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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 9 Feb 2010 - 21:51
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Per rompere il silenzio stampa sul tema sgomberi.... non si vuole che le coscienze delle persone si risveglino ai valori di solidarietà e integrazione.
.... perchè i giornalisti si auto-censurano e non danno le notizie, non raccontano i fatti? Perchè non raccontano la persecuzione silente, perchè non chiedono a De Corato quanti soldi sono stati spesi sinor per 196/199 sgomberi?
Patrizia Quartieri, consigliera comunale, ne parla: riporto una sua recente nota.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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FACCIAMO IL PUNTO


Dato il silenzio stampa … vi chiedo di dedicare due minuti a scorrere queste righe e a diffondere anche per non dire poi… io non sapevo.

Siamo in uno dei momenti storici in cui Milano ha il maggior numero di soldi per i "nomadi" (fondo Maroni).

La scelta del Comune e Prefetto di Milano è di utilizzare i soldi unicamente per interventi sociali nei campi regolari; in base al Decreto del Ministero dell'Interno 3/2/09 il finanziamento approvato è di 13.115.700 euro (Progetto di riqualificazione, messa in sicurezza e alleggerimento delle aree adibite a campi nomadi, integrazione sociale della relativa popolazione ed eliminazione di alcune aree): 4.000.000 di euro per gli interventi sociali, 9.115.700 euro per gli interventi strutturali (cioè messa a norma e sgomberi)

Ma cosa succede nei  “ campi  irregolari “ ?

Nonostante l'"emergenza freddo", la situazione ha subito un forte peggioramento dall'inizio dell'anno. Le associazioni che da tempo stanno loro accanto (Naga, Comunità di sant’Egidio, Padri Somaschi, Caritas,…)  ci confermano che gli sgomberati sono quasi sempre le stesse famiglie (poche) che sono costrette a spostarsi continuamente spostate in altre aree periferiche.

E’ una persecuzione e questo è un bollettino di guerra 

CRONOLOGIA DEGLI ULTIMI SGOMBERI

e non sono tutti

- 28 dicembre: sgombero alla Bovisa (all'ex campo noto alle cronache): si disse che alcuni rom erano tornati in Romania, ma sono già tutti nuovamente a Milano e hinterland.

- 28 dicembre: sgombero in via Sacile

- 14 gennaio: viale Forlanini, ex polveriera del demanio militare

- 19 gennaio: sgombero a Rho

- 19 gennaio (?): sgombero in via Gonin 

- 21 gennaio:  sgombero area vicino al cimitero di Chiaravalle (95 rom rumeni). Gli sgomberati si sono spostati per la maggior parte al campo di Lorenteggio (al confine con Corsico)

- 28 gennaio: via Cristina di Belgioioso, 60 rom rumeni

- 29 gennaio: via Molinetto di Lorenteggio. Circa 120 persone (almeno 40 minori, varie donne incinta, provenienti dagli sgomberi di Rubattino e di Chiaravalle). Erano in corso i trasferimenti per 7 minori dalle scuole del quartiere Rubattino   alle scuole del quartiere Lorenteggio( via Salerno,  via dei Narcisi). Agli uomini è stato detto   potevano recarsi al dormitorio  in  Viale Ortles: arrivati al dormitorio, han detto che non c'era più posto. (una mamma con due bambine è stata per alcune notti in una comunità mamma-bambino)

- 31 gennaio: nuovo sgombero in via Molinetto di Lorenteggio

- 31 gennaio: nuovo sgombero in via Giambellino

- 1 febbraio: sgombero in un capannone di via Siccoli (Bovisa),

30 persone, di cui 8 minori. I minori in età scolastica erano 2, frequentavano da inizio gennaio la Scuola elementare di via dei Guicciardi, ben accolti da compagni e maestre. Erano bambini   già provenienti dalle scuole di Rubattino, che quindi avevano già visto interrotto il loro percorso scolastico...

(accoglienza per la prima notte in comunità mamma-bambino  Villaggio della Misericordia)

A seguito di questo sgombero, De Corato dichiara: "Salgono a 188 gli sgomberi effettuati dal 2007. Otto solo nell'ultima settimana, più di uno al giorno. "

- 1 febbraio: sgombero al cavalcavia Bacula

Sarebbe interessante chiedere al Comune di rendere pubblici i costi delle operazioni di sgombero. Sarebbe così palese quanti soldi pubblici sono sprecati...

Un caso emblematico è sicuramente l'area del cavalcavia Bacula: in un Comunicato Stampa del 4 aprile, il Vicesindaco stimava in 30.000 euro il costo del solo sgombero del 31 marzo 2009. Quello era l'ottavo intervento, in quel luogo,  in due anni.

Il 24 settembre 2009 c'è stato a Bacula il nono sgombero, il 1 febbraio 2010 il decimo sgombero e ora i rom sono già tornati a Bacula...!

Sempre a Bacula, dopo lo sgombero del 31 marzo 2009, il Comune pubblicizzò come risolutiva una cancellata  ( .. "Sono terminati i lavori di pulizia sotto il cavalcavia Bacula dove era sorta una baraccopoli occupata da 140 rom romeni e smantellata lo scorso 31 marzo. Amsa ha rimosso ben 230 tonnellate di rifiuti ingombranti e solidi urbani. Dalla prossima settimana inizieranno le operazioni per la posa della cancellata in modo da prevenire ulteriori intrusioni. Gli 8 interventi effettuati in due anni nell'area abusiva sono costati al Comune circa 100 mila euro: 30 mila solo per l'ultimo sgombero". Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato.

