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Inserito da Oliverio Gentile il 19 Nov 2010 - 16:30
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Da milano.corriere.it:
premi anche nel mondo dello spettacolo: Linus e il trio Aldo Giovanni e Giacomo Ambrogini, sì alla Casa della Carità ma anche ai vigili degli sgomberi Il riconoscimento anche alle mamme del Rubattino, a Liliana Segre, al cardinale Biffi e a Dino Boffo MILANO - Un Ambrogino d'oro alla Casa della Carità, che accoglie i rom sgomberati, e uno alla squadra dei vigili che ha il compito di eseguire gli sgomberi. Questo il compromesso che ha reso possibile l'accordo bipartisan sulla lista dei milanesi benemeriti che il Comune di Milano premierà il 7 novembre, giorno della festa patronale. La commissione presieduta da Manfredi Palmeri, dopo la fumata nera di giovedì sera e cinque ore di trattative riprese in mattinata, ha deciso su proposta del centrosinistra, di tributare la Medaglia d'oro, normalmente riservata ai cittadini, alla fondazione guidata da don Virginio Colmegna che aiuta nomadi e bisognosi e che è entrata in polemica con il Comune per la gestione del campo di Triboniano. Ma contemporaneamente il consiglio comunale ha deciso di premiare con un Attestato anche l'unità Problemi del territorio della polizia municipale che si occupa proprio dello smantellamento degli accampamenti rom abusivi. Accanto agli agenti un attestato sarà riservato alle mamme del quartiere di Rubattino, che lo scorso inverno si presero cura dei bambini rom sgomberati dal campo abusivo. I PREMIATI - Tra gli altri premiati figurano Liliana Segre, superstite di Auschwitz, che riceverà la Grande medaglia d'oro, l'ex direttore di Avvenire Dino Boffo, l'arcivesco emerito di Bologna Giacomo Biffi, l'ex questore Vincenzo Indolfi, lo chef Gualtiero Marchesi, Linus, il trio comico di Aldo, Giovanni e Giacomo, l'editrice Rosellina Archinto, la ginecologa Alessandra Kustermann, il jazzista Enrico Intra. Menzione speciale per il caporale Guido Laveneziana che «ha evitato una strage alla Caserma Perrucchetti, lanciandosi contro il kamikaze Game», annuncia il vicesindaco Riccardo De Corato ricordando che il giovane «ha rischiato di essere completamente dimenticato in quanto è stato congedato un mese dopo l'attentato. Un'ingiustizia poi sanata grazie all'interessamento del ministro della Difesa Ignazio La Russa che ha portato al superamento degli ostacoli burocratici, permettendogli di tornare in servizio per l'Esercito». Nella prima scrematura sono caduti i nomi del mondo del calcio: Mourinho, Arrigo Sacchi, Javier Zanetti. E i non milanesi: Marchionne e Cristiano De André. DON COLMEGNA: CI FA CORAGGIO - «Un riconoscimento del lavoro svolto non solo sui rom, un grosso riconoscimento di quanto fatta dalla Casa della Carità, una realtà nata per scelta condivisa dal cardinale Martini e dall’allora sindaco Albertini», commenta don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità. «Questo riconoscimento deve servire a rimboccarci le maniche e lavorare serenamente in un clima di coesione sociale e a partire dalle situazione più difficili». Don Colmegna rifugge da ogni lettura politica della benemerenza per una realtà impegnata da anni sul fronte dei diritti dei rom. «Assolutamente non darei questa lettura, d’altronde qui siamo due preti a tempo pieno mandati dal vescovo che lavorano ogni giorno su tante situazioni». PISAPIA: HANNO TENTATO DI DENIGRARLI - «Il voto dei capigruppo del Consiglio Comunale è molto importante. Milano ha riconosciuto l’enorme lavoro portato avanti in questi anni da don Colmegna e dai tanti volontari della Casa della Carità. Ogni giorno vengono accolte e aiutate centocinquanta persone, di ottanta nazionalità diverse, dimenticate dalla città, "invisibili" ai servizi comunali, senza tetto che hanno la