.: Discussione: Comune e Provincia, duello sul mattone

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 22 Set 2009 - 11:46
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Da milano.corriere.it:

Il Pd: scelte al ribasso, poche garanzie sul verde

Urbanistica, la Moratti compatta il Polo
Sì al piano di governo del territorio

Podestà: sulle richieste di commissariamento la Provincia ha solo un ruolo notarile

MILANO - Via libera al Piano di gover­no del territorio: la maggioran­za fa quadrato intorno al sinda­co Letizia Moratti e all’assesso­re Carlo Masseroli che intasca­no l’accordo di tutte le forze di maggioranza, anche quelle fin qui un po’ riottose sul tema. Le polemiche di questi giorni sul­l’urbanistica, la richiesta del gruppo Ligresti di commissaria­re il Comune e la conseguente rottura fra Provincia e Comune, regalano dunque un risultato insperato fino a qualche setti­mana fa. Durante il vertice di ie­ri sera, a margine del consiglio comunale, è stata così definita l’agenda per arrivare al voto del documento urbanistico: dalla prossima settimana comincia­no le riunioni in commissione consiliare, in ottobre è previsto il passaggio in giunta e a no­vembre quello in aula consilia­re.

Soddisfatta la Moratti: «È emersa una forte volontà politi­ca di avvio del dibattito consi­liare per approvare il Pgt entro i temi previsti dalla legge». D’ac­cordo anche la Lega: «Ci sono venuti incontro — chiosa il ca­pogruppo Matteo Salvini — su alcune questioni che avevamo posto. Non vediamo perché non dovremmo appoggiare questo provvedimento». Criti­co il centrosinistra con il capo­gruppo Pierfrancesco Majori­no: «Non ci sembra che nel Pgt ci siano elementi rassicuranti sul piano della valorizzazione del verde e delle aree pubbliche e mancano alcune partite im­portantissime come quella dei servizi, siamo preoccupati di una scelta al ribasso». Nel frattempo, complici le di­plomazie politiche del Pdl, si sa­rebbe rasserenato il clima fra il sindaco Letizia Moratti e il pre­sidente della Provincia che, do­po lo scontro a distanza sulla vi­cenda Ligresti, ieri mattina si sono parlati al telefono e poi vi­sti prima della Messa di comme­morazione delle vittime dell’at­tentato di Kabul: una conversa­zione per ribadire ciascuno le proprie ragioni, per spiegare che «nessuno vuole fare guerra all’altro» e per concludere che è meglio scegliere il profilo basso anche per evitare di accentuare uno scontro istituzionale che sta facendo soltanto il male del­la coalizione che a Milano go­verna tutti e tre i palazzi della politica.

Podestà ha così ribadito al sindaco che «sulle richieste di Ligresti stiamo soltanto facen­do la parte del notaio». Tecnica­mente, dunque, nei prossimi giorni dagli uffici dell'urbanisti­ca di Palazzo Isimbardi dovreb­be partire una lettera informati­va per i colleghi di Palazzo Mari­no che hanno 30 giorni di tem­po per fornire chiarimenti. Con­cluso questo iter, la Provincia deciderà se ci sono o meno gli estremi per il commissariamen­to.

Altra questione affrontata ie­ri durante il consiglio comuna­le è quella dell’inchiesta aperta sulla cimice ritrovata nell’uffi­cio del direttore generale Giu­seppe Sala. Il presidente del consiglio comunale, Manfredi Palmeri, ha chiesto e ottenuto dallo stesso Sala una lettera di ri­costruzione dei fatti da leggere in aula. In poche righe, il dg ha ricordato che il 7 settembre scorso una società specializzata in interventi di bonifica am­bientale ha ritrovato, nel corso di un sopralluogo autorizzato, «un apparecchio elettronico di intercettazione» sotto il tavo­lo dello stesso Sala. L’8 settem­bre è stato presentato l’esposto in Procura, che ha aperto l’inda­gine. I consiglieri di centrosini­stra hanno contestato la comu­nicazione «scarna». «Ad esem­pio — ha osservato il consiglie­re Basilio Rizzo (Lista Fo) — nessuno ci ha spiegato se si trat­tava di controlli di routine, nes­suno ha informato il consiglio comunale, nessuno ha chiarito se siano stati effettuati controlli anche nell’ufficio del sindaco».

Elisabetta Soglio
22 settembre 2009

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In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 21 Set 2009 - 17:20
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