Consigliere Egregio Sig. Uniti (nomen omen?),

le sue espressioni evidenziano il clima politico di scarsa coesione sui problemi quotidiani, un clima da rissa ed il livello di qualità amministrativa ipotizzabile con la sua barzelletta di cattivo gusto. Non solo ha travisato strumentalmente ciò che ho scritto con stile discutibile, ma si è esibito in gratuito e sterile sarcasmo fuori luogo.

Lei ha scavato l'ennesimo solco tra la realtà ed il buon senso da una parte (non la sua) e lo spot fatuo con doppi sensi a fini politici dall'altra, abusando di quella libertà (di espressione) parola di cui il suo partito fa inflazionato uso.

D'altra parte ben comprendo il suo imbarazzo come collega di partito del Ministro Gelmini, quello della riforma-tagli, e non aveva altra scelta che metterla in "battuta" (che non fa ridere proprio nessuno).

Con queste premesse con Voi non c'è terreno di discussione sulla scuola, vi buttate a capofitto su tutto ed in qualsiasi modo trascurando qualità e contenuti.

Purtroppo a noi genitori non resta che rimboccarci le maniche, e puntellare (mettendo sempre più spesso mano al portafoglio) questa scuola pubblica attaccata oramai quotidianamente, mentre il vostro leader, quando gli rimane tempo per la cosa pubblica tra vari e noti impegni, lancia lo spot per il "Ponte di Messina".

A voi resta l'onere sempre più arduo di salvare la faccia e cercare di mascherare la reale portata dei provvedimenti che avviliscono la scuola pubblica ed in particolare quella dell'obbligo. Vi capisco.

Che tristezza.

Enrico Vigo