.: Discussione: ACQUA BENE COMUNE: il sindaco deve dire NO alla privatizzazione!

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 10 Gen 2010 - 12:04
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Pubblico l'appello del gruppo di acquisto solidale "Spaventaprezzi" affinché l'acqua rimaga bene PUBBLICO, ossia bene di tutti, e non di alcune multinazionali private!!!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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Petizione popolare per l'acqua bene pubblico


Il nuovo masterplan EXPO 2015 è meno verde di orti, campi,giardini, serre, più grigio di terre per Cabassi e Fondazione Fiera nell'ex Parco botanico da un milione di mq vicino a Rho-Pero. Dunque si cementa la richiesta di aree per cave, housing sociale, centro produzione RAI, infrastrutture, tutto purchè quegli spazi non siano considerati un grande campo agricolo. E si rinnova e incrementa la richiesta di acqua per usi non legati all'alimentazione , proprio mentre il Governo ha da poco varato il decreto legislativo 135/2009 che impone ai Comuni di mettere in gara le risorse idriche ( e i rifiuti) mantenendo la partecipazione pubblica al 40% entro il 2011 e al 30% entro il 2013. Fra i servizi pubblici di rilevanza economica è compresa l'acqua, che viene sottratta alla sovranità delle Regioni (art. 117 Cost.) e dei Comuni per consegnarla , dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati. Gli esempi degli acquedotti di Puglia e di Latina passati a privati- per lo più stranieri come Suez, Veolia- non hanno migliorato la situazione, anzi il 7% di profitto garantito alla vendita si è accompagnato a aumenti di bollette, a inadempienze di gestione , quando non a casi di chiusura di rubinetti di utenti recalcitranti.

Il caso Lombardia è particolare. La Regione aveva varato una legge che spianava la strada alla privatizzazione, con l'eccezione di Milano dove l'acqua è in mano alla MM, azienda totalmente pubblica. Le proteste di 144 Sindaci e del Movimento per l'acqua hanno indotto la Regione a rivedere alcuni passaggi della legge -peraltro bocciati dalla Corte Costituzionale perchè “...... le competenze comunali in ordine al servizio idrico sia per ragioni storico – normative sia per l'evidente essenzialità di questo alla vita associata delle comunità stabilite nei territori comunali devono essere considerate quali funzioni fondamentali degli enti locali, la cui disciplina è stata affidata alla competenza esclusiva dello Stato dal novellato art.117- Ora il decreto legislativo del Governo riporta la questione sul tappeto. E entro un anno i giochi saranno fatti. Si deve puntare con Comuni e Regione a riaffermare che l'acqua è un bene che non si può privatizzare , a promuoverne la gestione pubblica e porre in essere ogni atto necessario alla costituzione, attraverso la fusione delle attuali società di gestione, della società patrimoniale unica a livello d'Ambito Territoriale della Provincia di Milano , per un' opera di equilibrata manutenzione pubblica come fatto da CAP e Amiacque in Provincia di Milano. E con l'inserimento in bolletta dei flussi monetari per la manutenzione delle reti.

Per questo proponiamo ai cittadini, come primo passo, di aderire alla petizione popolare del comitato milanese SALVA L'ACQUA DI MILANO



Clara Sestilli

Presidente GAS Spaventaprezzi
Via E. Ferrario 5 Milano

In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 29 Dic 2009 - 14:17
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