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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Lunedì, 21 Settembre, 2009 - 09:42

Gli uccelli cantano "grazie Bruxelles" - fonte: Lifegate.it

 Pubblicato il 10-04-2009 su www.lifegate.it

 

Non sono in molti a saper riconoscere a prima vista un Petrello di Madera o un Marangone Minore. Ma se gli amanti dei volatili possono ancora avvistarne degli esemplari in Europa, lo devono in larga misura ad una legge comunitaria approvata nel 1979: la cosiddetta direttiva sugli uccelli. Che lo scorso 2 aprile ha compiuto 30 anni.

La direttiva sugli uccelli è stata la prima legge europea per la salvaguardia delle specie in via d’estinzione e rimane una delle misure più importanti in materia d’ambiente.

Uno studio pubblicato sulla nota rivista scientifica americana "Science" - fa notare la Commissione Ue con una punta d'orgoglio - ha confermato che la legge in questione ha contribuito in larga misura ad impedire l’estinzione di alcuni uccelli selvaggi europei.

La direttiva sugli uccelli è considerata un esempio di successo della cooperazione tra diversi Paesi. Quando fu adottata 30 anni fa, l’Unione europea era formata solo da 9 Stati membri. Oggi sono 27 i Paesi che devono seguire le stesse regole e si contano quasi 5 mila zone speciali protette, pari a più del 10 per cento del territorio europeo.

“Gli uccelli non sono solo intrinsecamente belli e parte inestimabile del nostro patrimonio naturale, ma sono anche indicatori della qualità dell’ambiente”, ha detto Stavros Dimas, commissario europeo all’Ambiente. “Gli uccelli selvaggi europei hanno beneficiato in larga misura degli standard elevati previsti dalla direttiva, ma dobbiamo ancora affrontare delle sfide per assicurare la salute a lungo termine della popolazione di uccelli”, ha aggiunto.

Nonostante i progressi, infatti, i problemi per gli oltre 500 uccelli selvaggi europei non sono ancora finiti. Secondo i più recenti studi scientifici, il 43 per cento delle specie che vivono in Europa sono a rischio. I rischi maggiori? Bracconaggio, cacciatori, ma anche... leggi nazionali scriteriate.

Gianluca Cazzaniga