.: Discussione: Malati di smog, più colpiti i bambini - A Milano 73 «ricoveri» al giorno per patologie riconducibili all'inquinamento

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 27 Gen 2010 - 22:42
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

SMOG. LANDI: “NON E’ CORRETTO INSISTERE SULLA CORRELAZIONE ALLARMISTICA TRA INQUINAMENTO E PATOLOGIE RESPIRATORIE”


Milano,   27   gennaio  2010  –  “Come  Assessore  alla  Salute  sottolineo l’importanza   di   dover   prestare  la  massima  attenzione  al  problema dell’inquinamento, ma sono vivamente preoccupato per la campagna stampa che occupa le pagine dei giornali in questi giorni”. Così l’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna che continua: “Non possiamo sottovalutare o minimizzare gli  effetti  dell’inquinamento anche se non ritengo sia corretto insistere sulla  correlazione allarmistica tra inquinamento e patologie respiratorie.
Non  c’è  un particolare allarme o un incremento esponenziale per i livelli di particolato sottile e altri inquinanti atmosferici”.

“Il  numero dei ricoveri ospedalieri che appare citato su alcune testate va letto  in  modo  corretto, perchè nelle percentuali di ricovero per tumore, compresi  quelli ematici, rientrano per esempio anche casi di cittadini non residenti in Lombardia che raggiungono Milano per trovarvi cure e centri di eccellenza nazionale che quindi andrebbero scorporati dal totale”.

“Le   criticità   poste   all’attenzione   dell’opinione  pubblica  inoltre dipendono, invariabilmente, dalle condizioni geografiche e ambientali della nostra città e non ultimo dalle malattie stagionali, come le influenze”.

“Le   soluzioni  da  intraprendere  sono  peraltro  necessarie,  impellenti ancorchè  complesse  e  non è immaginabile pensare ad una seria politica di contenimento  in assenza del concorso operoso di tutti gli attori in campo: Istituzioni, Associazioni di categoria, mondo delle imprese e cittadini”.

“So per certo che da parte dei rappresentanti del commercio vi è la massima disponibilità  a  sostenere  provvedimenti  anche ‘drastici’ che poi devono
essere  sostenuti  dalla  collettività  che  quindi deve farsi carico della propria   responsabilità   individuale  ad  attuare  comportamenti  il  più possibile meno inquinanti”.

“Mi  sento  dunque  di  indicare  un  insieme  di  utili  consigli che ogni cittadino  e  famiglia dovrebbe mettere in pratica per senso civico, poiché la   non  responsabilità  individuale  si  somma  alla  non  responsabilità collettiva con gravi conseguenze per tutti:

1.    usare il meno possibile l’autovettura per lo shopping e la spesa;

2.    non trasportare i bambini piccoli in passeggino, bensì in zainetti o marsupi per non farli respirare ad altezza scarico;

3.    curare la perfetta tenuta degli infissi domestici;

4.    cambiare spesso i filtri dei condizionatori delle abitazioni e delle automobili, persino più spesso di quanto consigliato dai manuali di manutenzione;

5.    utilizzare week end e festività per frequentare maggiormente aree verdi e favorire l’ossigenazione del sangue, perché il danno da inquinanti è sommatorio (due giorni di sottrazione sono l’opposto di due giorni di esposizione);

6.    privilegiare una guida a velocità costante con poche frenate brusche, spegnendo il motore durante le soste prolungate e avviando il ricircolo d’aria interno;

7.    ricordare che il limite di legge per la temperatura del riscaldamento domestico è di 22° ma che la temperatura ottimale per ridurre l’impatto dell’inquinamento non deve superrare i 20°. Indossare adeguati indumenti di lana trattenendo così il calore corporeo;

8.    avere un’alimentazione ricca di antiossidanti, frutta e verdura 5 volte al giorno, spremute fresche di arance, frutta rossa (mirtilli, lamponi, fragole) e insalate (radicchio, pomodori);

9.    circondarsi di piante antinquinamento: gerbere, sansevieria, filodendri, tronchetti della felicità, ma anche dracena compacta che assorbe il 30% di benzene, il 47% di formaldeide e il 10% di tricloroetilene; dracena marginata che assorbe il 79% di benzene e il 13% di tricloroetilene; l’edera che assorbe il 90% di benzene e il 10% di tricloroetilene; il Ficus benjamin che assorbe il 50% di benzene e di formaldeide e il 10% di tricloroetilene o lo spatifillum che assorbe il 60% di benzene e il 20% di tricloroetilene;

10.    non fumare nella propria abitazione perché ciò comporta inquinamento ambientale, fumo passivo e frequente aerazione delle stanze con conseguente necessità di alzare il riscaldamento.

“A  questo proposito ribadisco l’impegno dell’Assessorato alla Salute nella lotta  contro  il  tabagismo,  tanto  che  a questo punto risulta ancor più attuale  e  impellente  la  mia  proposta  di  vietare  il  fumo nei parchi limitando  la  funzione  naturale  delle  piante  che  hanno la capacità di catturare  grosse  quantità di anidride carbonica e, attraverso il processo della    fotosintesi,   rilasciare   altrettante   quantità   di   ossigeno nell'atmosfera.  Ossigeno  ‘mangiato’  dal  fumo di sigaretta che bruciando sprigiona  migliaia  di  sostanze  nocive,  fino  a 250 microgrammi di PM10 (polveri  sottili),  cinque  volte  il  limite massimo previsto dall’Unione europea. Inoltre fumare equivale ad attaccarsi al tubo di scappamento di un veicolo  a  benzina  e  ingerire emissioni inquinanti. Senza contare che il fumo  peggiora  i  guai  causati  dallo smog: irrita le mucose, facilitando l’ingresso di sostanze nocive nei polmoni”.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 1 Ott 2009 - 09:25
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