Con il “Manifesto della Cultura” lanciato da Davide Rampello, presidente della Triennale, che ha invitato «il mondo della cultura milanese a ripensare se stessa, i modelli e i valori generati negli ultimi 30 anni», è stato avviato un percorso divulgato dal Corriere della Sera che dovrebbe portare alla definizione di un “Manifesto per Milano”.
In tale contesto, costituirebbe un’occasione interessante l’ipotesi avanzata dal Sindaco Moratti di “ritrovarci al Teatro alla Scala per scrivere insieme la nuova identità di Milano”.
Le “periferie” – Rispetto a questa nuova identità, Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, è intervenuto, peraltro tra i non molti – ribadendo la necessità “che si tenga conto anche delle periferie”, dove dimora la maggioranza dei milanesi.
Ma le periferie – dai singoli cittadini, alle associazioni, alle istituzioni territoriali – rimarranno in attesa di un qualche intervento dal centro o diventeranno parte attiva, dando il proprio contributo di idee, di proposte affinché Milano – centro e periferie – cresca in maniera equilibrata? In tal senso,  ci sono due avvenimenti che potranno assumere significativa importanza anche per la vita delle periferie: l’Expo ed il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), quest’ultimo recentemente elaborato dall’Amministrazione comunale, che riguarderà la localizzazione del nuovo verde, la destinazione delle aree agricole, la localizzazione delle nuove strutture sportive ed universitarie, ecc. Ma chi ne conosce i contenuti? Le periferie stanno approfondendo queste tematiche?
La 3ª Convenzione – Ma, proprio “Periferie: tra Expo e P.G.T.” sarà il tema della 3ª Convenzione delle Periferie di Milano, l’appuntamento di fine settembre promosso dalla Consulta Periferie Milano (v. box – dettagli sul sito www.periferiemilano.it), che sta diventando un’occasione per chi opera nelle periferie di poter incontrare e confrontarsi anche con chi opera a livello cittadino (istituzioni, informazione, ecc.), per favorire una innovativa confluenza “periferie-centro”. Ma, la Convenzione sarà anche l’occasione per promuovere due iniziative che avranno come tema centrale ed anche come protagoniste le periferie:
1. Un “percorso” che, nel periodo ottobre 2009-maggio 2010, vedrà come attori principali i centri culturali “periferici” nella promozione di circa trenta incontri pubblici disseminati in tutto il territorio periferico, proprio sui temi dell’Expo e del Piano di Governo del Territorio. Infatti, chi meglio di chi promuove cultura nelle nostre periferie può farsi parte attiva per creare occasioni di conoscenza, di approfondimento e, perché no, di proposta, cercando di avere una visione complessiva dei vari fattori presenti sul territorio e delle influenze esterne?
2. Il Convegno “Milano, la Metropoli, le Periferie”, preventivato per la fine del prossimo mese di novembre.
L’Amministrazione – Lo scorso mese di agosto la periferia nord di Milano è balzata agli “onori” della cronaca nazionale per l’intervento delle forze dell’ordine (finalmente!) nel cosiddetto “fortino” delle case ALER di Viale Sarca/Viale Fulvio Testi, uno dei non pochi luoghi di Milano ove parlare di “qualità della vita” è un mero eufemismo. Si è però detto che non basta l’intervento delle forze dell’ordine: ci vogliono anche iniziative sociali, culturali, educative, artigianali, commerciali, ecc. Ma, in Viale Sarca come negli altri quartieri, chi coordina tutti questi interventi collegandoli con il resto del territorio circostante al fine di sviluppare un “sistema” e non una serie di interventi scollegati l’uno dall’altro, soprattutto passato il periodo di attenzione iniziale? Questo è il compito dei Consigli di Zona. Ma anche l’incancrenito problema del ruolo e dei poteri dei Consigli di Zona deve essere finalmente risolto.