.: Discussione: Fiume LAMBRO: Milano salvi il suo fiume!

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 29 Apr 2010 - 11:00
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Da milano.corriere.it:

Oasi Wwf di Vanzago

Libere le anatre salvate dal Lambro

Dopo due mesi di cure 50 uccelli sono pronti per spiccare di nuovo il volo: appuntamento sabato 1° maggio

MILANO
- Sporche, intirizzite. Affamate ma talmente deboli da non riuscire a nutrirsi. Spaventate, ma incapaci di volare via, perché il gasolio sversato nel fiume Lambro aveva impregnato le loro ali. Il destino di cinquanta anatre e germani reali, come quello delle centinaia di altri uccelli che nuotavano nelle acque del Lambro il giorno dello sversamento doloso di 10 milioni di litri di gasolio, sembrava segnato. Sarebbero morte di stenti, e di freddo, intrappolate nell’enorme marea nera. Oppure le avrebbe uccise il veleno degli idrocarburi, intossicandole passando attraverso la pelle. Invece, questi uccelli sono stati recuperati dalla polizia locale, dai volontari della protezione civile e da quelli delle associazioni ambientaliste e sono stati portati all’Oasi del Wwf di Vanzago, dove c’è un centro di recupero della fauna selvatica.

Dopo due mesi di cure, gli uccelli, praticamente uno stormo intero, sono pronti per spiccare di nuovo il volo. Sabato 1 maggio alle 10.30, i germani saranno liberati durante una cerimonia eccezionalmente aperta al pubblico (il costo dell'ingresso è da 3 a 8 euro). «Le anatre ci sono state consegnate il giorno stesso del disastro sul fiume. Per prima cosa sono state pulite con uno speciale sapone e poi tenute al caldo, perché le penne impregnate dagli idrocarburi non trattengono più il calore— spiega il direttore dell'oasi, Andrea Longo —. In seguito sono state nutrite con dei sondini, finché non sono state in grado di mangiare da sole. Ora dovranno imparare di nuovo a procurarsi il cibo». Una volta liberati, i germani potrebbero restare a vivere nell’oasi. «Qui ci sono due laghetti dove vivono delle colonie di altri uccelli acquatici. In ogni caso, adesso le loro ali sono di nuovo in grado di portarli ovunque».

Giovanna Maria Fagnani

28 aprile 2010

In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 8 Dic 2009 - 23:27
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