.: Discussione: Piano casa: la Giunta tutela undici aree della città

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 15 Ott 2009 - 10:24
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

CONSIGLIO COMUNALE, SCONVOCATA SEDUTA ODIERNA


Milano, 15 ottobre 2009 – La seduta odierna del Consiglio comunale è stata sconvocata in seguito all’approvazione (con 37 voti favorevoli, 1 contrario e 3 astenuti) del "Piano casa" (legge regionale 13/2009 sulle Azioni straordinarie per lo sviluppo e la qualificazione del patrimonio edilizio e urbanistico della Lombardia) con i relativi adempimenti comunali.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri, precisando che la prossima seduta è convocata per lunedì 19 ottobre, con appello alle ore 16.30.


Da milano.corriere.it:

Da venerdì scattano le nuove regole della Regione

Sì al piano casa. «Protetti 12 quartieri»

In Comune maggioranza e opposizione hanno votato la delibera per limitare l’ampliamento delle volumetrie


MILANO - Dodici quartieri messi in sal­vo dalla legge regionale sulla casa. Maggioranza e opposizio­ne insieme hanno votato ieri se­ra la delibera che esclude deter­minati ambiti cittadini dagli ef­fetti delle regole approvate dal Pirellone per l’ampliamento delle volumetrie esistenti. Battaglia tra Pdl e sinistra sulle possibilità d’intervento per l’Erp: si potrà prevedere l’incremento del 40 per cento delle case popolari a patto che vengano demolite e ricostrui­te, ma sarà possibile non solo sul terreno originario (come prevedeva la delibera presenta­ta dalla giunta) ma anche nella stessa zona «per facilitare il tra­sferimento dell’inquilinato» co­me è stato aggiunto da un emendamento di Pasquale Sal­vatore dell’Udc e di Guido Man­ca del Pdl.

L’ampliamento po­trà essere destinato a edilizia convenzionata in vendita, men­tre l’opposizione avrebbe volu­to solo l’affitto. Il ribattezzato Piano casa del Comune è passato dopo quat­tro ore di dibattito a tratti movi­mentato, con 37 sì, 3 astenuti (Prc e Sinistra Democratica) e l’unico no dei Comunisti italia­ni. Il documento è la declinazio­ne meneghina della legge spe­ciale voluta dal governo Berlu­sconi per rilanciare l’edilizia. La Regione aveva fissato dei li­miti nella sua legge attuativa nel luglio scorso e in assenza di un pronunciamento del Comu­ne entro il termine ultimo della mezzanotte di oggi sarebbero scattate anche per Milano, sen­za deroghe, le regole fissate dal Pirellone. Ma Palazzo Marino in versio­ne bipartisan ha messo i suoi paletti e tutte le nuove costru­zioni saranno in ogni caso vin­colate al parere della commis­sione paesaggistica che verrà costituita a giorni.

«Non paletti ma misure di salvaguardia», ha precisato l’assessore allo Svi­luppo del Territorio, Carlo Mas­seroli. L’aula ha messo sotto tutela 12 ambiti, aggiungendo «le aree comprese all’interno del perimetro del Parco Nord» tra quelle già indicate dalla delibe­ra di giunta. Gli altri quartieri sottratti a demolizioni e amplia­menti sono: il villaggio dei gior­nalisti della Maggiolina, Cimia­no, il quartiere giardino in zo­na Porpora, Pisacane e dintor­ni, Città Studi, il quartiere del Sarto che lambisce viale Roma­gna, le villette dei ferrovieri in via Lincoln e quelle di via Washington, Qt8, il borgo Pirel­li, i villini di viale Zara. Bocciati gli emendamenti per includere nell’elenco Trenno e Lampu­gnano. Ritirata la proposta per salvaguardare il quartiere Can­talupa: l’emendamento era sta­to presentato dal repubblicano Franco De Angelis, che ha poi ammesso di essersi sbagliato. Anche il piano casa ha offer­to motivo di divisione tra Pdl e Lega. Il capogruppo lumbard, Matteo Salvini, ha firmato con il verde Maurizio Baruffi un emendamento per proteggere anche le cascine, contro il pare­re dell’assessore Masseroli. La maggioranza si è infuriata, gran parte dell’opposizione si è sfilata. Risultato: l’emendamen­to è diventato un innocuo ordi­ne del giorno.

Rossella Verga
15 ottobre 2009
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 13 Ott 2009 - 11:49
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]