.: Discussione: Blocco domenicale delle auto: Waterloo del Comune di Milano contro l’inquinamento.

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 18 Feb 2010 - 11:34
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Da milano.corriere.it:

Moratti e Chiamparino al governo: fondi contro l’emergenza aria

«Smog, stop alle auto in Val Padana»


Patto dei sindaci da Torino a Venezia: domenica a piedi il 28 febbraio. Venerdì l’incontro tra gli amministratori


MILANO - Tutti a piedi, a Milano, in Lombardia e in tutto il Nord Italia. La decisione ufficiale arriverà solo domani, dopo l’incontro tra tutti i sindaci dell’area padana a Palazzo Marino, ma l’orientamento è fin troppo chiaro: blocco totale del traffico per domenica 28 febbraio. A chiedere lo stop alle auto saranno proprio i due sindaci «metropolitani», Letizia Moratti e Sergio Chiamparino, primo cittadino di Torino e pure presidente dell’Anci, l’associazione che riunisce i Comuni italiani. Il pressing diplomatico, avviato negli scorsi giorni, avrebbe nel frattempo dato i primi e buoni frutti. Chiamparino avrebbe già convinto buona parte degli amministratori della provincia torinese, al pari di Letizia Moratti che avrebbe preso i primi contatti con alcuni grandi Comuni lombardi.

L’alleanza padana contro lo smog diventa realtà. Perché i sindaci, domani, non decideranno solo delle domeniche senz’auto nel Nord italia. Dal summit uscirà un appello al governo, e in particolare al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Per sostenere la battaglia padana contro l’emergenza da polveri sottili. Come? Attraverso incentivi, politiche ad hoc e incentivi economici. Richiesta chiara: Roma riconosca che la «cappa» padana ha carattere di emergenza. Anche perché ora a Milano, ma anche a Brescia e Torino, si trema pensando alle possibili sanzioni europee contro gli sforamenti da smog. Il vicesindaco e assessore ai Trasporti, Riccardo De Corato, commenta soddisfatto: «Il blocco sarà ancora più efficace, questa volta. Perché coinvolgerà un’area più vasta del solo territorio milanese ». Lontane, lontanissime le polemiche di fine gennaio, quando sull’onda della serie nera (19 giorni consecutivi di polveri off-limits), Milano decise di bloccare le auto mentre l’hinterland, non debitamente consultato, rispose picche. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, puntò il dito contro i sindaci «rossi» della provincia: «Speculano sulla pelle dei bambini». Poi, arrivò l’intervento di Sergio Chiamparino: «Sono necessari provvedimenti omogenei in tutto il nord Italia». Da Milano si rispose con un coro di sì.

Il primissimo balletto di reazioni conferma il carattere bipartisan dell’iniziativa. «Una scelta giusta», dice Pierfrancesco Majorino, capogruppo pd: «Il problema semmai è riuscire a fare una politica più coraggiosa. E a Milano questo coraggio non lo vedo. La lobby dei sindaci può comunque porsi un obiettivo strategico: avere i soldi per le metropolitane». Anche il verde Enrico Fedrighini parla di «segnale positivo» e lancia una proposta: «Il Padania Mobility Manager», un’autorità che coordini le misure anti- traffico. «Il problema è uguale per tutti. Da tutti devono arrivare uguali risposte». Fuori dal coro solo il leghista Matteo Salvini: «L’efficacia delle domeniche senz’auto è pari allo zero. Se si vuol combattere lo smog è meglio andare a piedi durante la settimana ». E la Padania unita, una volta tanto, contro un nemico comune? «Se è un modo per arrivare all’indipendenza, prometto che andrò in giro in bici o sui pattini per tutta la vita».

Andrea Senesi

18 febbraio 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 17 Feb 2010 - 21:38
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