.: Discussione: Case popolari, racket e illegalita' varie...

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 20 Maggio 2010 - 11:03
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Da milano.corriere.it:

l'uomo lavorava per la Gefi, che gestiva gli appartamenti per conto del comune

Racket alloggi abusivi a Quarto Oggiaro
Tra gli arrestati un ispettore comunale


Blitz della polizia all'alba: cinque in manette. Richieste di favori sessuali per evitare lo sgombero


MILANO - E' scattato all'alba il blitz della polizia nei confronti di un'organizzazione che gestiva occupazioni abusive in alcuni stabili milanesi di proprietà del Comune in via Pascarella, nel quartiere di Quarto Oggiaro. Cinque gli arrestati, tra i quali anche un pubblico funzionario, Marco Veniani, 55 anni, che dal marzo 2008 al dicembre 2008 ha svolto l'incarico di ispettore per la Gefi (società che gestiva per conto del Comune gli alloggi popolari). Sull'uomo pesa anche l'accusa di aver chiesto favori sessuali in cambio della casa. L'operazione antiracket, che ha coinvolto oltre cento agenti, è stata condotta dalla Squadra mobile e dal Commissariato Quarto Oggiaro. L'inchiesta è coordinata dal pm di Milano Antonio Sangermano.

I CINQUE ARRESTATI - Le accuse sono di associazione per delinquere finalizzata alla compravendita di occupazioni abusive in alloggi pubblici. Nel caso dell'ispettore Marco Veniani c'è anche il reato di concussione, in quanto l'uomo era incaricato di pubblico servizio. Gli altri quattro destinatari delle ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura di Milano sono i due custodi degli stabili interessati dall'indagine, un noto pregiudicato del quartiere legato alla criminalità organizzata, Gaetano Camassa, e un quinto uomo che veniva usato come «manovale» per sfondare le porte.

IL TARIFFARIO - L'indagine, secondo quanto riferito dalla Polizia è partita alcuni mesi fa, da segnalazioni molto circostanziate a cui hanno fatto seguito decine e decine di casi, scoperchiando quella che sembrerebbe una prassi consolidata: la compravendita di occupazioni abusive a Quarto Oggiaro. La pratica era talmente abituale che c'era anche un tariffario: 2.500 euro per un «pacchetto» che comprendeva segnalazione della casa «libera» per un qualsiasi motivo (morte dell'anziano inquilino, sgombero dei vigili, appartamento sfitto); consegna delle chiavi oppure, nel caso fosse stata «blindata» per impedirne l'occupazione, intervento di un operaio specializzato nella forzatura delle porte. In questo caso i prezzi arrivavano anche a 2.500 euro.

SESSO IN CAMBIO DELLA CASA - Non solo. Il funzionario pubblico è anche accusato di aver chiesto favori sessuali per evitare gli sgomberi degli appartamenti occupati abusivamente. Come scrive il gip di Milano Federica Centonze nell'ordinanza di custodia cautelare, il funzionario pubblico Marco Veniani si rivolse a una donna che lo pregava di evitare il suo sgombero chiedendole di «procurargli indebitamente la disponibilità sessuale di giovani donne». In particolare, si legge ancora nel provvedimento, chiedeva «una ragazza che accettasse di intrattenere rapporti sessuali con lui, ovvero a congiungersi carnalmente, o a praticargli un rapporto orale». La donna però rifiutò le richieste del funzionario di cercare per lui delle ragazze.

FINE DELL'OMERTA' - «Sembra che il muro dell'omertà dei residenti stia inziando a rompersi - è il commento di Alessandro Giuliano, capo della Squadra mobile di Milano -. Molte persone hanno collaborato con noi, e non erano solo occupanti abusivi, ma anche semplici residenti che sapevano come funzionava il sistema e ce l'hanno riferito». In questo, secondo gli investigatori, sono state fondamentali le associazioni. «L'apporto delle associazioni è stato prezioso - ha spiegato Giuliano - perché ci hanno permesso di convincere gli occupanti abusivi a denunciare».

IL COMUNE PARTE CIVILE - «Chi ha sbagliato deve pagare e se ci sono responsabilità da parte di funzionari degli ex gestori del patrimonio di edilizia popolare è giusto e doveroso che la magistratura vada fino in fondo. Il Comune nella specifica vicenda è parte lesa. E chiederà di costituirsi parte civile», comunicano il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato e l'assessore alla Casa Gianni Verga. De Corato ha ricordato che da inizio 2008 al 31 dicembre 2009 sono ben 828 i procedimenti pendenti a seguito di querela: 407 riguardano occupazioni abusive in stabili Aler e 421 in alloggi comunali. E il 30% delle denunce viene archiviato.

Redazione online
20 maggio 2010

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Set 2009 - 15:39
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