.: Discussione: Consiglio comunale straordinario su Ecopass: portiamo la voce dei cittadini a Palazzo Marino?

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Davide Gaieni

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Inserito da Davide Gaieni il 1 Dic 2009 - 12:52
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Egregio sig. Gronda, le riporto alcune mie considerazioni sulle sue affermazioni..

1)è silenziosa e non inquinante. Facile da parcheggiare e non paga bolli e assicurazioni. La possono usare anche bimbi donne e anziani che con i pesanti scooter o moto hanno difficoltà.
E' veramente curioso secondo me come i "detrattori" della bici (e Lei non lo è, non mi fraintenda) quando pensano ai sistemi di trasporto rivolgono il pensiero proprio al maschio adulto in buona salute. La città è piena di gente che di guidare moto non è in grado e NON GLI PIACE. Preferisce il silenzioso facile avanzamento della bici. Perchè nei paesi arretrati come il nostro non si fa nulla per queste, tantissime, persone e invece si fanno
tunnel, parcheggi sotterranei ecc ecc per le auto?

La bicicletta è sicuramente silenziosa e sicuramente è poco inquinante. Sul fatto che sia facile da parcheggiare, mi consenta di sollevare alcune obiezioni: di certo una bicicletta è più facile da rubare rispetto ad una moto e, soprattutto, è facile da parcheggiare illegalmente esattamente come una moto, con la differenza che per il medesimo divieto, le moto vengono multate e le biciclette no, per cui c'è una evidente disparità di trattamento per la medesima infrazione. Legare le biciclette a lampioni, pali, semafori, dissuasori vari, cancellate, ecc..è vietato. Le biciclette andrebbero parcheggiate negli appositi spazi predisposti e segnalati o all'interno degli spazi condominiali, come qualsiasi altro veicolo. Perchè se è vero (e lo è) che un mucchio di moto e motorini parcheggiati disordinatamente in ogni dove non sono un bello spettacolo, è altrettanto vero che anche un "cespuglio" di bici appiccicate addosso ad ogni elemento stabile di arredo urbano che consenta il passaggio di una catena non è un bello spettacolo. Sul fatto che in bici non si paghino bolli ed assicurazioni, tenga conto che è una anomalia che andrebbe sanata facendo pagare l'assicurazione obbligatoria anche alle biciclette. Perchè non è che in bicicletta non si possano causare danni a terzi. Riguardo al bollo, sono d'accordo e troverei persino assurdo introdurlo. Ma va detto che in realtà il bollo andrebbe tolto a tutti i veicoli e "spalmato" sul costo dei carburanti...
Peraltro, io non ho detto che TUTTI dovrebbero usare una moto. Nè tantomeno ho pensato che si dovrebbero eliminare le biciclette. Chi preferisce muoversi in bicicletta lo faccia pure, ci mancherebbe. Quello che trovo assurdo, però, è che si voglia ad ogni costo fare l'opposto: togliere dalle strade le moto e le auto in favore delle biciclette, come se TUTTI dovessero muoversi in bicicletta. Che poi il nostro paese si distingua in negativo per gli scarsi investimenti in termini di mobilità per le bici, siamo d'accordo. Io, per esempio, continuo a domandarmi il motivo per cui debba essere così complicato portarsi appresso la propria bicicletta dentro i mezzi pubblici...

2)ma perchè? hanno inventato una formidabile e avveneristica tecnologia chiamata cerata. Un cappellino e a voler esagerare delle scarpe di ricambio e si arriva ovunque. In ogni caso mi si spieghi perchè nei piovosi e sviluppati paesi del nord europa (Berlino è un dedalo di ciclabili, Amsterdam non parliamone) la pioggia non è un problema mentre nei caldi e non ventosi paesi mediterranei o arabi l'auto la fa da padrone? Secondo me siamo talmente indietro da confondere il progresso con il regresso (PS: io sono ingegnere meccanico quindi dovrei stare dalla sponda auto)
C'è chi la chiama sindrome da "culi molli"....

Si, hanno inventato moltissimi tipi di abbigliamenti antipioggia, se è per questo...il punto è che NON SEMPRE in bici è possibile portarsi appresso una ingombrante cerata e delle scarpe di ricambio. Nei piovosi e sviluppati paesi del nord europa, quando piove non è che la gente si muova sempre e comunque in bici lo stesso. Quelli che normalmente si muovono in bici vanno ad affollare dei mezzi pubblici che sono comunque più capillari ed efficienti dei nostri..Ad Amsterdam è pieno di ciclabili, è vero. Ma ad Amsterdam le ciclabili ci sono perchè la confomazione della città è tale che giocoforza non è possibile spostarsi agevolmente in macchina. E comunque non è che anche lì non abbiano problemi di traffico e parcheggio. Solo che lì, per esempio, il problema dei parcheggi lo hanno risolto nel tempo costruendo autosilos ovunque. A Berlino ci sono alcuni miei amici che si muovono in bici per andare a lavorare. Ma se piove usano la macchina. Con la differenza che quando arrivano a destinazione trovano un autosilo, per cui non son costretti a mollare la macchina per strada. Guardi che la domanda che si fanno all'estero, di solito, non è "perchè a Milano ci sono macchine parcheggiate ovunque?". La domanda è:"perchè a Milano ci sono così pochi autosilos?"

