.: Discussione: Fiume LAMBRO: Milano salvi il suo fiume!

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Bruno Alessandro Bertini

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Inserito da Bruno Alessandro Bertini il 26 Feb 2010 - 10:39
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Andrò controcorrente (e trattandosi di un fiume diventa cosa ancor più ardua).
Non mi interessa che siano individuati e puniti i responsabili di questo atto spregevole.
Voglio considerarlo come se fosse un incidente: una valvola si è rotta per l'usura o il gelo... neppure per scarsa manutenzione: proprio un incidente dovuto a pura sfortuna.
Perchè questo atteggiamento?
Perchè non voglio cadere nella trappola del sensazionalismo: il problema è più a monte, più ampio, e una vera soluzione va trovata in una struttura legislativa e politica di controllo del territorio che oggi non esiste.
Anzi, direi che ne esiste una del tutto opposta.
Gli aristocratici stipendiati da noi cittadini sono dediti al governo delle persone e dei loro affari, a spese del territorio, e troveranno un modo per guadagnarci anche su questa tragedia ambientale (costava di più bonificare le cisterne o il fiume lambro? O è solo che ora possono scegliere la ditta esecutrice direttamente saltando le gare d'appalto?)
Ok, l'area era privata, ma il pericolo pubblico: ci fosse un rischio al territorio e/o ai cittadini causato da un privato che non vuole provvedere di tasca sua sarebbe doveroso eliminare il rischio e poi presentare il conto al privato e non aspettare che qualcosa accada, perchè ciò che accade in questi casi non è mai bello.
Tornando al problema inquinamento, considerato nella sua reale origine e non incentrandosi su questo singolo episodio, all'origine di tutto vi è la densità demografica degli abitanti che sfruttano un territorio.
Nessun intervento può essere risolutivo se non si pone e si fa rispettare un limite di abitanti che possano risiedere in una data regione.
In questo senso, se fossero arrestati e condannati tutti gli speculatori edilizi e i politici che li spalleggiano con deroghe fatte ad hoc (vedi ennesimo nuovo palazzo per gli studenti in piazza Ferrara su suolo pubblico ovviamente in deroga) darei una medaglia a chi sversa liquami nei fiumi evidenziando una situazione insostenibile e risvegliando la coscienza collettiva.
Chi ha lasciato quei rifiuti stipati per tanto tempo?
Chi ha autorizzato a suo tempo un condotto utile a sversarli nelle fogne?
Chi sopporta che i nostri fiumi siano collettori per gli scarichi cittadini senza poi fare nulla?
Non dico per il lambro, ma per la roggia Vettabbia se volete posso segnalarvi con tanto di foto gli scarichi abusivi lungo il percorso scoperto cittadino, ma tanto poi chi farebbe qualcosa? Tutto finisce nel depuratore di nosedo e tanti saluti a quello che c'è prima.
Se non riesco a bloccare una speculazione edilizia a 50 metri da casa mia, come posso sentirmi in grado di risolvere un problema ben più complesso che interessa un'intera regione?
Fintanto che non saremo in grado di organizzarci e manifestare concretamente il nostro malcontento l'aristocrazia continuerà a fare ciò che vuole in barba a tutto e a tutti.
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 8 Dic 2009 - 23:27
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