.: Discussione: Ecomostro in piazza Piemonte

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 2 Feb 2011 - 23:23
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

PIAZZA PIEMONTE. PALMERI: “TUTTI D’ACCORDO PER RIMEDIARE A ERRORE, MA SI SAPPIA CHI NE È IL RESPONSABILE”

Milano,  2  febbraio 2011 – “La pensilina in piazza Piemonte è un errore su cui  tutti siamo d’accordo, così come tutti siamo d’accordo sulla necessità e  urgenza  di  porvi  rimedio.  Ma  è  un  bene  che si sappia chi ne è il responsabile:  i  milanesi  devono  sapere  chi,  con  la propria firma, ha autorizzato  la  costruzione di un’assurdità architettonica nel cuore della città”.

Lo  ha detto Manfredi Palmeri, Presidente del Consiglio comunale di Milano, in  relazione  alla vicenda del parcheggio in piazza Piemonte, aggiungendo: “Le  polemiche  politiche  non  devono  distogliere l’attenzione sulle vere responsabilità  di chi ha gestito in modo superficiale la questione. Si può sapere  chi  è  stato, chi ha visto il disegno della pensilina e ha dato il via  libera?  Quanto è successo è un vero peccato, perché sulla piazza si è investito molto con un bel progetto, ma oggi un errore rovina tutto”.


Da milano.corriere.it:

il serial burocratico che da anni angoscia i residenti

Piazza Piemonte in ostaggio dell'ecomostro «intoccabile»

La Soprintendenza tace ancora e il cantiere resta chiuso. La protesta del direttore del Nazionale


«La Sovrintendenza? Nessuna risposta». È l'ultima puntata del serial che sta facendo impazzire da anni i residenti di piazza Piemonte, i proprietari dei box e i responsabili del Teatro Nazionale. L'ecomostro che doveva essere dimezzato già quest'estate è ancora lì. Immobile. Incombente. E finché non arriverà l'autorizzazione della Sovrintendenza per i Beni architettonici il cantiere resterà chiuso, bloccando la risistemazione della piazza. E sì, perché in questa storia infinita di rimpalli, cambiamenti in corso d'opera, ripensamenti, richieste, l'ultima parola spetta ora agli uffici di Alberto Artioli. L'8 luglio, la Sovrintendenza aveva chiesto al Comune di rivedere il progetto. Con parole inequivocabili: «La realizzazione della pensilina è da considerare illegittima e dunque dovrà essere presentato un progetto che rimuova o modifichi la struttura».

Peccato che quel progetto a suo tempo era stato autorizzato dalla stessa Sovrintendenza. Di più. Erano stati gli uffici di Artioli a chiedere di accorpare tutti i corpi esterni in quella che poi si è trasformata la pensilina monstre. Il Comune si rimette al lavoro e insieme alla cooperativa che ha realizzato l'autosilo presenta un progetto di restyling che prevede l'abbattimento di un terzo della maxi-pensilina, l'allargamento dello spazio per il verde e la posa di quattro statue. Il progetto, a metà settembre, passa alla Commissione paesaggistica che lo approva con un'unica eccezione: no alla posa della quarta statua. Tutto a posto? Manco per niente. Perché il progetto deve ripassare sotto la Sovrintendenza in quanto è cambiata la procedura per il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica. E siamo al 14 ottobre. Da quel momento, il nulla. La stessa Sovrintendenza che aveva chiesto di modificare il progetto non si è ancora espressa. E senza quel parere non si può procedere all'abbattimento di parte della pensilina e alla risistemazione della piazza.

«Faccio un appello alla Sovrintendenza - attacca l'assessore all'Arredo Urbano, Maurizio Cadeo -. Da ottobre stiamo aspettando una risposta. Credo che sia ingiusto. Nei confronti dei residenti, dei proprietari dei box, della stessa cooperativa che si è dimostrata disponibile a modificare un'opera già autorizzata dalla Sovrintendenza». Un malessere che colpisce anche il Teatro Nazionale: «Abbiamo ristrutturato il teatro in corrispondenza dei lavori per la realizzazione dei box - attacca il direttore del Nazionale, Paolo Dameno Rota -. È stata un'operazione lunga e faticosa. È come aver fatto una maratona e a un chilometro dal traguardo si finisce nelle sabbie mobili, non si sa il perché e non si sa neanche quando finirà la corsa». Mercoledì manifestazione della Lega in piazza Piemonte per chiedere l'abbattimento totale dell'ecomostro. Ma l'assessore Cadeo frena: «A tutti piace, se non per demagogia, invocare l'abbattimento totale, ma al di là del fatto che è difficilmente realizzabile, aprirebbe un contenzioso infinito con tempi lunghissimi di cui nessuno ha bisogno».

Maurizio Giannattasio
02 febbraio 2011
In risposta al messaggio di Cittadino Anonimizzato a posteriori inserito il 13 Ott 2009 - 13:06
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