Milano ha essenzialmente scarichi fognari di vari condomini ma non solo.
 Questi invece di immettersi nella fognatura centrale vanno direttamente, se vicini al fiume o tramite l'immissione in un ramo di roggia, nel fiume Lambro.
Tutti, perfino io, ho le foto con varie dislocazioni di scarichi che si immettono nel Lambro soprattutto nei punti da Gobba a via Feltre.
Questi dati li ha il comune, la provincia e la regione ma non si muove niente o quasi niente.
Basterebbe che ci fosse un organismo solo che si interessasse ma credo che uno aspetti che ci pensi l' altro.
Troppi doppioni di uffici quasi con lo stesso nome ma nessuno fa nulla o pochissimo.
Man mano che il fiume esce dalla città ci sono le varie frazioni e paesi ma l'attività qui è ancora più scarsa e soprattutto le industrie almeno uno scarico abusivo che si immette nel fiume l'hanno.
Chi ci pensa?
Ho provato a districarmi in questi meandri e la Provincia dovrebbe essere quella a cui compete il compito di sanzionare e far adeguare alle normative ma non succede praticamente nulla o quasi.
E il fiume è sempre più inquinato ed è inutile parlare di "melme" sui letti del fiumi: bisogna che gli addetti che devono fare sanzioni e obbligare agli adeguamenti di legge facessero il proprio dovere. 
Ai trasgressori compete anche l'onere di ripristinare il letto del fiume in un certo tratto.
Tra uno scarico abusivo e quello successivo o precedente si può calcolare, prelevando i liquami, quanto tratto di letto di fiume compete risanare a ciascuno a seconda della tossicità che si riscontra.
L'ASL misura il grado di tossicità su richiesta del Comune, della Polizia Locale,.............................................................................................etc. 
Non c'è però nessuno che mette in pratica questa procedura.
Solo chi lavora nel settore privato è obbligato a operare sinergicamente altrimenti può fallire.
Il resto del discorso lo comprendete tutti ed è inutile proseguire.
Un abbraccio.
Camillo Finocchiaro
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