.: Discussione: Bilancio di previsione 2010 del Comune di Milano

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 11 Nov 2009 - 17:46
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Da milano.corriere.it:

L’assessore Beretta: costretti all'esercizio provvisorio

Comune, allarme sui conti. Slitta
a febbraio l'approvazione del bilancio


Mancano 160 milioni di euro. Il Comune in «esercizio provvisorio». Ici e dividendi di A2A, saltano le entrate

MILANO - Mancano soldi e il bilancio slitta a febbraio. Il sindaco Leti­zia Moratti ha accantonato il proposito di approvare il pre­ventivo 2010 entro fine dicem­bre, come era stato program­mato. Troppe le incognite ri­spetto ai trasferimenti dal Go­verno e, soprattutto, troppi i soldi che mancano all’appello: si tratta in particolare di un me­no 160 milioni di euro che ren­dono difficile far quadrare i conti. L’assessore Giacomo Beretta conferma che il problema esiste: «Non abbiamo certezze sui trasferimenti, nè sul fatto che Roma ci concederà di po­ter sforare il patto di stabilità per le opere di Expo. Fino a quel punto, abbiamo deciso di procedere con l’esercizio prov­visorio ». In sintesi, si va avanti un mese per volta, limitandosi alla gestione ordinaria: Beretta assicura che «non saranno toc­cati i servizi alla persona e l’or­dinaria amministrazione. Piut­tosto, saranno magari un po’ ri­tardati gli impegni legati ad eventi o ad altre iniziative che non hanno scadenza immedia­ta».

I soldi che mancano? Pesa come un macigno il mancato dividendo di A2A, che lo scor­so anno era attorno agli 80 mi­lioni di euro e che aveva coper­to gran parte della spesa cor­rente. Come ha spiegato anche ieri il presidente della spa, Giu­liano Zuccoli, ascoltato in com­missione Bilancio, l’azienda ha dovuto sborsare a metà otto­bre 200 milioni di euro per chiudere il contenzioso con la Ue su presunti aiuti di Stato, quando fu trasformata in spa nel periodo 1996-99. Zuccoli, che ha annunciato di avere ri­nunciato a 700 mila euro di emolumento personale, ha au­spicato un intervento del Go­verno a difesa di tutte le socie­tà che si sono trovate in questa situazione. Intanto, A2A sta pensando a come recuperare entrate e una delle ipotesi al va­glio dell'azienda è di vendere alcune partecipazioni minori, tra cui il 20 per cento di Me­troweb. «Ci auguriamo — ha replicato Basilio Rizzo (Lista Fo) — che queste idee ce le venga a illustrare il nostro azio­nista, che è rappresentato attra­verso il direttore generale an­che nel consiglio di gestione».

Poi, c’è il problema dell’Ici: in teoria, lo Stato deve versare ai Comuni quello che non rice­vono più dai proprietari di pri­ma casa. In pratica dei 145 mi­lioni di euro non arrivati in cas­sa, il Tesoro ne riconosce sol­tanto 109 e quindi altri 36 mi­lioni sono saltati senza colpo ferire. Infine, c’è il problema degli oneri di urbanizzazione: la crisi del mercato edilizio si ripercuote sul costruito e, di conseguenza, sul pagamento degli oneri. Risultato: entrano in cassa 40 milioni meno dello scorso anno, metà dei quali erano stati usati per le spese correnti. Nel frattempo, i funzionari della Ragioneria si stanno scer­vellando per capire come si possano recuperare i soldi che non arriveranno: si pensa so­prattutto a migliorare l’efficien­tamento della macchina comu­nale (meno sprechi, insom­ma), a portare a pieno regime il piano della pubblicità, a crea­re un altro fondo immobiliare da mettere poi sul mercato.

Beretta fa poi la spola tra Mi­lano e Roma per essere certo che nella prossima finanziaria, il Governo preveda l’emenda­mento che consenta al Comu­ne di sforare il patto di stabili­tà per le grandi opere di Expo. Se così non fosse, infatti, il Co­mune verrebbe drasticamente ridotta la sua possibilità di in­vestimento negli interventi programmati dal piano di ope­re pubbliche. Del resto — ricor­da Beretta — questa concessio­ne era stata fatta a Tornio, per le opere delle Olimpiadi e a Ro­ma per realizzare la metropoli­tana ». E i temuti tagli ai bilanci di ogni assessore? «Per ora — tranquillizza Beretta — non ne sono stati decisi. Anche se mi auguro che, vista la situazione, ciascuno abbia il buon senso di regolarsi di conseguenza».

Elisabetta Soglio
11 novembre 2009