.: Discussione: Circa i Rom al Rubattino

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Antonella Fachin

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Antonella Fachin il 22 Nov 2009 - 22:19
accedi per inviare commenti
Il consigliere Boari continua a non rispondere su due punti fondamentali evidenziati anche nell'articolo qui sotto riportato: gli sgomberi  sono ILLEGALI quando vengono effettuati SENZA un'accoglienza alternativa (come previsto dalle Nazioni Unite) e vengono INTENZIONALMENTE smembrate le famiglie.
Forse ci sono famiglie di serie A, quelle meritevoli delle manifestazioni per il family day, e le famiglie di serie B, quelle che possono essere smembrate: mamme e bimbi al di sotto di 6 anni da una parte, i papà dispersi sul territorio e i bimbi al di sopra dei 6-8 anni in istituto.
Alla faccia del rispetto dell'unità del nucleo familiare, come disposto dalle Nazioni Unite!

Per quanto riguarda poi il quotidiano letto dal cons. Boari, il Giornale, desidero informare tutti i lettori che il giornalista de Il giornale, assieme al giornalista di Libero, hanno preferito ascoltare il consigliere della Lega presente e si sono ben guardati dal voler intervistare le maestre, i genitori i cui figli hanno alunne/alunni di etnia rom, i cittadini che stazionavano sul sagrato della chiesa, manifestando la loro solidarietà nei confronti di uno sgombero DISUMANO, o la sottoscritta (che li ha avvicinati, ma li ha visti allontanarsi con il leghista..!!).
Dubito della deontologia professionale e della onestà intellettuale di chi sceglie di fare il mestiere del giornalista, ma ascolta solo chi la pensa come lui o come il suo editore!!!
Questo non è giornalismo!!!
Peraltro le informazioni sono riportate anche in maniera inesatta: la Caritas ha dichiarato: «Un’operazione da biasimare», riferendosi allo sgombero illegale, fatto per creare un'emergenza umanitaria e giustamente il Direttore della Caritas ha detto che è ora di smetterla di fare sgomberi improvvisati, senza alcuna programmazione sulle soluzioni alternative.
Perché il comune -questo va denunciato- si bea degli sgomberi effettuati, e poi chiede all'improvviso, senza alcun coordinamento, al privato sociale di ospitare le persone sgomberate.
Ehh, no, troppo comodo!!!
Come in tutti gli altri paesi europei, le istituzioni DEVONO farsi carico delle politiche sociali di inserimento e integrazione, avvalendosi dei fondi europei messi a disposizione degli Stati membri per l'inserimento abitativo, lavorativo e scolastico dei rom e sinti.
Purtroppo questa amministrazione cerca sempre di tenere viva la paura del diverso, lo stato di emergenza.... e cosa fa per scaldare gli animi?
Fa ciò che fanno i ragazzi malevoli vicino a un alveare: disturba le api per farle ronzare tutt'intorno!!!
... analogamente il comune sgombera i rom senza offrire alternative... in modo che vaghino sperduti nei quartieri... VERGOGNA!!! STATE CINICAMENTE STRUMENTALIZZANDO DELLE PERSONE PER I VOSTRI GIOCHI POLITICI E CON TUTTI I SOLDI SPESI SINORA NON AVETE RISOLTO UN BEL NIENTE MA SOLO SPOSTATO IL PROBLEMA!!!

Articolo tratto da http://www.milanomag.it/index.php?page=news-detail&id-det=660

Cordiali saluti a tutti/e
Antonella Fachin
------------------------------
I rom sgomberati si rifugiano in chiesa

Le famiglie rom sfrattate due giorni fa da via Rubattino sono state sgomberate anche da sotto il ponte dove si erano spostate. Ora "occupano" una chiesa in zona Lambrate.

22/11/2009
Sono circa un'ottantina i rom che si sono rifugiati nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola, nel quartiere Feltre vicino al Parco Lambro. Sono soprattutto donne e bambini, sgomberati due giorni fa dall'accampamento di via Rubattino. Rifugiatisi sotto un cavalcavia, son stati sgomberati anche da lì da parte della polizia. La pacifica "occupazione" della chiesa di Sant'Ignazio è stata fatta con l'appoggio di alcuni cittadini milanesi che contestano l'opportunità dell sgombero. Grande polemica ha infatti suscitato la mancanza di un'accoglienza alternativa, oltre al fatto che lo sgombero implica come spesso accade lo smembramento delle famiglie.

I rom rifiutano la divisione dei gruppi familiari e chiedono  al Comune un ricovero nei locali della protezione civile. La linea dura del Comune ha suscitato numerosissime proteste, non solo a livello politico ma anche della società civile: uno dei principali problemi causati dallo sgombero è infatti l'interruzione del percorso di integrazione che diversi bambini dell'accampamento di via Rubattino (i rom erano installati presso un'area industriale dismessa) stavano seguendo con successo, frequentando regolarmente la scuola di quartiere. Tanto che alcune maestre hanno deciso di ospitare alcuni dei bambini presso la propria abitazione.

L'altro ieri l'Associazione Genitori della scuola Bruno Munari di via Feltre a Milano ha espresso solidarietà ai rom denunciando "l’azione violenta di sgombero" che è stata attuata ai danni di circa 50 bambini e delle loro famiglie occupanti il campo di via Rubattino. Lo sgombero era previsto già da settembre: genitori e maestre stavano da tempo cercando di sospenderne l'esecuzione o almeno di trovare soluzioni per non interromere il processo di integrazione e di scolarizzazione dei bambini che frequentano la scuola del quartiere. L'associazione dei genitori aveva sensibilizzato la stampa, raccolto firme e, domenica scorsa, organizzato una fiaccolata verso il campo.
In risposta al messaggio di Gianluca Boari inserito il 22 Nov 2009 - 18:28
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]