Prima i barconi con affitti non onorati, poi impegni economici non saldati per varie ragioni, ma non è che con questi segnali inquietanti gli operatori economici non siano in grado di autoregolarsi e diano segni di marcata inaffidabilità nel rapporto col pubblico?

Punta di un iceberg o eccezioni?

Questi atteggiamenti "culturali" sono vezzi che fan sorgere anche dubbi ancestrali, non è certo una bella esibizione, non aiutano il cittadino a farsi una idea positiva della categoria, scattano in automatico i giustificati pregiudizi, chissà poi cosa ci possiamo aspettare di questo passo nelle dichiarazioni dei redditi.

E se la Guardia di Finanza decidesse di dare una occhiatina?

D'altra parte i redditi dichiarati degli italiani in genere sono allarmanti, così come lo sono i costosi SUV (divenuto il simbolo dell'atteggiamento arrogante da tracotante smargiasso per eccellenza, con poca educazione civica) che in periodo di crisi nera (evidentemente non per tutti) girano in abbondanza sospetta rispetto alle statistiche della Agenzia delle Entrate, molti anche in doppia fila o sui marciapiedi, speso impuniti grazie a una sorveglianza in città della Polizia Locale tragicamente lacunosa (problemi di organico o eccesso di tolleranza?).

Tuttavia quando il Ministro Tremonti nel pieno esercizio delle sue funzioni parla di sommerso facendoci rabbrividire tutti, non l'ho mai sentito escludere Milano ed i navigli.

Un bel giro di vite a 360° non guasterebbe, egregi Sen. De Corato e Presidente Girtanner, specie di questi tempi con debito pubblico e bilanci statali e comunali allo sfascio.

Chissà se riusciremo a percepire qui in questo ambito di nicchia la mano pubblica col suo giusto peso, per accompagnarci in sonni più tranquilli.

Enrico Vigo