"Dalla prossima settimana - conclude De Corato - verranno avviati i lavori per la cancellata, che si concluderanno entro Pasqua. La soluzione, prevista da accordi stipulati con un'azienda specializzata che si accollerà gran parte delle spese in cambio di una sponsorizzazione, sarà una recinzione alta 3,5 metri che poggerà su un muretto in calcestruzzo armato".)

- Il 4 febbraio, dopo lo sgombero di Rogoredo

(90 rom rumeni; una mamma con bambino e una donna con handicap hanno accettato il ricovero nelle strutture comunali),

"L'azione del Comune - spiega De Corato - sta andando avanti inesorabilmente secondo un piano programmato di interventi. Salgono così a 190 le operazioni effettuate dal 2007, 15 da inizio anno, quasi uno ogni due giorni. I rom devono capire che Milano è ostile a qualsiasi forma di abusivismo. Ecco perché abbiamo predisposto che una pattuglia della Polizia Locale segua i movimenti dei nomadi allontanati. Per scongiurare il pericolo che si accampino in un'altra area della città". (omnimilano.it)  

- Il 5 febbraio ci sono stati altri 3 piccoli sgomberi in un giorno


 

- Per l'inizio della settimana (9/10 febbraio?) è annunciato lo sgombero del campo di rom  rumeni di Chiaravalle -Sant'Arialdo: circa cento persone, una cinquantina di minori.

La Comunità di Sant'Egidio è presente in questo campo: nonostante le difficoltà "logistiche" (è necessario camminare dieci minuti nel fango per raggiungere la strada asfaltata), ci sono 4 famiglie che mandano i minori a scuola: sono famiglie di ex abitanti di Rubattino. Sono in corso le operazioni per iscrivere altri minori presso la scuola di via Ravenna (ad oggi altri 6 hanno fatto richiesta).

Due minori  che frequentavano la scuola  Pini della zona Rubattino, dal 1/2/2010 frequentano la scuola di via Ravenna, adesso verranno strappati anche da lì: tutti questi sgomberi rendono impossibile la continuità dei percorsi scolastici Altri minori frequentano le scuole elementari della DDS Pini (Lambrate-Feltre), la media di via Maniago, il CTP di via Heine. 

Porto l'esempio di una famiglia, ex Rubattino ora al campo di Chiaravalle  seguita dalla Comunità di S. Egidio: il padre ha avviato un percorso di formazione per la riqualificazione professionale presso l'ESEM, il figlio maggiore di 17 anni è iscritto al corso per le 150 ore al CTP Heine e ogni giorno accompagna i tre fratelli e un cugino a scuola in zona P.zza Udine (con i mezzi da Chiaravalle ci vuole almeno un'ora): alle 7,50 entra in prima media la sorella (via Maniago), alle 8,30 i due fratelli e un cugino all'elementare di via Feltre, alle 13,30 esce la sorella dalle medie e alle 16,30 i fratelli dalle elementari... Nonostante la distanza, la frequenza è ottima e regolare.  

Sempre nel campo di Chiaravalle, il 30 gennaio sono bruciate sei baracche per una candela rimasta accesa (una mamma aveva paura che i topi mordessero la figlia di pochi giorni): vivere nei campi abusivi è pericoloso, non piace neanche ai rom, ma gli sgomberi continui non fanno altro che abbassare ulteriormente le condizioni di vita dei rom (speranza di vita per un rom  che nasce in un campo abusivo a Milano: 50 anni) e aumentare i pericoli.

E’ stato più volte chiesto al Comune di rendere pubblici i costi delle operazioni di sgombero. Sarebbe così palese quanti soldi pubblici sono sprecati

 Se solo lo si volesse  sono praticabili alternative alla politica degli sgomberi senza soluzioni alternative. 

La complessità del fenomeno ( a cominciare dal fatto che alcuni “ nomadi” ( che nomadi non sono) sono italiani, altri comunitari…)  richiede una pluralità di risposte  che  si giocano su più tavoli con scelte politiche che prevedano  percorsi mirati all’autonomia.

E’ possibile  fare politiche per la cittadinanza  sociale dei rom e dei sinti, ed è possibile farle con loro (Tommaso Vitale).
Sono già stati fatti percorsi con famiglie che, dopo un periodo di accompagnamento sociale, si sono rese autonome dal punto di vista abitativo e economico. Questo è il modo per "smantellare" veramente i campi rom da Milano.


Qui sotto c'è il link a un servizio andato in onda il 5/2/2010 sul tg3 nazionale. Si parla di una famiglia inserita in una casa e di un ragazzo, di 15 anni, anche lui inserito in casa: fino ai giorni dello sgombero andava a mendicare e non vedeva grandi prospettive alternative, ora frequenta un corso di 150 ore per l'ottenimento della terza media e un corso di idraulico.....

link per vedere il tg 3 online del 5 febbraio


7 febbraio 2010                                                                                           
patrizia quartieri

In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 9 Feb 2010 - 14:44
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