.: Discussione: Edilizia pubblica in via ovada

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Roberto Acerboni

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Inserito da Roberto Acerboni il 21 Ott 2009 - 10:36
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Un conto sono i toni un conto è la sostanza. Non è vero, per quanto riguarda il PRC che l’opposizione tutta condivide lo spirito della mozione. Si tratta della solita politica del centro destra degli annunci e delle buone intenzioni alla quale non seguono i fatti. Si costruissero veramente molte case popolari, quanto mai le più necessarie ora,  il discorso sarebbe diverso e potrebbe essere condivisibile, la realtà è un'altra case di edilizia sociale in costruzione negli ultimi anni sono più o meno 200, via Ovada e via Civitavecchia, tutto il resto, per ora solo sulla carta, è rimandato all’edilizia convenzionata, compreso l’intervento di via Voltri – Di Rudini e di via Giambellino,  e all’housing sociale, che ad andare bene porterà solo ad un certo contingentamento rispetto agli altissimi affitti di mercato. In compenso il recente piano casa preannuncia milioni di metri cubi, all’interno dei quali siamo certi non sarà possibile il tanto incensato mix sociale.

Invece di mozioni, Uniti e la sua maggioranza dovrebbero far funzionare veramente la commissione casa di zona perché entri veramente nel merito della fondamentale politica della casa nella nostra città.
In quell’istanza potremmo fare un bilancio della politica da anni sbandierata dalla maggioranza, sull’inserimento di giovani , forze dell’ordine ecc. nelle case popolari.  Nel quartiere Lorenteggio Giambellino non c’è traccia di questi inserimenti, in compenso si è già arrivati a censire quasi 200 appartamenti vuoti e “lastrati” su 16 numeri civici.
Negli ultimi mesi Regione, Comune ed Aler  sono assorbiti solo dalla campagna sulla sicurezza e la legalità, sgomberi con ingente schieramento di forze dell’ordine,  soddisfazione per essere riusciti ormai ad impedire la quasi totalità delle nuove occupazioni,  e registrare anche casi di restituzione spontanea degli appartamenti occupati, “perché ormai hanno capito che facciamo sul serio” . In merito agli ultimi sgomberi in via Lorenteggio,  se si va sul sito Aler si può ancora leggere “Linea dura contro l’abusivismo, 5 sgomberi al Lorenteggio, nel pomeriggio entrano gli inquilini regolari “ 22 settembre.  La Rete Giambellino- Lorenteggio ha verificato in  questi giorni come l’affermazione,  dopo un mese,  non sia veritiera come si può controllare direttamente in loco.
L’ultimo aspetto rispetto riguarda le cause del degrado nei quartieri popolari che non si può nascondere , ragionando su l’esperienza dell’esistente prima di pensare al futuro, ed alla panacea del mix sociale.  Ragioniamo sulle mancate manutenzioni ordinarie e straordinarie, delle case popolari, i pochi cantieri previsti che spesso chiudono nel corso dei lavori, oppure gli anni che gli inquilini aspettano con le infiltrazioni d’acqua negli appartamenti, i problemi di riscaldamento, scarafaggi sulle scale, cantine e solai inagibili. Lo sa il Vicesindaco De Corato che migliaia di inquilini preferirebbero che nelle interviste in televisione oltre al numero del pronto intervento per sventare le occupazioni  vorrebbero venisse dato quello che  garantisse un sollecito intervento della manutenzione che risolvessero  gli enormi problemi che rendono incivili le loro condizioni di vita? Mi sembra di ricordare che anche il Consigliere Uniti fosse presente all’audizione in Commissione Casa del Cdz 6 del Responsabile Aler e Consigliere Comunale Marco Osnato, che davanti a queste problematiche sollevate,  si giustificava col fatto che con le risorse a disposizione dell’Aler non si poteva fare nulla di più dell’attuale. A questo proposito  sarebbe interessante avere conferma delle cifre che Aler e Comune hanno preventivato in tre anni per le spese legate agli sgomberi, in confronto a quelle invece per la manutenzione.
Pochi giorni fa  visto la fallimentare esperienza di questi anni come intera opposizione abbiamo votato contro il rinnovo ed il nuovo presidente proposto, senza una netta inversione di rotta un contesto ed un funzionamento coerente in Consiglio e Commissione casa, è pertanto contradditorio  condividere la mozione.  
Non rinunciamo  come opposizione in Consiglio, alla pressione perché il drammatico problema della casa sia adeguatamente affrontato, coscienti però  che risultati potranno essere raggiunti solo attraverso la ricostruzione di un movimento e mobilitazioni sul territorio per il diritto alla casa, e per politiche di edilizia pubblica adeguatamente finanziate. 
Roberto Acerboni, Capogruppo PRC Zona 6
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 21 Ott 2009 - 09:26
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