.: Discussione: Abolizione dei Consigli di Zona: Appello al Ministro - eliminiamo i costi non la democrazia

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Massimiliano Bombonati

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Inserito da Massimiliano Bombonati il 9 Dic 2009 - 18:35
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Erano partiti dall’abolizione delle province e sono arrivati alla soppressione del Decentramento comunale: non male per un movimento come la Lega Nord che ha fatto del vessillo di Alberto da Giussano, campione della difesa della indipendenza comunale, la propria bandiera ideale e politica!

Con un tempismo degno del miglior partito bolscevico la Lega ha blindato in un collegato alla Finanziaria nazionale tutte le soppressioni degli istituti “inutili”, rimandando al normale iter di approvazione il restante articolato del DDL Calderoli.

Niente più consigli di zona, neanche nelle grandi città come Roma e Milano.

Naturalmente di Città Metropolitane, fatta salva la definizione generica delle competenze, non si fa menzione alcuna.

Sopprimere il decentramento farà sicuramente risparmiare qualche soldo ai comuni in termini di gettoni di presenza dei consiglieri ma siamo davvero convinti della loro inutilità sul piano pratico? I Consigli di Zona bistrattati, sottodimensionati, senza personale adeguato, spesso senza soldi rappresentano però il luogo ideale per il confronto sui problemi e sono luoghi di ascolto e di prossimità ai cittadini. Inoltre sono una formidabile palestra di democrazia – lo affermo con cognizione di causa.

E’ del tutto evidente che l’unico vantaggio reale che risulterebbe alla cittadinanza dalla soppressione delle circoscrizioni è la riduzione dei cosidetti  “costi della politica” legati ai gettoni di presenza e agli oneri riflessi dei consiglieri.

Proviamo a fare due conti: Un consigliere di zona a Milano costa al massimo diecimila euro lordi all’anno (costo calcolato per eccesso e che tiene conto anche degli oneri indiretti). Se ne deduce che essendo trecentocinquanta i consiglieri in carica più nove presidenti il costo annuo – sempre per eccesso – è di circa quattro milioni di euro.

La cifra è sicuramente importante ma occorre precisare che si tratta dell’unico risparmio REALE che il ddl Calderoli prevede in quanto le funzioni decentrate rimarrebbero tali; tutte le funzioni di sportello, gli uffici decentrati per le pratiche edilizie, i sussidi per gli anziani, oltre al personale che evidentemente verrebbe al massimo ricollocato all’interno del comune.

A fronte di questo risparmio avremmo sicuramente una diminuzione della partecipazione alle scelte centrali del comune, minore informazione alla cittadinanza e una distanza nuovamente accentuata tra “il Palazzo” e “il Popolo” .

Lancio allora una proposta che credo sia l’unica ragionevole: INVECE DI CANCELLARE IL DECENTRAMENTO AZZERIAMO I COSTI DEI CONSIGLIERI E DIAMO ALLE ZONE I POTERI ADEGUATI A GARANTIRE LA LORO REALE UTILITA’ PUBBLICA E POLITICA.

Togliamo l’alibi dei soldi al ministro. I consiglieri di più lungo corso hanno sempre svolto il loro mandato gratuitamente e con spirito di servizio, sottraendo tempo ed energie al proprio lavoro alla propria famiglia, perdendo le nottate a lavorare nelle commissioni e consumandosi le scarpe sul territorio.

Io ci sto e lancio la sfida a quanti, consiglieri, assessori, parlamentari di destra e di sinistra vorranno raccoglierla.

 

http://massimilianobombonati...appello-al-ministro-calderoli-eliminiamo-i-costi-non-la-democrazia/