non dispiacerebbe affatto trasformare l’Ecopass in congestion charge.

Maurizio Giannattasio

04 giugno 2010

Per saperne di più, vai/partecipa alla discussione "Cappato, Croci e Fedrighini verso il referendum per l'ambiente e la mobilità a Milano".

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 4 Feb 2010 - 16:27
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