.: Discussione: Crisi: Consiglio straordinario 09/12/2009 senza la Moratti

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 11 Dic 2009 - 08:49
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Il Comune non ha una linea strategica su come rilanciare socialmente la città. Il Cardinale l'anno scorso aveva messo a punto un fondo, cospicuo direi nella sua portata, per aiutare le famiglie in crisi e i lavoratori cassintegrati, licenziati, tagliati dalla falcidiante crisi globale che sta abbattendosi sul Paese. Ieri un Consiglio straordinario avrebbe dovuto mettere le mani su un progetto di misure adeguate utili e funzionali e rilanciare socialmente la città, ad assistere e sostenere i ceti meno abbienti, a garantire vantaggi e aiuti finanziari per i nuclei picittù deboli, calmierando gli affitti, definendo crediti per piccoli negozianti, assicurando una dose cospicua di interventi addizionali integrativi dei redditi molto bassi che ormai pervadono e attanaglianmo un gran numero di cittadine e di cittadini, soprattutto giovani precari. L'assessore Terzi e l'Assessora Moioli hanno parlato di 16 milioni che potrebbero essere derubircati chiaramente come "interventi ordinari" di calibro sociale. Aiuti molto esigui alle famiglie, alle coppie per l'acquisto della prima casa, alle parrocchie e alle associazioni che assistono i poveri: ma nulla si è sentito parlare di progetto coerente e costruttivo per garantire un sostegno sociale e un rilancio della città economicamente e civilmente. Ha detto bene il Consigliere Aldo Brandirali, della maggioranza e proesidente della commissione politiche sociali in Comune:"Nessuno ha parlato di solidariet‡". Condivido in pieno questa affermazione espressa da un consigliere di centrodestra e fortemente critico sull'assenza di prospettive politiche di questa amministrazione. La gravità del fatto si esprime, poi, con l'assenza del sindaco, impegnato, ha tenuto a precisare, e impossibilitato a venire in seduta in quanto la sua agenda al momento dell'indizione del consiglio straordinario era già piena per la giornata di ieri. Mi domando se questa è una risposta accettabile per un sindaco, che ha la presponsabilità prmaria e assoluta di dare delle risposte alle richieste, sono tante, provenienti dai soggetti sociali presenti nella nostra città, rappresentanti di un disagio diffuso sempre più largo e devastante. E', questo, l'esempio di come vi sia sottovalutazione dolosa dell'importanza di approntare un piano di intervento straordinario che esprima linee politiche di sviluppo sociale e di sostegno, magari monitorando i bisogni, magari provvedendo a garantire un rilancio del Tavolo sociale con i sindacati, a loro volta fortemente delusi dall'assenza di strategia e dal silenzio dell'amministrazione comunale. Ieri il Consiglio comunale ha espresso un'incapacità dell'attuale amministrazione comunale di fare fronte con coerenza e capacità a una crisi che investe la città, prima motore mobile dell'economia del Paese, oggi una delle zone più ricche d'Europa e del mondo. Ci sono stati i tagli, soprattutto l'eleiminazione deleteria dell'ICI, approntati dal governo: è vero. Questi tagli chiaramente vedono oggi esplicare, fuori da ogni sempiterno trionfalismo elettoralistico, a cui l'attuale governo è piuttosto uso, i cascami gravi che vanno a ripercuotersi su voci sociali di spesa oggi ridimensionate. Ma il Comune ha una responsabilità sua e propria: responsabilità politica innanzitrutto che dovrebbe almeno provvedere a definire una spesa in bilancio e in finanziaria che sia curata dalla cosidetta diligenza del buon padre di famiglia. E' un buon padre di famiglia avere previsto fondi diretti a coprire le spese che richiederanno gli interventi del Piano Generale del Territorio, piano che esclude i ceti meno abbienti, li invita ad abbandonare la città per avvantagggiare i più opulenti e ricchi, e non avere definito un incremento della spesa per servizi sociali e di assistenza? Ieri il Consiglio Comunale, sempre più impotente a deliberare su proposte politiche nell'epoca dei sindaci spesso più manager privati di un'azienda città, lo scorso sindaco parlava addirittura di Milano come condominio, che coordinatori e responsabili della vita governativa di una comunità. Quali risposte dare a proposito: domando all'amministrazione comunale.

Alessandro Rizzo

Capogruppo LA SINISTRA - Uniti con Dario Fo

Consiglio di Zona 4 Milano

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 9 Dic 2009 - 17:24
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