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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Mercoledì, 14 Ottobre, 2009 - 15:59

Italia fuori dall'UE dopo il vergognoso voto alla Camera

L'Italia è fuori dall'Unione Europea. Diversi erano stati i processi che avevano portato a un testo di legge condiviso in commissione parlamentare, ampiamente condiviso, sopportando alcune lacune gravi e alcune mancanze importanti nel testo di proposta di legge di iniziativa parlamentare. La legge contro l'omofobia, che definiva aggravanti per reati commessi di violenza contro persone di orientamento omosessuale, è stata bocciata dalla maggioranza dei parlamentari alla Camera dei deputati. E' stata rigettata per un ricorso sulla costituzionalità del testo avanzato dall'UDC, che spesso della Carta Costituzionale non considera i pilastri fondanti, e che ha palesato più volte, con l'adesione alle leggi ad personam, di aderire a progetti di legge di revisione costituzionale destabilizzanti. Una parte del PD, con la figura dell'Onorevole poco onorabile Binetti come capofila, ha votato contro la proposta. I margini che si aprono ora sono alquanto ridotti in un Parlamento che ancora una volta ha dimostrato di non essere rappresentativo di una parte della cittadinanza italiana, oggi posta in serio pericolo per violenze e aggressioni omofobiche perpetrate dallo svastichella di turno. E' presente un Parlamento che si configura come connivente e legittimante un aumento vergognoso e preoccupante di atti e fatti di persecuzione omofobica. Penso che il Movimento ora come ora debba fare sentire la propria voce, dimostrando ancora una volta di essere coeso, unito e , soprattutto, incisivo nelle forme di lotta e di dimostrazione di un'identità offesa e vilipesa in un Paese che non riconosce, a differenza di quanto statuisce l'articolo 3 della Costituzione, pari diritti e pari opportunità a tutte e a tutti i cittadini, a prescindere dal sesso. Esistono cittadini di serie B e tali vengono considerati dalla maggioranza dei parlamentari. A questo punto forma di resistenza nonviolenta e di pressione lobbistica organizzata possono e potrebbero aprire nuovi spazi, mettendo davanti un popolo di persone che denuncino un Parlamento non europeo e fuori da ogni contesto internazionale di rispetto e tuttela dei diritti umani e civili. Il tempo del dialogo è terminato con questa maggioranza, rafforzata da uno schieramento molto più esteso di vaticanisti perbenisti e tolleranti un aumento insopportabile dell'omofobia. Occorre andare in piazza, promuovere sit-in, forme di boicottaggio economico, proteste incisive e molto dirompenti che sappiano rivendicare quei diritti che, in un paese normale, sarebbero naturalmente accolti. Tra qualche giorno ricorre il 32 anniversario dell'elezione di Harvey Milk al Comune di San Francisco. Ricordiamo le sue iniziative contro la proposta che voleva allontanare, come fosse una sorta di legge razziale, i gay da ogni incarico pubblico, incluso l'insegnamento. Furono dirompenti, molto partecipati, identitarie e coinvolgenti settori diversi della società: divenne un'azione collettiva e condivisa di diverse persone democratiche che volevano un paese senza più discriminazioni, pacifico, basato sulla convivenza. Forse il suo monito e la sua attività politica e culturale, in primo luogo, oggi deve ritornare come modalità di una nostra prospettiva di azione.

 

Alessandro Rizzo

Consigliere Lista Uniti con Dario Fo - Gruppo La Sinistra
Consiglio di Zona 4 Milano