.: Discussione: Consiglio comunale straordinario su Ecopass: portiamo la voce dei cittadini a Palazzo Marino?

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Davide Gaieni

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Inserito da Davide Gaieni il 20 Nov 2009 - 16:16
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Ciao Claudio,

Di scenari se ne possono inventare a bizzeffe...quello che secondo me manca è una visione sugli obiettivi che si intende raggiungere. Se l'obiettivo è quello di ridurre l'inquinamento atmosferico agendo sulla mobilità privata, va da sè che gli interventi di limitazione sul traffico dovrebbero essere estesi a tutte le categorie di veicoli (anche le auto a metano ed ibride, giacchè la loro produzione di particolato sottile è praticamente la medesima delle auto a benzina) e perlomeno a livello provinciale (e sarebbe comunque poco), cosa che avrebbe un impatto talmente devastante a livello economico e produttivo da renderne impossibile l'attuazione.
Il problema, secondo me, andrebbe affrontato partendo da dei presupposti differenti: al momento esistono delle esigenze di mobilità a cui la gente comune è costretta a dare risposta ricorrendo al mezzo privato, perchè l'infrastruttura di trasporto collettivo non è competitiva.
La soluzione non è quella di rendere "meno competitivo" l'uso dei mezzi privati per "costringere" la gente ad usare i mezzi.
La soluzione è quella di rendere più efficienti e competitivi i mezzi pubblici.
L'ecopass, così come è stato implementato, non serve nè ai fini dell'inquinamento atmosferico, nè ai fini della riduzione del traffico. Ha un impatto negativo sulle tasche delle categorie meno agiate e non risolve minimamente il problema. E' semplicemente un generatore di inflazione.
Io parlo per esperienza personale: se vivo in Città Studi e devo andare a lavorare a Cinisello, sapendo che in macchina ci metto 15 minuti mentre con i mezzi dovrei impiegare ALMENO 45 minuti, è ovvio che mi muoverò in macchina. E se mi rendessero più costoso lo spostamento in macchina, io semplicemente spenderei di più. Almeno fino a quando non dovessi arrivare al punto di rottura tale per cui il maggior costo non sarebbe più in grado di coprire il "valore" del tempo risparmiato. Ma a quel punto, l'amministrazione pubblica avrebbe solamente ottenuto di peggiorare la mia qualità della vita. Respirerei (forse) aria un pochino meno inquinata ma perderei un'ora al giorno della mia vita sui mezzi. Un'ora al giorno che potrei trascorrere con la mia famiglia.
Se avessi a disposizione un servizio pubblico che mi permettesse di raggiungere il mio luogo di lavoro in non più di 20 minuti, andrebbe da sè che rinuncerei all'automobile. Questa dovrebbe essere la "ratio" a cui tutti i provvedimenti legislativi si dovrebbero ispirare. Ragionare in termini di "disincentivazione" (e l'ecopass cos'altro sarebbe se non proprio un "disincentivo") viene percepito esclusivamente in termini di vessazione.
E siccome le PP.AA. a vessare se la cavano già egregiamente, non vedo proprio alcun motivo per cui dovrebbero perseverare in una scelta vessatoria e, a quanto pare, fallimentare.
Io mi son fatto il mio bello studio "indipendente": mi son preso i dati delle varie centraline ARPA, li ho caricati in excel, ho cercato i dati di piovosità e ventosità, li ho incrociati tra loro e sono giunto alla conclusione che l'ecopass sull'inquinamento ha un impatto praticamente 0 sulla concentrazione degli inquinanti. Un solo giorno di pioggia ha un impatto sugli inquinanti che nemmeno 100 ecopass potrebbero ottenere.
Dire poi che il problema dei mezzi pubblici è da ascriversi all'intasamento prodotto dal traffico privato, è demagogico. Perchè se il problema fosse quello, non si spiegherebbero i motivi dell'affollamento delle metropolitane, dell'inaffidabilità del passante e della cervelloticità dei collegamenti. Non ha alcunissimo senso, per dire, che per andare da Città Studi a S. Siro si debbano prendere 3 mezzi differenti e metterci un'ora e 20! Non ha alcun senso che non ci sia un collegamento diretto tra Segrate e Sesto S.Giovanni. Non ha alcun senso che per andare da Malpensa a Linate si debbano prendere: un autobus fino a S. Babila, la metropolitana fino a Cadorna, il Malpensa Express fino alla Malpensa...sciroppandosi pure le fermate intermedie. Se è un servizio "navetta" per l'aeroporto, dovrebbe fare la navetta. Se qualcuno nella tratta deve andare all'aeroporto, prenderà un treno che effettua il servizio locale. La navetta è la navetta!
Ecco perchè io penso che l'ecopass sia da considerarsi una soluzione da scartare. Perchè è proprio l'ultimissimo anello di una lunga catena di provvedimenti che si dovrebbero adottare per risolvere il problema della mobilità.
Ah, per inciso: i comuni dell'hinterland sono mediamente più inquinati, rispetto a Milano. Se costoro decidessero di far pagare un ecopass a loro volta?

Saluti.
In risposta al messaggio di Claudio Edossi inserito il 20 Nov 2009 - 13:55
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