.: Eventi

« Aprile 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          

.: Candidati

.: Link

Pagina Personale

.: Ultimi 5 commenti

.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Sabato, 19 Settembre, 2009 - 14:50

CRISI: INOPPORTUNE PAROLE DEL PREFETTO LOMBARDI CONTRO PROTESTE

CRISI: PAROLE CONTRO LE PROTESTE DEL PREFETTO LOMBARDI SONO INOPPORTUNE E SBAGLIATE

 
Le parole rivolte oggi dal Prefetto Lombardi ai lavoratori delle aziende in crisi, cioè che “la protesta deve sostare” altrimenti non si tratta, sono inopportune e sbagliate. Così come è inopportuno e sbagliato che il tema delle crisi occupazionali sia stato affrontato dalla riunione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico di Milano.
Le proteste, anche quelle clamorose e rumorose, non possono essere considerate in nessun caso un problema di ordine pubblico. Tanto meno, sono un ostacolo alla ricerca di soluzioni. Anzi, le proteste di queste settimane e giorni esprimono non solo la determinazione di volersi battere per il proprio posto di lavoro, ma anche la stanchezza per il troppo tempo passato senza che si vedessero trattative o impegni istituzionali seri e convincenti.
Gli operai della Metalli Preziosi di Paderno non sono saliti sul tetto per un capriccio, ma dopo nove mesi di paziente presidio, passati peraltro senza nemmeno gli ammortizzatori sociali. Anche i lavoratori dell’Esab di Mesero erano arrivati sul tetto dopo tanto tempo e considerato che nemmeno quanto concordato ai tavoli di trattativa era stato rispettato. E cosa dire di quei lavoratori in mobilitazione, come quelli dell’ex-Eutelia, in ballo da lunghissimo tempo tra tavoli e promesse, ma senza stipendio da più di tre mesi? Oppure di quelli dei centri di ricerca di Cinisello e Cassina della Nokia Siemens Network, il cui lavoro rischia di saltare perché la multinazionale vuole delocalizzare, in spregio a precisi accordi firmati e al fatto che in Italia nonostante la crisi i telefonini si vendono benissimo?
La lista potrebbe proseguire a lungo, ma in fondo basterebbe richiamare alla memoria la vicenda dell’Innse, che il Prefetto Lombardi conosce benissimo. La sera del 15 settembre in Prefettura è stato firmato il positivo accordo sui macchinari, che finalmente estromette dalla vicenda lo speculatore Genta. E se alla fine si supererà anche lo scoglio dell’accordo con la proprietà del terreno, e dunque il nuovo proprietario Camozzi potrà ricominciare la produzione, il merito sarà esclusivamente della tenacia e della determinazione degli operai.
E allora chiediamo al Prefetto e a tutte le istituzioni di non imboccare la strada della criminalizzazione della protesta, di non vederla come un problema, bensì come uno stimolo e un’opportunità per fare finalmente quello che finora non si è voluto fare.
 
Comunicato stampa di Luciano Muhlbauer