Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

DOMANI IL SINDACO MORATTI E GLI ASSESSORI MOIOLI E LANDI DI CHIAVENNA ALLA CERIMONIA DEL 25° ANNO DELL'ASSOCIAZIONE PRO-AMMALATI “FRANCESCO VOZZA” ONLUS

Milano, 6 ottobre 2009 - Domani, mercoledì 7 ottobre, alle ore 17.30, in Sala Alessi, a Palazzo Marino, il Sindaco Letizia Moratti interviene alla cerimonia dei 25 anni di attività dell'associazione pro-ammalati Francesco Vozza.
Intervengono: Riccardo Vozza, Fondatore e presidente dell’Associazione, Luigi Corradini, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli-Oftalmico, Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute e Mariolina Moioli, Assessore alle Politiche Sociali.
Alle ore 18 seguirà la premiazione dei Volontari.

P.S.

ASSOCIAZIONE VOZZA. MORATTI: “I VOLONTARI TESTIMONI DELL’ANIMA VERA DI MILANO”

Milano, 8 ottobre 2009 – “Questa giornata mi rende orgogliosa e fiera di essere milanese. Milano è conosciuta nel mondo per essere la città dell’economia, della creatività, dell’innovazione – ha detto Letizia Moratti - ma il tratto distintivo della nostra città è la generosità, quella più profonda, quella dell’anima che rende capaci di donare una parte della propria vita per i bisogni del prossimo”.

Così il Sindaco Letizia Moratti si è rivolta ai volontari dell’associazione pro-ammalati Francesco Vozza, riuniti a Palazzo Marino per celebrare i 25 anni di attività. In Sala Alessi sono intervenuti alla cerimonia Riccardo Vozza, Fondatore e presidente dell’Associazione, Luigi Corradini, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Fatebenefratelli-Oftalmico e Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute .

L’associazione pro-ammalati Francesco Vozza è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) riconosciuta dalla Regione Lombardia composta da oltre 250 volontari che svolgono la loro attività ai malati ricoverati nei reparti del Fatebenefratelli (FBF), Oftalmico e Macedonio Melloni. Lo scopo dell’Associazione è di stare vicini ai malati perché si sentano “un po’ meno soli”, infatti, il loro motto è “Che l’ammalato si senta un po’ meno solo”. L’attività dell’Associazione è rivolta in particolare agli ammalati che sono soli. I compiti principali riguardano la distribuzione gratuita di indumenti e accessori di prima necessità; la gestione di un servizio di trasporto da e per l’Ospedale per i pazienti privi di risorse o soli; l’assistenza economica ai pazienti e alle neomamme in stato di necessità, donando latte, pannolini, carrozzine, vestitini e altro.

Il Sindaco ha ricordato la nascita dell’associazione “nel nome di Francesco Vozza, un ragazzo di appena 14 anni scomparso per un male incurabile. Suo padre, il professor Riccardo Vozza, allora Primario di Oculistica dell’Oftalmico, ha radunato attorno a sé un gruppo di amici e ha creato questa realtà meravigliosa”.

“Mi sembrava inaccettabile che il ricordo di questo ragazzo si spegnesse nel dolore - ha detto Raffaele Vozza - i nostri volontari alimentano l’attività' dell'associazione con uno spirito di servizio che questa città dimostra da sempre”.

“Sono qui per testimoniare la mia gratitudine – ha concluso il Sindaco - ma anche la volontà di fare in modo che il vostro impegno e la vostra dedizione siano valorizzati al meglio cercando di affermare con la nostra vita i valori che voi affermate con la vostra”.

La cerimonia è proseguita con la premiazione di 52 volontari, per i tanti anni di servizio, per la loro efficienza, per la loro bontà.

Fra le attività dell’associazione quella maggiormente apprezzata nel corso dell’anno 2008 è stata il trasporto malati gratuito; sono stati effettuati oltre 1.400 trasporti per i pazienti, dimessi dall’Ospedale, ma bisognosi di ritornarvi per terapie riabilitative, chemio, esami e controlli. Il servizio è svolto normalmente al mattino (ore 7/14). In casi particolari viene svolto anche nel pomeriggio. Un’altra attività fondamentale dell’associazione è l’assistenza domiciliare con personale specializzato per quei pazienti, dimessi dall’ospedale, ma non ancora autosufficienti e in disagiate condizioni economiche.