.: Discussione: Tornano le doppie file: «La multa non fa paura». Danni per 300 milioni

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 9 Nov 2010 - 11:47
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Da milano.corriere.it:

I veicoli parcheggiati in modo irregolare provocano pesanti ritardi anche ai mezzi pubblici

Nelle strade della movida, 130 mila auto in divieto. Sosta selvaggia sale del 30%

Solo tre pattuglie di vigili per i controlli. E in viale Monte Grappa spunta il posteggiatore abusivo

MILANO - Le auto in divieto di sosta, nella sere della movida, sono almeno 130 mila. Le «pattuglie Milano», le squadre dei vigili urbani che devono punire le infrazioni, sono tre. I carri attrezzi, gestiti da Atm, sono quattro e dovrebbero intervenire entro 45 minuti dalla richiesta: fa parte del contratto, è sulla carta. Fuori, sulle strade, è un'altra storia. La sproporzione della forze basta, almeno in parte, a spiegare le file di macchine tollerate al centro di viale D'Annunzio, l'occupazione dei marciapiedi e delle aiuole sulla Darsena, l'invasione di portici e terrapieni, da via Conca del Naviglio a piazza XXIV Maggio a viale Gian Galeazzo, da via Melzi D'Eril a via Canova, da viale Pasubio a via Gioia, da Vittor Pisani a San Marco, a largo La Foppa. Ovunque c'è un bar, una vineria, un ristorante, una discoteca, il codice stradale è un'opinione: i divieti saltano. In viale Monte Grappa, l'altra sera, un maghrebino aveva chiuso l'accesso con una catena: tu entri, tu no. Decide il parcheggiatore abusivo.

Chiedere ai numeri. Per capire l'evoluzione della sosta selvaggia, la trasformazione da eccezione a regola, bisogna rileggersi i vecchi studi dell'Irer: «Alla fine degli anni Ottanta erano 100 mila le auto computate in sosta vietata, ora sono il 20-30 per cento in più», dice Vincenzo Donato, docente di progettazione urbanistica al Politecnico. In vent'anni, «i posti auto regolamentati sono rimasti pressoché gli stessi», i Piani firmati dagli ex sindaci Tognoli e Albertini hanno portato «più box privati, che stalli a rotazione». L'origine del male, per dirla con il professor Donato, sta qui: «Nell'aver progettato solo parcheggi condominiali. È mancata lungimiranza». In vent'anni, Milano ha raggiunto il tasso di motorizzazione più alto in Europa: 63 mezzi privati ogni 100 abitanti.
Viale Umbria, venerdì, ore 20: un'auto sui binari blocca per venti minuti il tram 16. Un'ora dopo, a Quinto Romano: la sosta selvaggia ferma per 50 minuti i bus 72 e 64. È un'emergenza continua. Alle 21.45, in via Mercato, un fuoristrada blocca le linee 2, 12 e 14: s'incolonnano i tram, protestano i passeggeri. Nel 2009, dicono da Atm, si sono verificati «1.800 episodi di interruzione del servizio causati da parcheggi fuori norma». Sono cinque «incagli» al giorno, 5 mila minuti di ritardi in un anno. La sera, raccontano i conducenti, «la sosta selvaggia provoca disastri».

Come si arginano? Il vicesindaco Riccardo De Corato assicura «l'utilizzo dello street control, il sistema delle multe a strascico, nelle zone della movida. E da fine mese raddoppiamo le pattuglie elettroniche (da 9 a 18, ndr)». A Daniele Vincini, sindacalista del Sulpm, non risultano campagne di telemulte, al momento: «Noi interveniamo su segnalazione dei cittadini. Ma la vera deterrenza si ottiene con le rimozioni forzate, e lì abbiamo dei problemi: i tempi di attesa sono lunghissimi, la gestione Atm ha aggravato la burocrazia, dovremmo almeno aumentare i carri». Sono sei, dalle 17.30 alle 23.45. Solo quattro, la notte. Il sindacato chiede un «incontro urgente al comando: il Comune ha aumentato i costi per i cittadini a fronte di un servizio meno efficiente». La tariffa base, da maggio, è passata da 62 euro a 86,24 nei giorni feriali, e sale a 112,13 nei notturni e nei festivi. In un sabato sera qualunque, tra multe e rimozioni, Palazzo Marino potrebbe incassare oltre 19 milioni di euro: ma chi le tocca 130 mila auto in divieto?


Gianni Santucci
Armando Stella

09 novembre 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 15 Gen 2010 - 11:35
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