.: Discussione: Milano: vogliamo le ciclabili

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 20 Gen 2010 - 19:08
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Da milano.corriere.it:

Non ancora partiti i lavori per quasi 7 chilometri di corsie riservate in centro

Piste ciclabili, Milano rischia
di perdere quindici milioni


Mancano i progetti già finanziati dal governo. Palazzo Marino ha già rinunciato ai contributi regionali

MILANO - I soldi per le nuove piste ciclabili ci sono, da anni, ma i cantieri non arriveranno. Il Comune aveva ricevuto 15,6 milioni di euro dall’ex governo Prodi, fondi legati alla realizzazione di tre itinerari nel centro storico: da piazza Duomo a Porta Nuova, al parco Sempione e verso zona Monforte (6,67 chilometri). Problema: i progetti preliminari sono stati approvati dal ministero e ora abbandonati dall’assessorato alla Mobilità. Fermi, causa rivoluzione nei programmi. «Se si accantonano, Palazzo Marino dovrà restituire i fondi» è l’allarme dell’ex assessore Edoardo Croci: «L’inerzia è l’atteggiamento peggiore». Il Comune ha già dovuto rinunciare al bando regionale da 4,5 milioni di euro perché, alla scadenza di ottobre, non aveva disegni definitivi. Ora rischia di perdere i fondi statali e deve ricordarsi anche dei 6,5 milioni stanziati nel 2009 e non ancora spesi: dovrebbero coprire i costi di altri «7 grandi itinerari di penetrazione» (28,8 chilometri) ma sono usciti dalle priorità.

Nel piano Milano in bicicletta datato ottobre 2009, e condiviso dal sindaco, era indicato pure l’obiettivo: «Da realizzarsi con appalto aperto entro il 2011». Quelle piste sono stati stralciati. Succede nella città che si accapiglia sul traffico (un morto in un incidente tra auto, ieri) e si contende metro per metro le strade e i marciapiedi (le dispute tra ciclisti e pedoni sono quotidiane). I milanesi possono pedalare in sicurezza su 98 chilometri di tragitti riservati (0,07 metri lineari per abitante), di cui 15 realizzati tra 2007 e 2009. Qualche confronto? La rete di Amsterdam copre 400 chilometri, sono 332 a Copenaghen e 350 a Monaco. Eppure, nonostante tutto, gli spostamenti in bici sono aumentati del 73% in dieci anni: si è arrivati al 4,5 per cento del totale (140 mila al giorno) e a oltre il 10 per cento nei Bastioni.

L’ultimo dossier del Comune— mai diffuso—conferma l’analisi delle associazioni di ciclisti: solo quattro itinerari superano i quattro chilometri di lunghezza e il resto sono monconi, cuciture smagliate. Il Piano bici prevedeva 50 nuovi chilometri di piste entro l’Expo, oltre ai 42 chilometri di Raggi verdi dal centro alle periferie. I primi interventi programmati erano: Stazione Centrale-corso Venezia, Lotto-Triennale, via Novara-Segesta, Gallaratese- Qt8, viale Argonne-piazza Tricolore, Cerchia interna dei Navigli, San Marco-parco Sempione. I progetti, «da completare in due anni», sono rimasti allo stadio preliminare. L’unico itinerario che ha avuto un primo, e solo parziale sviluppo, riguarda Brera. «L’amministrazione non dà concretezza agli annunci e, soprattutto, sembra non trovare il coraggio di perseguire una politica di difesa della salute pubblica» commenta Eugenio Galli, presidente di Ciclobby. Paolo Massari è assessore alla Mobilità: «Le piste si faranno entro questo mandato». Sì, ma quali? I suoi obiettivi sono diversi. I percorsi «sicuri» sono diventati: via Corelli-piazza Risorgimento, Centrale-Cavour e Bacone-Cavour. E quelli del piano Croci-Moratti? Dovremo ridare i soldi a Roma?

Armando Stella
20 gennaio 2010
In risposta al messaggio di Giovanni Gronda inserito il 20 Dic 2009 - 14:40
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