.: Giardino dei Giusti: Palmeri e Soued onorano "Eroi del Bene di tutto il mondo"
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Oliverio Gentile - Venerdì, 29 Gennaio, 2010 - 18:21Di cosa si tratta:
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: GIARDINO DEI GIUSTI. LUNEDÌ PALMERI E SOUED ONORANO “EROI DEL BENE DI TUTTO IL MONDO” Milano, 29 gennaio 2010 – Lunedì 1° febbraio, alle ore 11.00, presso il Giardino dei Giusti sulla collina del Monte Stella (fermata MM QT8, lato campo sportivo XXV Aprile), il Presidente della Comunità ebraica di Milano Leone Soued e il Presidente del Consiglio comunale e del Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino dei Giusti di Milano Manfredi Palmeri deporranno un mazzo di fiori sul cippo del Giardino in onore degli “Eroi del Bene di tutto il mondo”. Alla cerimonia saranno presenti anche Andrea Fanzago e Claudio Santarelli. P.S. Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano: FIORI BIANCHI AL GIARDINO DEI GIUSTI: PALMERI E SOUED ONORANO GLI “EROI DEL BENE DI TUTTO IL MONDO” Milano, 1° febbraio 2010 – Un mazzo di fiori bianchi – rose, lilium e gerbere – è stato deposto sul cippo del Giardino dei Giusti dal Presidente della Comunità ebraica di Milano Leone Soued e dal Presidente del Consiglio comunale e del Comitato dei Garanti dell’Associazione per il Giardino sulla collina del Monte Stella Manfredi Palmeri. “Milano onora gli ‘Eroi del Bene di tutto il mondo’ – ha spiegato Manfredi Palmeri – dando continuità ideale e morale alla Giornata della Memoria. Testimoniamo che è importante essere qui anche oggi, per ricordare sempre chi si è opposto al Male assoluto con parole e atti di umanità per salvare la vita di donne, uomini, bambini. Il prossimo aprile, in una solenne cerimonia pubblica aperta alla città e, in particolare agli studenti, dedicheremo gli alberi e i cippi del Giardino a sei nuovi Giusti”. “Questo luogo sorto sulle macerie della guerra – ha detto Manfredi Palmeri, annunciando un progetto di ‘nuova architettura del Giardino’ in collaborazione con la Zona 8 – deve diventare un monumento civico sempre più fruibile da scolaresche, nostri concittadini, stranieri: è importante delimitare ‘fisicamente’ quest’area e renderla riconoscibile dal punto di vista estetico ed etico, sottolineandone così il valore simbolico per Milano”. I sei nuovi Giusti saranno: Vasilij Grossman, per aver documentato per primo, il dramma della Shoah in Russia; Marek Edelman, vicecomandante della rivolta del ghetto di Varsavia nel 1943, per aver scelto di restare in Polonia come “guardiano” della memoria; Guelfo Zamboni, Console generale d’Italia a Salonicco, per aver aiutato la comunità ebraica durante la Shoah; Enrico Calamai, diplomatico, per aver salvato almeno 300 persone nell’Argentina dei desaparecidos; Giacomo Gorrini, testimone oculare della deportazione e dei massacri degli armeni, per aver dato voce alle vittime di quel genocidio; Neda Soltani, iraniana, uccisa il 20 giugno 2009 a soli 27 anni per aver manifestato in difesa della libertà e dei diritti umani. Il Giardino dei Giusti di Milano, il primo in Italia e il quarto nel mondo dopo Gerusalemme, Yerevan, Sarajevo, è stato inaugurato il 24 gennaio 2003. Cinque anni più tardi, il 24 gennaio 2008, il Consiglio comunale di Milano ha deciso di dare forma giuridica a quel luogo con un’Associazione (costituitasi il 13 novembre di quello stesso anno) con soci fondatori il Comune di Milano, l’Unione delle Comunità ebraiche italiane-Comunità ebraica di Milano, il Comitato per la Foresta mondiale dei Giusti. I primi alberi sono stati dedicati proprio ai promotori degli altri tre Giardini dei Giusti nel mondo: Moshe Bejski, in onore dei Giusti tra le Nazioni di Yad Vashem Gerusalemme; Pietro Kuciukian, in onore dei Giusti per gli Armeni di Dzidzernagapert Yerevan; Svetlana Broz, in onore dei Giusti contro la pulizia etnica della Bosnia-Erzegovina Sarajevo. Gli altri alberi del Giardino sono dedicati a: Andrej Sacharov in onore dei Giusti del Gulag; gli italiani “Giusti tra le Nazioni” onorati a Yad Vashem per aver salvato gli ebrei durante la Shoah; Pierantonio Costa per aver salvato molte vite durante il genocidio in Ruanda; Hrant Dink assassinato a Istanbul per aver difeso la memoria del genocidio armeno in Turchia; Anna Politkovskaya assassinata a Mosca per aver denunciato i massacri di civili in Cecenia; Dusko Condor assassinato a Bijelijna per aver denunciato la pulizia etnica in Bosnia-Erzegovina; Khaled Abdul Wahab per aver salvato a Mahdia un gruppo di ebrei durante la Shoah in Tunisia. |
Dove:
Giardino dei Giusti sulla collina del Monte Stella (fermata MM QT8, lato campo sportivo XXV Aprile)Quando:
Lunedì 1 Febbraio - 11:00