.: Discussione: Una via a Craxi: non è momento di riabilitazioni

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Alberto Liati

:Info Messaggio:
Punteggio: 10
Num.Votanti: 2
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Alberto Liati il 19 Gen 2010 - 12:02
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Lo so, sono un vecchio rompiscatole, ma certa politica ancora non mi convince.
Ho letto la lettera e, sinceramente, la trovo uno dei migliori pezzi di politica italiana: dice tutto e non dice niente.
E' un elenco, non approfondito, di cio' che craxi ha fatto nel bene e nel male, ma una visita al sito di Wikipedia fornisce molte piu' informazioni e molto piu' approfondite.

La cosa peggiore pero' sono i riferimenti alle sentenze di Strasburgo che, per come sono riportate, lasciano credere che nella vicenda ci sia effettivamente stata quella "durezza" e quella "persecuzione" che tutti lamentano (tutti ad eccezione dei cittadini onesti che invece considerano questa "durezza" un semplice e normalissimo processo in un qualsiasi paese civile).

Vediamo allora un po' piu' da vicino cosa dicono le sentenze di Strarburgo.

Sentenza del Dicembre 2002:
Il 5 dicembre 2002 la Corte Europea per i Diritti dell'Uomo di Strasburgo ha emesso una sentenza che condanna la giustizia italiana per la violazione dell'articolo 6 paragrafo 1 e paragrafo 3 lettera d (diritto di interrogare o fare interrogare i testimoni) della Convenzione europea dei Diritti dell'Uomo in ragione dell'impossibilità di «contestare le dichiarazioni che hanno costituito la base legale della condanna», condanna formulata «esclusivamente sulla base delle dichiarazioni pronunciate prima del processo da coimputati (Cusani, Molino e Ligresti) che si sono astenuti dal testimoniare e di una persona poi morta (Cagliari)».
Tuttavia, la Corte ha rilevato anche che i giudici, obbligati ad acquisire le dichiarazioni di questi testimoni dal codice di procedura penale, si sono comportati in conformità al diritto italiano.

In sostanza la corte ha rilevato che i giudici si sono comportati correttamente e che, semmai, era il diritto italiano a non essere conforme alla convenzione europea, cosa della quale non credo proprio che i giudici debbano essere ritenuti responsabili.

Sentenza del luglio 2003:
La Corte ha emesso una seconda sentenza il 17 luglio 2003, questa volta riguardante la violazione dell'articolo 8 della Convenzione (diritto al rispetto della vita privata). La Corte ha rilevato infatti che «lo Stato italiano non ha assicurato la custodia dei verbali delle conversazioni telefoniche né condotto in seguito una indagine effettiva sulla maniera in cui queste comunicazioni private sono state rese pubbliche sulla stampa» e che «le autorità italiane non hanno rispettato le procedure legali prima della lettura dei verbali delle conversazioni telefoniche intercettate». Come equa soddisfazione per il danno morale, la Corte ha elargito un risarcimento di 2000 € per ogni erede di Bettino Craxi (totale:6.000 euro).

Qui ci si riferisce ad intercettazioni di comunicazioni telefoniche avvenute fra l'italia e hammamet, ovvero quando gia' craxi era scappato all'estero (perche' di fuga si parla, sia chiaro).
Nessun trucco, nessun inganno, nessuna persecuzione, solo la pubblicazione di intercettazioni telefoniche fatte nei confronti di un latitante (perche' craxi e' stato latitante, sia chiaro).
Ma questo manca nella lettera del presidente.

Altre sentenze legate ad altri ricorsi degli avvocati di craxi:
Per quanto riguarda gli altri ricorsi valutati (diritto ad un equo processo, diritto di disporre del tempo e delle facilitazioni necessarie alla difesa) la corte non ha rilevato violazioni.
E questo e' del tutto assente, anche per semplice riferimento, nella letterina.

Per tutto il resto lascio ai singoli l'interpretazione del contenuto della lettera.
Io ovviamente non sono d'accordo sull'analisi retrospettiva di questo "grande statista", per il semplice fatto che la menzione di una manciata eventi decontestualizzati non puo' dare una visione oggettiva dell'azione politica di un personaggio politico restato per piu' di 15 anni sulla scena.
Un esempio: il dispiego di una manciata di carabinieri a sigonella (ogni volta ricordato come il culmine della politica estera di craxi) non puo' essere elevato ad "assertivo ruolo dell'italia", oltrettutto se si considerano gli eventi successivi a sigonella, che invece danno un quadro ben diverso e molto meno "elevato" della politica italiana (riconsegna dei terroristi al mittente senza processo in italia).

Stesso discorso per la "durezza" del trattamento.
Il fatto che tutta la politica fosse coinvolta e che solo craxi sia stato travolto dalla "onda giustizialista" (che io invece chiamo processo a seguito di reati), non significa che lui fosse piu' o meno colpevole. Tutto questo dramma e' un semplice percorso giudiziario: ipotesi di reato, indagini, processo, condanna (in tre gradi di giudizio). Quando si delinque e' questo che ci si dovrebbe aspettare, non certo una "mano leggera" perche' i reati erano commessi da una intera categoria. Per me, anzi, il grande statista avrebbe anche dovuto essere condannato per reticenza nel caso fosse stato al corrente di altri politici che avessero commesso gli stessi reati, altro che giustizialismo.

Da ultimo, non dimentichiamo per favore, che nel periodo di craxi e dei socialisti, un chilometro di metropolitana a milano costava 5 volte di piu' rispetto alla germania, cosi' tanto per dare un parametro a chi ancora si straccia le vesti per l'immane ingiustizia patita dal povero bettino.

Fra l'altro ho visto che alcuni dei firmatari della proposta per la via a craxi, sono registrati su questo forum.
E' ovvio che li aspettiamo (quantomeno io li aspetto) per dare la loro versione dei fatti e per convicerci (e convincermi) che dedicare una via ad un personaggio che ha raddoppiato il debito pubblico in 10 anni, ha "quintuplicato" le spese per le infrastrutture, si e' fatto paladino della situazione mediorientale liberando terroristi e, da ultimo, e' fuggito all'estero per evitare il carcere, sia cosa buona e giusta.

Saluti

Alberto

PS E' ovvio che sono apertissimo alla discussione e vorrei sinceramente che qualcuno si facesse avanti per convincermi che il mio post sia del tutto sbagliato ed infarcito di preconcetti.
Vorrei ancora credere che la politica italiana sia veramente al servizio del cittadino e non viceversa, e' solo che nessuno ci e' ancora riuscito.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 19 Gen 2010 - 10:04
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]