Suvvia, Bombonati,

la polemica sul bilancio della Provincia tra Penati e Squeri l'ha assorbita così tanto che tutti i numeri li ha lasciati in quei dossier (peraltro molto ben fatti)? Mi aspettavo un po' di più, in verità, rispetto a:

1. ripetere quello che il Presidente sta facendo, più o meno con le stesse parole di prima, mentre si erano chiesti specifici approfondimenti in ordine a punti precisi;

2. sottolineare che non c'è un cronoprogramma ma solo una generica "rapidità di tempi" (formula classica da sempre utilizzata);

4. non sapere.

E così ci siamo liberati di 3 domande su 6... Andiamo oltre:

3. sono sinceramente felice che almeno Lei abbia riscontrato il nostro documento: aspettiamo con ansia la comunicazione di risposta, purtroppo al momento ancora non pervenuta;

5. il regolamento redatto dalla Commissione Navigli negli anni scorsi NON riguarda la ZTL ma l'isola pedonale permanente: è stato MALE informato.

Insomma, possiamo amichevolmente dirci che 5 domande su 6 sarebbero completamente (o quasi) ri-presentabili, no? Ma va bene anche così, spesso le non-risposte significano assai più delle risposte e sono sicuro che sia Lei stesso in difficoltà quando non può entrare nel merito specifico delle tematiche che vengono sollevate, soprattutto quando tale impossibilità è primariamente dovuta al lavoro di altri, piuttosto invece che non al suo.

Vengo ora anche io al tema maggiormente interessante: la Commissione Navigli. Condivido in toto la sua posizione ed anzi la rilancio: prendendo atto dello scioglimento avvenuto, sempre nella nostra già citata comunicazione, si auspicava l'istituzione di un tavolo di coordinamento permanente tra l'Istituzione zonale e le realtà territoriali. Tale tavolo avrebbe altresì lo specifico vantaggio, se ben costruito (ovvero: scevro da divisioni partitico-ideologiche preconcette e dotato delle giuste sponde istituzionali da parte della Presidenza del Consiglio, magari finanche con una segreteria operativa affidata a turno alle realtà locali partecipanti, in modo da favorire una sollecita vivacità di impegno), di una attività agile ed estremamente operativa, potendo avvalersi delle conoscenze e capacità di tutti, finalizzate alla funzione di proposta verso l'Amministrazione Centrale che le zone hanno. Certo, avrebbe due svantaggi: nessun gettone di presenza per i Consiglieri (ma questo sono sicuro che non la preoccupa, ben ricordando le sue posizioni in merito all'abolizione del decentramento) e una nuova grande mole di lavoro per chi decidesse di farsene carico. Senza considerare la ben più bollente patata dell'inserirsi in un sistema di poteri molto stabile (leggi: necrotico), sia a livello comunale che a livello interistituzionale (il ruolo di Navigli Lombardi e, di conseguenza, anche di Regione Lombardia).

Cosa ne pensa Lei? Non sarebbe una soluzione pragmatica sufficientemente adeguata, dal suo punto di vista? Si tratterebbe inoltre, dal punto di vista politico, di un intervento innovativo, almeno nel panorama milanese, che potrebbe proporre la Zona 6 come "laboratorio istituzionale", in un momento in cui il decentramento viene visto come un orpello costoso e non come il massimo esempio di sussidiarietà verticale.

Concludo sottolineando che non le attribuisco più importanza di quella che ha: sicuramente è un semplice cittadino che cerca di lavorare al meglio, ma anche è un Vice Presidente di Zona giovane e dinamico. Ciò di cui le Zone hanno bisogno per tentare di sopravvivere, insieme ai loro cittadini.

Ancora grazie per l'attenzione che mi dedica.

In attesa di nuovo riscontro, le lancio una Turturiello in segno di pace pasquale...


Luciano Bartoli