3)milano ha 6 km di raggio. Per cui ad attraversare la città passando per il centro ci metto meno di un ora andando piano piano (12 km/h è una velocità da ciclista scarso scarso). Con i mezzi pubblici non parliamone. Con la macchina peggio. Se si considerano poi i tempi per cercare parcheggio, fare benzina, ecc ecc ecc.........

Sig. Gronda, io in moto attraverso la città in mezz'ora. Ed una volta che sono dall'altro lato della città, se mi trovo a dover/voler andare altrove, eventualmente fuori città, posso farlo senza troppi patemi d'animo. Se voglio farlo in bici, "qualche problema" in più mi si pone. Io non dico che la bicicletta non sia un buon mezzo per muoversi in città. Semplicemente ritengo che non possa diventare un mezzo prioritario per gli spostamenti urbani. Può essere concorrenziale in termini di tempo rispetto all'automobile. E' concorrenziale in termini di praticità e tempo con i mezzi pubblici. Ma non è altrettanto concorrenziale rispetto alla moto, per cui ritengo che la moto sia una soluzione di mobilità che garantisce costi inferiori all'automobile, tempi inferiori alla bicicletta, praticità paragonabile a quella della bicicletta, flessibilità operativa superiore rispetto ai mezzi pubblici.

4)il lavoratore medio che Lei prende in considerazione è proprio un 40enne sano magari un po' frustrato e innervosito da 3 km in auto alla media di 10 km/h. Un bel giro in bici gli farebbe bene e lo renderebbe anche allegro. Insieme all'impiegato medio (io sono uno di questi) ci sono, ripeto, mamme, bimbi e pensionati...tanti. Nei paesi nordici mamma e figli vanno all'asilo insieme in bicicletta. Io abito a Baggio e davanti agli asili non si cammina sul marciapiede per via delle auto sempre più grosse che portano a scuola bambini sempre più grigi.

Mi perdoni, ma io sono sempre molto scettico quando sento definire aprioristicamente le eventuali cause di frustrazione altrui. E mi permetta di dirle che io ho dei seri dubbi sul fatto che un giro in bici renda necessariamente allegro un 40enne che magari ha solamente la necessità di spostarsi rapidamente da un punto all'altro e non ci riesce a causa dell'ignavia delle amministrazioni pubbliche e per i campanilismi infantili delle varie "parrocchiette amministrative" che impediscono l'integrazione della rete di trasporto pubblico e privato. La frustrazione non nasce dal fatto di dover passare ore in coda sulla circonvallazione. La frustrazione nasce dal dover passare ore in coda sulla circonvallazione perchè si vive a Bussero e si è magari costretti ad andare a lavorare in Viale Misurata. La frustrazione nasce dal vivere a Vimercate e rendersi conto che ci si impiega meno tempo ad andare al lavoro a Milano incolonnandosi sulla tangenziale per un'ora e mezzo perchè non esiste una alternativa plausibile con i mezzi pubblici. E ci si domanda come sia possibile che nella ricca provincia di Milano ci si debba incolonnare per un'ora e mezzo in tangenziale.
Nei paesi nordici, mamme e figli vanno insieme all'asilo in bici ad un km da casa, poi la  mamma va a lavorare ad un altro km dall'asilo. A Milano c'è gente che vive in Viale Molise, deve portare i bimbi alla materna in Viale Ungheria perchè lì ha trovato posto e poi deve andare a lavorare a Lambrate. Sono le necessità di mobilità ad essere completamente diverse a Milano ed hinterland rispetto alle "più civili e moderne" città nord- e mittel-europee. Se lei non riesce a passare davanti all'asilo a causa della montagna di automobili parcheggiate davanti, la soluzione non dovrebbe ricercarla nel "costringere le mamme" ad usare la bici, ma nel "costringere l'amministrazione pubblica" a mandare un dannato vigile davanti all'asilo.

