.: Discussione: Verde, cultura e senso civico: ripartire dalla Generazione Expo - i 5 anni di VivereMilano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 19 Gen 2010 - 09:40
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Altri commenti su www.vivere.milano.it

http://www.vivere.milano.it/blog/articolo.asp?articolo=1001

Gennaio 2005 - Gennaio 2010. Cinque anni fa nasceva viveremilano.
Di Cesare Fracca ( 18/01/2010 @ 12:46:04, in Generale, letto 51 volte

 

# 2
Carissimi di Vivere Milano io ero tra le 3.000 persone che quel famoso giorno era in Triennale.
Le idee sottostanti al movimento mi attiravano tantissimo e condividevo le vostre preoccupazioni e speranze. Confesso che avevo anche pensato di associarmi ma il tempo che questa citta' assorbe e' tantissimo. Lavoro fino alle 17 e poi corro da mio figlio ogni giorno da lunedi a venerdi e dedico il sabato e la domenica alla mia famiglia. Pensaredi sottrarre ulteriore tempo agli affetti sarebbe diabolico. Tuttavia ritengo importante l'esempio. Ogni giorno attraverso le nostre azioni quotidiane dobbiamo cercare di sostenere i valori morali di solidarieta', di giustizia, di sobrieta', di onesta' che il vostro movimento sostiene. Le rivoluzioni non si possono fare da un giorno all'altro. Ci vuole tempo. Quindi non scoraggiatevi, continuate ad organizzare incontri ai quali tutti non soltanto i trentaquarantenni possono partecipare, continuate a far sentire la vostra voce, non potete immaginare quanto sostegno avete anche se spesso la partecipazione attiva diventa difficile. Quando vi siete candidati vi ho votato e sono contenta anche se sapevo che non avreste vinto. Anche l'oceano e' fatto di piccole gocce. Marisa Pastore
Di  MARISA PASTORE  ( 18/01/2010 @ 17:19:38)

# 4
Ehi, ma chi ha detto che Vivere Milano è scomparsa?? C'ero anch'io in Triennale, ho continuato a lavorare per questa città, caoticissima, inquinatissima, ma bellissima. Come non volere renderla migliore... Ora sto lavorando ad un progetto sulla sostenibilità, targettato all'Expo, ma che coinvolge i principali attori della scena cittadina già da ora. Ci siamo, c'eravamo e continueremo ad esserci fino ed oltre l'Expo. Solo ci siamo un po' slegati. Ma lo spirito di Vivere Milano, quel desiderio ed entusiasmo di fare qualcosa per la nostra città, lo abbiamo ancora. Se non siamo visibili, non per questo non siamo operativi... Buon compleanno, Vivere Milano!
Di  Annamaria Zaniboni  ( 18/01/2010 @ 18:53:43)

# 5
Caro Cesare, caro Schiavi, caro Giacomo e gli altri che hanno già scritto la loro riflessione. Si fu un bel momento ed un bel segnale per una Città che stancamente si era ridotta ad una sempre più distaccata comunità da quella che si chiama Politica.
Il perchè era semplice: un risveglio naturale di quella nuova città che senza più punti di riferimento sperava di poter cambiare un sistema di Governo ormai appiattito sul concetto: meglio tirare a campare che tirare le cuoia.( frase dell'uomo politico più nota ed presente per anni nella nostra vita politica.). Prima di aderire a Vivere Milano avevo partecipato ad altro movimento analogo ma si incartò sul tema delle primarie, come se fosse il principale cambiamento. Aderii al tavolo per Milano del centro sinistra, persi solo tempo: non si veniva neanche ascoltati, avevo preparato un manifesto.
In Vivere Milano ci fu vera partecipazione svolta con profonda dignità e creatività. L'idea di fondo era precisa: dobbiamo dare una svolta seria e non aderire a compromessi. Sia la raccolta delle firme che la successiva campagna elettorale fu vissuta dai giovani come una Missione: c'era vera passione. Il risultato negativo fu un segnale: l'opinione pubblica si lamenta solo, ma non comprende o per lo meno, non comprende i ragionamenti, ma solo gli slogan. La perdita dimostrò anche una caratteristica dei giovani: debolezza psicologica. In effetti si era vinto, perchè era partito un'onda che aveva raccolta tanta acqua anche se non ancora sufficiente. Non era possibile ottenere di più. Quello che manca è una scuola della politica, manca la gavetta politica: Governare richiede preparazione, ed idee nuove che però per essere applicate devono confrontarsi con regolamenti e leggi che non si modificano con la buona volontà.
E' sicuramente mancata una generazione e coloro che sono ancora nei partiti fanno fatica ad un processo di successione. Credo profondamente che è oggi possibile cambiare, credo che ci sia una generazione che pur non preparata ai temi della politica ha la capacità di partecipare ma in modo diverso. Ci sono anche le nuove visioni di modelli, si è generato una coscienza sulle problematiche mondiali, su quello dell'ecosistema, c'è anche una maggiore ricerca di spiritualità attraverso tanti movimenti, c'è anche un nuova tendenza al modello dei consumi, ad esempio il concetto di uso e non di proprietà, c'è una latente voglia di sapere.
Questa nuova generazione ha anche compreso che ci si deve dare da fare per trovare un lavoro ed entrare nel sistema. L'EXPO è un grande momento sul quale catalizzare tutto questo nuovo modo di essere. Servono due cose: osare ed entrare in un movimento politico e pretendere una formazione coerente con i nuovi valori ormai mondiali, serve che i politici si facciano da parte, con dignità. Giuseppe Florio
Di  Giuseppe Florio  ( 18/01/2010 @ 20:13:01)
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 18 Gen 2010 - 17:30
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