.: Discussione: Blocco domenicale delle auto: Waterloo del Comune di Milano contro l’inquinamento.

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 24 Feb 2010 - 14:48
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Smog, coro di no al blocco in Val Padana
nel Milanese aderiscono 2 Comuni su 134

La proposta per domenica 28 era arrivata da Moratti e Chiamparino. Il fronte contrario è quello dei sindaci di centrodestra: gli unici Comuni disponibili, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, sono governati dal centrosinistra
L'hinterland di Milano volta ancora una volta le spalle alla domenica a piedi. E se al no pressoché unanime dei sindaci della provincia si aggiungono le migliaia di permessi agli operatori della moda, impegnati in città per la settimana del pret-a-porter, il blocco del traffico in Valpadana rischia di segnare un flop proprio nel capoluogo lombardo, dove era stato annunciato.

Su 134 comuni del Milanese, solo Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo (entrambi targati centrosinistra) sono orientati a raccogliere la sfida lanciata in sede Anci dai sindaci di Milano e Torino, rispettivamente Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, e a proclamare lo stop alle auto per il 28 febbraio. Un risultato non incoraggiante, visto che lo scorso 31 gennaio, quando il capoluogo decise di fermarsi senza consultare i territorio, solo un Comune aderì al blocco.

La rivolta dell'hinterland contro la domenica a piedi si è consumata nel pomeriggio durante un incontro in Provincia. "Noi non siamo stati coinvolti in questa scelta - ha osservato Giovanni De Nicola, assessore provinciale del Traffico - Il blocco sicuramente non provoca danni all'ambiente, ma resta la mia totale perplessità sulla sua reale efficacia". Una posizione condivisa da tutti i sindaci del Pdl. "Ci sono tanti modi per educare i cittadini al rispetto dell'ambiente - ha tuonato Adriano Alessandrini, primo cittadino di Segrate - più efficaci di fermare il traffico per poche ore. Non dimentichiamo che ogni blocco, anche domenicale, rappresenta qualche lieve punto di Pil che sfuma".

E mentre il sindaco di Rho, Roberto Zucchetti (Pdl) non ha esitato a definire la domenica a piedi "un'idea stupida", anche Lorenzo Vitali (Pdl), che il 31 gennaio aveva fermato il traffico nella sua Legnano, questa volta non firmerà nessuna ordinanza antismog. "Prendere decisioni emergenziali quando non c'è emergenza - ha osservato Vitali - non risponde al buon senso. Meglio sarebbe stato coordinare per tempo interventi con i sindaci del territorio più che con i sindaci di altre regioni".

La domenica a piedi decisa dal sindaco Moratti deve fare i conti non solo col dietrofront dei sindaci dell' hinterland, ma anche con le migliaia di permessi per tutti gli operatori della moda impegnati nelle sfilate. "Proclamare il blocco durante la settimana della moda - ha detto Silvia Garnero, assessore provinciale alla Moda - è stata una scelta incauta". Rincara l'assessore De Nicola: "Se già ho dubbi sul blocco - ha tuonato - divento del tutto contrario quando sento parlare di migliaia di deroghe".

A difendere la domenica a piedi in tutto il Milanese restano solo Giorgio Oldrini e Daniela Gasperini, sindaci del Pd di Sesto San Giovanni e di Cinisello. "Non sono un talebano del blocco - ha detto Oldrini - ma aderisco all'appello dell'Anci perché credo che su questi temi occorrerebbe prendere decisioni comuni".
(23 febbraio 2010)
In risposta al messaggio di Giulio Beltrami inserito il 24 Feb 2010 - 00:45
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