.: Discussione: Sgombero forzato, in Forlanini: scolarizzazione interrotta!!

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Antonella Fachin

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Antonella Fachin il 21 Feb 2010 - 15:09
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Per opportuna riflessione.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
----------------------------------------------------

La legalità non dipende dalle stagioni


Il sindaco di Milano respinge la moratoria della Caritas che aveva chiesto di sospendere gli sgomberi dei rom durante l'inverno
“La legalità non dipende dalle stagioni”. Questa la risposta del sindaco di Milano, Letizia Moratti, a quanti chiedevano di sospendere gli sgomberi dei rom nel periodo invernale. Il freddo, specie quest'anno, è stato pungente, ma l'amministrazione milanese non si è fatta intenerire, decisa a mostrare il pugno di ferro contro chi è più debole.
“La scorsa settimana – afferma Francesco Chiavarini della Caritas di Milano – dopo lo smantellamento del campo di Chiaravalle, avevamo chiesto al Comune una moratoria per sospendere gli sgomberi durante il periodo invernale, considerando che non vengono mai offerte ai rom alternative accettabili. Ormai l'amministrazione dovrebbe aver capito che i nomadi non accettano di separarsi dai loro familiari, quindi è inutile che ogni volta il Comune proponga l'idea dei dormitori separati per donne, bambini e uomini. Non è una soluzione”. La moratoria non è servita. Ieri a Segrate, nella periferia milanese, è stato effettuato l'ennesimo sgombero. Il piano antifreddo, ideato da Palazzo Marino, per tutelare tutti i senzatetto dal gelo, non è valido anche per i rom. “Pensavamo che la misura – continua Chiavarini – fosse in vigore per tutti, indipendentemente dalle etnie. Ma non è così. Non capisco il senso di spostare per l'ennesima volta i rom e di lasciarli per strada con questo gelo. Si poteva almeno aspettare la bella stagione”.
Il sindaco Moratti, però, deve aver pensato che i nomadi non patiscono il gelo e possono passare la notte e le giornate all'addiaccio.
Questa volta, tuttavia, l'amministrazione milanese ha dovuto fare i conti non solo con le proteste delle associazioni che tutelano i diritti dei rom, ma anche con i cittadini. Che iniziano anche a interrogarsi sui costi e sul senso della politica degli sgomberi. Ormai sono sempre le stesse famiglie rom che periodicamente vengono spostate da una parte all'altra della città. Questo nonostante molti bambini rom siano inseriti a scuola e cerchino di frequentarla con costanza. “Per la prima volta – racconta Stefano Pasta della comunità di Sant'Egidio – un centinaio di cittadini italiani si sono presentati al campo alle 6.30 di martedì mattina per esprimere la loro solidarietà alle famiglie che venivano allontanate da Segrate e per protestare contro lo sgombero. Più di venti persone, inoltre, hanno aperto le porte delle loro case ai rom. Non era mai successo prima, siamo stupiti”.
Non sono degli eroi o degli esagitati coloro che si sono messi a disposizione dei nomadi, ma semplici cittadini. “Da circa due mesi – racconta Paola Bini che ha aperto la sua abitazione ai rom – sto seguendo la vicenda del campo di via Rubattino. Cacciati da lì, i nomadi sono giunti a Segrate. Ora chissà dove andranno. Non avevo mai assistito a uno sgombero e posso assicurare che è un'esperienza bruttissima. Nel campo c'erano soprattutto bambini molto piccoli e donne, ma la polizia è stata fermissima e non ha avuto pietà. Ho accolto a casa una donna di 56 anni, giunta dalla Romania circa un mese fa. Era disperata, perché non sapeva dove andare e le ho offerto il mio divano. Non so fino a quando rimarrà da me. Mi sarebbe piaciuto fare di più e accogliere anche la famiglia di Alina, una signora rom con 4 figli, che mi aiuta a fare le pulizie. Anche lei è stata sgomberata, ma ho un bilocale e non potevo ospitare tutti. Mi chiedo che senso abbia spostare questi poveretti di continuo. Sono senza pace”.
Benedetta Guerriero
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 16 Feb 2010 - 10:07
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]