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Domenica, 13 Settembre, 2009 - 10:52

Dario Fo: "Tutti in piazza il 19"

L'adesione di Grass e Pennac
Dario Fo: "Tutti in piazza il 19"

Alla manifestazione l'Arci e i giornalisti della 7. Firma Daniele Luttazzi
Il sì di Margaret Mazzantini, di Wu Ming e di Ivo Garrani

 www.repubblica.it

11 settembre 2009

Lo scrittore tedesco Günter Grass, premio Nobel per la letteratura nel 1999, lo scrittore francese Daniel Pennac, la scrittrice Margaret Mazzantini, il collettivo di scrittori bolognesi Wu Ming, l'attore Ivo Garrani e la sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico aderiscono al nostro appello per la libertà di stampa. Grass si aggiunge a un altro premio Nobel, Dario Fo che ha aderito all'appello ed alla manifestazione del 19 con un lungo intervento.

"Considero la manifestazione per la libertà di stampa una delle più importanti ed essenziali di questi anni; una manifestazione che interpreta un sentimento collettivo, l'urgenza di tanta gente che vuole dare un segno forte in un momento in cui in questo paese la libertà di stampa è a rischio.

La libertà di stampa non riguarda solo l'informazione. In tutte le democrazie libertà di stampa vuol dire soprattutto approfondimento e confronto; confronto di posizioni e idee diverse in modo che chi legge o ascolta i telegiornali possa farsi autonomamente una sua opinione.

Da noi invece stiamo assistendo alla oppressione di questo confronto da parte di un potere sempre più arrogante che vuole zittire le voci a lui invise. È orrenda, è tecnica da terrorismo questa mania di querelare e denunciare chiedendo per di più milioni di risarcimento quando si vuole mettere a tacere i giornali non amici. Come lo è l'ossessione di chiamare "diffamazioni", le notizie: nessun politico o governante di un paese straniero si permetterebbe di aggredire la stampa, i giudici, gli intellettuali come succede in Italia. Qui si arriva a usare il bastone, a frugare nel fondo della vita delle persone per, screditandole, metterle a tacere. Per non parlare dell'informazione televisiva dove se guardi i telegiornali in Rai o i nelle reti private e non trovi le notizie, o se proprio proprio sono costretti a dirle le ascolti capovolte come è avvenuta su tutta la vicenda delle ragazze di Bari.


Sono preoccupato. Con Franca Rame ne abbiamo viste di tutti i colori in 60 anni di satira, ma mai un potere così subdolo nel voler mettere in ginocchio i giornali che vogliono capire, approfondire, tenere alta l'allerta, arrivando perfino a invitare gli industriali a non dare la pubblicità ai giornali che parlano male del premier. All'estero questo è reato. Non lasciamo che in Italia diventi la regola.

Ecco perché è importante manifestare per la libertà di stampa il 19".

Alla raccolta delle firme e alla manifestazione ha aderito anche il comico Daniele Luttazzi. In piazza scenderanno quel giorno anche i giornalisti de La7. Lo ha annunciato il comitato di redazione: "In un momento di continui attacchi all'indipendenza dei media nazionali da parte di esponenti politici e organismi di governo - afferma il Cdr - la libertà di espressione rappresenta un patrimonio irrinunciabile non solo per i giornalisti, ma per tutti i cittadini".

“Sapere è libertà”, è lo slogan che comparirà sugli adesivi e i palloncini che l'Arci distribuirà alla manifestazione del 19. Sì anche dalla Cgil scuola.

John Kampfner, ex direttore dello storico settimanale laburista New Statesman e autore di un libro sulla libertà di stampa intitolato "Freedom for sale" firma l'appello dei tre giuristi. E con lui l'esponente del Pd Matteo Colaninno.