.: Discussione: Il rilancio di Letizia Moratti: pronta alla candidatura bis come Sindaco

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 28 Set 2009 - 10:10
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Da milano.corriere.it:

Folla per la chiusura della kermesse organizzata dal ministro La Russa.

Moratti: ricandidarmi? Amo la mia città
e sto bene nel Pdl


Il sindaco alla Festa della libertà con Berlusconi. «Ho rifiutato tutti gli incarichi offerti dal centrosinistra»

MILANO - Allora sindaco, si ricandida nel 2011?». Letizia Moratti è sul palco del Lido con i colleghi di Roma, Gianni Alemanno, di Varese, Attilio Fontana, di Reg­gio Calabria, Giuseppe Scopelli­ti. Risponde sorridendo, quasi emozionandosi: «Non ipoteco il mio futuro. Amo profonda­mente la mia città e sento una grandissima sintonia con la maggioranza». E, in più, «ho sempre rifiutato gli incarichi che mi sono stati offerti dal cen­trosinistra ». Una porta aperta verso il Moratti bis. Con due so­stenitori eccellenti: il ministro Mariastella Gelmini («Letizia è la candidata naturale per Mila­no») e, ieri, il titolare della Dife­sa, Ignazio La Russa: «Un sinda­co si giudica in dieci anni, non in cinque».

Festa della Libertà, ultimo giorno, migliaia di persone in attesa del discorso di Silvio Ber­lusconi, cori e applausi. Matti­nata con il viceministro Ferruc­cio Fazio e l’assessore lombar­do alla Sanità Luigi Bresciani per discutere di influenza A, poi le letture di Giorgio Alber­tazzi e, intorno alle 16.30, «I Sindaci d’Italia orgoglio d’Euro­pa». Si parla di amministrazio­ne, di criminalità (Scopelliti: «Non esiste solo al Sud»), di identità locali e nazionali (Ale­manno: «Devono fare pace»), di tradizioni (Fontana: «Siamo orgogliosi delle nostre, come Tornatore lo è delle sue»). Leti­zia Moratti insiste su merito e responsabilità, racconta il suo peggiore momento da sindaco (l’esplosione in via Lomellina) e, a fine dibattito, dichiara il suo amore per Milano: «È la mia casa, la mia città, finché potrò le darò tutte le mie ener­gie ». Occhi lucidi, poi le parole conclusive: «Io, con questa maggioranza di governo, sen­to di avere gli stessi valori di li­bertà, di democrazia. E, con­sentitemi, anche quelli dell’al­legria e della fiducia. Insom­ma, non si può pensare sem­pre negativo».

Applaudono tutti. La prima fila (il vicesindaco Riccardo De Corato, ringraziato pubblica­mente dal palco, l’assessore Mariolina Moioli, il presidente della Provincia, Guido Pode­stà, Manfredi Palmeri, Carlo Fi­danza) e tutto il Lido. Ce ne sa­ranno altri, di applausi (ovazio­ne all’arrivo di Vittorio Feltri, direttore de Il Giornale ). E gri­da, voci fuori dal coro, discus­sioni. Come quella sull’immi­grazione, con La Russa pron­to a dire: «Penso che abbia ra­gione Calderoli, il voto va da­to a chi è cittadino italiano. Poi si tratta di decidere chi è cittadino italiano». Dunque sì al dibattito, e «percorsi agevo­lati a chi è nato in Italia e vi ha concluso un ciclo di studi, ma per gli stranieri adulti il termine dei 10 anni va bene». E ancora: «Non si deve usare il tema della cittadinanza co­me una clava». Ultimi interventi, sale l’atte­sa.

Silvio Berlusconi arriva al Li­do intorno alle 18. Parla a brac­cio per un’ora, ricorda la sua di­scesa in campo, fa battute, par­la di politica nazionale e inter­nazionale, degli alleati e dei ne­mici politici di sempre «che hanno cambiato nome ma non mentalità e vogliono rimettere l’Ici» (tagliare l’imposta fu una delle battaglie di Letizia Morat­ti). E anche se il premier non cita mai Milano, la folla è entu­siasta, tutti cantano in coro l’in­no del Popolo della Libertà, al­la fine sono solo abbracci e strette di mano. Spetterà a Ignazio La Russa, organizzato­re della quattro giorni targata Pdl, fare un bilancio: «Abbia­mo dimostrato che questo par­tito ha un’anima. La platea non è mai stata vuota, c’è vo­glia di dialogo e confronto. È uscito anche che le decisioni dovranno passare dai dibattiti e dagli organi di partito». Infi­ne un’analisi su Letizia Morat­ti: «Un sindaco del Pdl si giudi­ca nell’arco di dieci anni. Chi lo valuta su tre sbaglia. E poi insomma, l’amore tra la Morat­ti e Milano non si discute. Non lo può negare nessuno».

Annachiara Sacchi
28 settembre 2009
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Set 2009 - 10:35
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