.: Discussione: Bilancio di previsione 2010 del Comune di Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 5 Feb 2010 - 12:28
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Da milano.corriere.it:

Previsto un incasso di 11 milioni da sanzioni per doppia fila e minori ricorsi

Il Comune: multe e tagli per «salvare»
il bilancio. Tutti i fondi per i nuovi metrò


Investimenti solo per le nuove linee. Meno entrate per 150 milioni. Patto di stabilità, il governo frena sulla deroga

MILANO - Primo. La deroga al patto di stabilità rimane una chimera e quindi, per salvare le metropolitane, Milano deve rinunciare a tutti gli altri investimenti. Secondo. Al bilancio preventivo 2010 mancano 140 milioni di euro di entrate che vengono recuperate con una manovra drastica. Terzo. Le prospettive per gli anni a venire sono ancora più grigie, visto che la manovra finanziaria avrà un pesantissimo impatto sugli enti locali, ai quali il patto di stabilità imporrà altri tagli agli investimenti. I conti a Palazzo Marino tornano molto a fatica. La prossima settimana arriverà in giunta la delibera di bilancio preventivo che prevede anzitutto 125 milioni di euro di minori entrate dai dividendi Atm e A2A, cui si aggiungono oltre 14 milioni di euro di minori entrate statali, 17 milioni di mancati canoni o concessioni, altri 10 di mancati rimborsi.

Parte di questi soldi vengono recuperati per strade diverse, tra cui la manovra straordinaria sul condono edilizio (40 milioni), le plusvalenze su due fondi immobiliari (40 milioni), i proventi delle multe per l’operazione contro la sosta in doppia fila e sul recupero dei pagamenti per contravvenzioni degli anni passati (11 milioni). Inoltre, come a suo tempo annunciato, gli assessorati, proporzionalmente al proprio bilancio, hanno tagliato le spese interne di 20 milioni di euro. Lo spirito del bilancio è comunque quello di non gravare sui cittadini: né nuove tasse né tagli ai servizi, insomma.

Inoltre, sono stati previste spese a sostegno delle famiglie, delle imprese e degli adulti in difficoltà per un totale di oltre 50 milioni di euro che si inquadrano nel progetto anticrisi. Le prospettive, però, non sono incoraggianti. Ieri è andata a vuoto la trasferta dell’assessore al Bilancio, Giacomo Beretta a Roma per quanto riguarda la deroga al patto di stabilità: senza questa, come si diceva, tutti gli investimenti del Comune saranno concentrati sulla realizzazione delle metropolitane 4 e 5. In questo modo salteranno altri investimenti previsti dal piano delle opere pubbliche, che rischia così di restare al palo. E non è l’unico sgambetto che Roma fa a Milano: giusto l’altro giorno è stato lo stesso viceministro Roberto Castelli ad ammettere la preoccupazione, dopo che sono stati dichiarati inammissibili tre emendamenti al decreto milleproroghe che avrebbero snellito la macchina di Expo: «Ogni volta, invece, ci troviamo con una ruota bucata».

Nel frattempo, gli uffici della Ragioneria hanno calcolato l’impatto che la Finanziaria 2010 avrà sui bilanci delle amministrazioni locali. E se nel 2009 il contributo di tutti i Comuni è stato di oltre 1.200 milioni di euro, la cifra è destinata a raddoppiare per l’anno in corso. La Finanziaria taglierà anche i consiglieri comunali che, nelle città con oltre un milione di abitanti, passeranno dagli attuali 60 ai 48 del 2011, mentre gli assessori scenderanno da 20 a 15. L’ultima nota riguarda i dividendi che arriveranno quest’anno nelle casse del Comune dalle società partecipate.

Di sicuro, staccherà una cedola da 20 milioni di euro la Sea, mentre A2A scenderà dagli 80 milioni dello scorso anno ai 15 stimati per l’anno in corso (anche e il bilancio di A2A verrà presentato a fine marzo) a causa della diminuzione di 280 milioni di euro negli utili per il pagamento della multa inflitta dall’Unione Europea. Una stima «prudenziale» che stride con quella fatta dal Comune di Brescia, azionista nella multiutility con la stessa quota: 60 milioni di euro. «Mi sembra giusto scrivere nel bilancio quella che sarà la verità —sostiene Basilio Rizzo, di Lista Fo—ma forse nella vicenda di A2A si è sbagliata tattica andando a chiedere allo Stato di trovare come non pagare la multa, soldi finiti nelle casse del Governo e non della Ue. Sarebbe stato meglio chiedere una integrazione o un contributo alternativo».

Elisabetta Soglio

05 febbraio 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 4 Feb 2010 - 23:56
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