possibilità di ricevere abiti puliti, un pasto caldo, di usufruire di docce e servizi igienici. Un luogo in cui tanta gente trova l’aiuto necessario per ripartire"», è il commento di Giuliano Pisapia, candidato sindaco del centrosinistra. «I giornali raccontavano di uno stop a questa candidatura voluto dalla Lega e da parte del Pdl. La riunione di oggi ha conferito il riconoscimento ma purtroppo rimane la tristezza per quanto accaduto. Qualcuno - afferma Pisapia - ha tentato di denigrare il lavoro della Casa della Carità con stupide strumentalizzazioni politiche che ignorano la realtà dei fatti. Sono sempre stato convinto che sia avvilente ridurre la consegna dell’Ambrogino d’oro a una questione politica. La Benemerenza Civica - soprattutto se riguarda opere di volontariato - non può essere né di destra né di sinistra. Vorrei che Milano avesse cento Case della Carità. La nostra città deve rivivere lo spirito di solidarietà, accoglienza e integrazione che l’ha resa punto di riferimento per l’Italia e per l’Europa». IL CASO DOLCE E GABBANA - C'è anche chi l'Ambrogino rischia di perderlo: nei prossimi giorni il sindaco Moratti riceverà sulla sua scrivania la richiesta formale di revoca dell'onorificenza conferita appena lo scorso anno agli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, coinvolti in un'inchiesta per evasione fiscale. L'appello, da tempo noto, è stato ribadito in modo ufficiale durante la riunione della commissione per le benemerenze civiche, dal consigliere comunale della Lista Fo Basilio Rizzo. E ora, ai sensi del regolamento, il presidente Manfredi Palmeri è tenuto a formalizzare l'atto al sindaco di Milano, il solo che ha il potere di revocare gli Ambrogini d'oro. «Io credo che alla luce delle inchieste dalla magistratura - ha detto Basilio Rizzo - in cui sono convolti per un'ingente evasione fiscale, Dolce e Gabbana non meritino la benemerenza civica di Milano che deve essere tributata soltanto a chi rappresenta un esempio per la città. Mi auguro che anche il sindaco riconosca l'opportunità di revocare l'Ambrogino ai due stilisti e agisca di conseguenza». Redazione online 19 novembre 2010 La Commissione ha reso noto i nomi dei milanesi e delle associazioni che si sono distinti. Nella cerimonia del 7 dicembre saranno assegnate 3 Medaglie d'Oro alla Memoria. La Grande Medaglia d'Oro per Liliana Segre, testimone dell’Olocausto Milano, 19 novembre 2010 – “La Commissione per la Concessione delle Civiche Benemerenze ha deciso all’unanimità i nomi che saranno insigniti del riconoscimento nella solenne cerimonia di Sant’Ambrogio del 7 dicembre”. Lo ha annunciato il Presidente della Commissione e del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che “si tratta di 3 Medaglie d’Oro alla Memoria, 1 Grande Medaglia d’Oro, 30 Medaglie d’Oro, 40 Attestati di Civica Benemerenza”. “Abbiamo raggiunto la miglior sintesi possibile tra le 179 candidature presentate – ha detto Manfredi Palmeri – cercando di esprimere e di valorizzare tutta la nostra Milano, che è una città plurale”. “È stato deciso, inoltre – ha concluso Palmeri – di proporre alla Commissione Famedio l’iscrizione nel Pantheon di Milano per Marco del Corno (designer, fondatore dell’Adi–Associazione disegno industriale), Guido Passalacqua (giornalista), Mario Tiengo (medico, scienziato, fondatore dell’Associazione Pittori di via Bagutta ed ex Presidente della Societàdel Giardino). Chiederemo al Sindaco, infine, di consegnare l’Ambrogino d’Oro al caporale Guido Laveneziana che, con il suo coraggioso e tempestivo intervento, impedì una strage il giorno dell’attentato alla Caserma Santa Barbara, il 12 ottobre del 2009”. |
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In risposta al messaggio di
Oliverio Gentile inserito il 19 Nov 2010 - 11:08
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