.: Discussione: Una via a Craxi: non è momento di riabilitazioni

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 16 Gen 2010 - 16:18
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Sempre per opportuna informazione, soprattutto da parte del sindaco Letizia Brichetto Moratti, dato che insiste nel voler intitolare qualcosa a bettino Craxi.... cosa ne dice del carcere milanese che Craxi evitò fuggendo dall'Italia e vivendo da latitante?

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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Minzolini e l’elogio di Berluscraxi

L'editoriale del direttore del Tg1 Minzolini ormai l'hanno visto e commentato tutti. Come membro della Commissione di Vigilanza dei sistemi radiotelevisivi ho già fatto le mie più decise rimostranze e ho chiesto un preciso atto di riparazione.
Qui vorrei concentrare l'attenzione su un solo punto di quel capolavoro di propaganda. Il punto in cui Minzolini sostiene che giustamente Craxi non volle mai accettare il ruolo di imputato.
Trascuriamo l'amenità della logica: se sei imputato non sei tu che decidi di non esserlo, anche se ti chiami Craxi o Berlusconi.
Ma la frase minzoliniana vuole evocare proprio l'analogia Craxi-Berlusconi.
Così come Craxi era ingiustamente colpito dalla magistratuta ostile così oggi Berlusconi è perseguitato dai magistrati eversivi. E dunque ha lo stesso diritto di rifiutare il ruolo di imputato.
Difficile non cogliere come la situazione del paese sia peggiorata. Mentre Craxi ha dovuto ritirarsi in esilio, il suo frutto avvelenato non solo ha potuto inquinare alla radice la politica italiana, non solo pretende di essere sciolto dal vincolo delle leggi ma addirittura si fa confezionare un futuro Lodo che gli permetta di mantenerè immunità e impunità anche alla fine del suo ruolo attuale e nell'eventualità di ricoprirne un altro.
Inutile dire che si tratta della presidenza della repubblica.
Abbiamo sempre sostenuto che con il suo comportamento durante l'attuale legislatura Berlusconi ha perso definitivamente il diritto di pensare al Quirinale.
E' ovvio che continuerà a pensarci. Ma chi attacca tutti i giorni la Corte Costituzionale e tutte le istituzioni di garanzia non è un aspirante credibile.
Il direttore del Tg1 si è messo al suo servizio ma i cittadini possono impegnarsi a dimostrare che anche l'aiuto del telegiornale maggiore della Rai non è sufficiente a sostenere una causa insostenibile: un presidente della repubblica sfuggito a numerosi processi di natura corruttiva con la modifica delle leggi in merito o con la prescrizione e gravato da analoghe cause per motivi infamanti.
Il presidente non della repubblica ma del falso in bilancio.

Pancho Pardi

(15 gennaio 2010)
In risposta al messaggio di Enrica Noseda inserito il 16 Gen 2010 - 08:54
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