5)il sistema di mobilità milanese MOTORIZZATA è basato sull'illegalità: decine di migliaia di auto sui marciapiedi censite e "tollertate" dal PGTU (cito) , il limite di velocità a 50 km/h che è tutto da ridere, il divieto di suonare il clacson, la sosta in doppia fila, i motorini parcheggiati sul marciapiede, i viali alberati usati come parcheggi, i limiti europei ai PM10 derisi dalla nostra regione, la sosta a distanza di 10 metri dagli incroci, lo slalom degli scooter......Il fatto che la polizia abbia smesso di sanzionare tale VIOLAZIONI non significa che ora siano consentite, anche se oramai ci siamo abituati.
Le illegalità le fanno le persone non una categoria:pedoni, ciclisti, motociclisti e automobilisti. La logica egoistica è la stessa, diversa è la conseguenza sugli altri però.

TUTTO il sistema di mobilità ITALIANO è basato sull'illegalità "forzata". Limiti di velocità cervellotici (ci sono in giro limiti di 30 all'ora su strade a carreggiate separate da spartitraffico con due corsie per senso di marcia). Le auto che stanno sui marciapiedi, ci stanno perchè altri parcheggi non ci sono. E' vero che a milano c'è un rapporto auto/abitanti assolutamente fuori norma, ma è anche altrettanto vero che questo rapporto si è sviluppato nel tempo a causa dell'inazione delle amministrazioni pubbliche nello sviluppo delle infrastrutture di trasporto collettivo. E se le macchine finiscono sul marciapiedi, è perchè nessuno si è voluto accollare l'onere di "scontentare" qualche comitatino o qualche impresario edile obbligando a costruire i necessari parcheggi. Si è sviluppato perchè si è deciso di fare dei parcheggi di corrispondenza sottodimensionati alle fermate della metropolitana all'ingresso del comune di Milano, a pagamento, non custoditi e non assicurati, dove i furti avvengono con cadenza oraria. Si è sviluppato perchè i comuni dell'hinterland e della prima fascia, sfoggiando un campanilismo davvero deprecabile, si son sempre opposti alla costruzione dei parcheggi di corrispondenza sui loro territori, obbligando di fatto il comune di Milano a farsi carico di tutto il traffico (anche il loro) in ingresso dall'hinterland. Si è sviluppato perchè si è deciso di non estendere l'orario di servizio pubblico alle 24 ore e, contestualmente, non si è voluta scontentare la lobby dei tassisti imponendo tariffe meno esose ed aumentando le licenze. In tutte le città "moderne e civili" del nord europa, se anche i mezzi pubblici non vanno la notte, i taxi sono comunque molto più abbordabili che da noi. Hai voglia parlare di bici, di ecopass, di ZTL, di riaperture dei navigli, di percorsi protetti...a Milano manca l'ABC della mobilità urbana.

6)Immaginiamo se PER ASSURDO (tristezza :-( ) da domani venissero DAVVERO sanzionate la sosta vietata e il superamento del limite di velocità, cosa accadrebbe del sistema di trasporto basato sulle auto? dove le metteremmo ? Nelle rogge? Nei fontanili?
Il motivo per cui da anni promettono piste ciclabili e facilities per le bici e poi realizzano stradoni è perchè sanno che se la gente avesse modo di muoversi in bici senza paura di essere uccisa dalle auto, inizierebbe a pedalare e lasciare le auto a casa. Oppure A NON COMPRARLE PIU', come è già normalissimo fare da anni nei paesi più sviluppati del nostro. Credo che questa prospettiva di legalità e quieto vivere terrorizzi tanta tanta gente.

Mi creda: se da domani l'amministrazione iniziasse davvero ad usare il pugno di ferro sulle soste vietate e cominciasse a multare a raffica, in capo a 15/20 giorni ci sarebbero le folle inferocite con i forconi sotto al comune. E stia certo che costringerebbero il comune a ridurre le zone a pagamento, a ridurre i divieti di sosta, ad introdurre parcheggi aggiuntivi. Non succederebbe il contrario. La gente non butterebbe via l'auto. Butterebbe via il Comune. Per ora c'è un "tacito equilibrio". I cittadini acconsentono ad essere esposti a vessazioni saltuarie. In cambio l'amministrazione controlla poco. Il meccanismo funziona MALE ed andrebbe rivisto..ma da ambo le parti. Eliminare le vessazioni ed aumentare i controlli. Togliere i limiti di velocità assurdi e mettere le pattuglie in giro a fare il loro mestiere, invece che lasciarle al caldo a firmare ad occhi chiusi centinaia di verbali prodotti automaticamente da una telecamera.
Occorrerebbe molto di più, mi creda.
Ergo: cerchiamo di essere più "pragmatici" ed affrontiamo il problema in maniera seria, non con i paraventi ecotalebani (ecopass) nè con le preclusioni (vietare tutto alle auto). Occorre valutare in maniera strategica i problemi ed individuare soluzioni efficaci che non scarichino per intero sui privati cittadini il costo dell'inefficienza e dell'inerzia dell'amministrazione.

In risposta al messaggio di Giovanni Gronda inserito il 1 Dic 2009 - 08:58
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