.: Discussione: Cda Expo, prima volta a Palazzo Reale: approvato il codice etico della società

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 11 Set 2009 - 22:06
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Da milano.corriere.it:

Inaugurata la sede di rappresentanza in Piazza Duomo

Cda Expo, prima volta a Palazzo Reale
Approvato il codice etico della società

Niente regali, attenzione a privacy e conversazioni al cellulare. Un «ufficio del Piano» alla Bovisa

MILANO - Dopo le polemiche della primavera sul rischio di incremento dei costi, il consiglio di amministrazione della società di gestione dell'Expo 2015 ha tenuto la sua prima riunione in un'ala ristrutturata del Palazzo Reale di Milano. «Anche le prossime riunioni del Cda saranno convocate qui - spiega l'amministratore delegato di Expo spa, Lucio Stanca -. Questa è la sede di rappresentanza, e ospita anche gli uffici della direzione per i rapporti internazionali e istituzionali, con una parte della comunicazione». Tutta la struttura operativa della società è invece nelle sedi decentrate, come il nuovo «ufficio del Piano», che sarà ospitato nel quartiere periferico in fase di rilancio della Bovisa e che, a breve distanza dalla sede fieristica di Rho-Pero, ospita diverse strutture universitarie del Politecnico, laboratori ed esposizioni artistiche contemporanee, le strutture decentrate della Triennale.

L'ARREDAMENTO - La sala che ospita le riunioni del Consiglio di amministrazione risulta molto accogliente, rigorosa come tutto l'intervento di ristrutturazione effettuato sulla parte dello storico palazzo milanese: comode sedie di pelle bianca, un computer con grande schermo al plasma, appariscenti divani rossi, alti muri bianchi che incorniciano due grandi finestre con vista sul Duomo. Il tutto è chiuso da un soffitto ricoperto da antichi mattoni a vista e tracce di un affresco: nel complesso un bell'impatto per i molti ospiti attesi nei prossimi cinque anni. Stanca tiene a ricordare che gli arredi della sede di rappresentanza di Expo 2015 sono stati regalati (dalla società di Michele Perini, presidente di Fiera Milano), così come le numerose piante da interno.

IL CONTO - E proprio nel giorno in cui il cda di Expo 2015 Spa si è riunito per la prima volta nella nuova sede di Palazzo Reale, il Comune di Milano ha presentato alla Soge un conto di 25 mila euro per il mese di occupazione degli uffici in Piazza Duomo precedente alla stipula della concessione gratuita degli spazi. Il contributo è stato approvato oggi dalla Giunta Moratti come «indennità forfettaria» per i 38 giorni di usufrutto dei locali di Palazzo Reale senza titolo. Il 29 giugno scorso, infatti, il direttore generale di Palazzo Marino, Giuseppe Sala, aveva concesso alla società di gestione dell'esposizione universale milanese le chiavi dei locali di Piazza Duomo, anche se ancora il Consiglio comunale non aveva approvato la modifica al regolamento necessaria per permettere a Palazzo Marino di affidare gratuitamente propri immobili a soggetti con finalità di lucro. Il via libera dell'aula arrivò infatti solo il 16 luglio e la successiva stipula della convenzione per il comodato d'uso gratuito degli spazi fu stilata il 5 agosto. Nel frattempo la Soge da 38 giorni aveva preso possesso degli uffici di Palazzo Reale.

CODICE ETICO: NIENTE REGALI - Le due delibere approvate venerdì dal consiglio di amministrazione riguardano il codice etico sui comportamenti che devono essere tenuti da ogni struttura della società e la costituzione di un «ufficio del Piano» per sviluppare l’idea del concept del sito dove si svilupperà l’Expo 2015. Il codice etico prevede, per esempio, che i dipendenti non possono ricevere «alcuna forma di regalo che possa anche solo essere interpretata come eccedente le normali pratiche commerciali o di cortesia, o comunque rivolta ad acquisire trattamenti di favore». La norma riguarda «sia i regali promessi o offerti sia quelli ricevuti». Collaboratori e dipendenti che ricevono regali «sono tenuti, secondo le procedure stabilite, a darne comunicazione all'Organo di Vigilanza che ne valuterà l'appropriatezza». Secondo il codice etico, i dipendenti dell'Expo sono tenuti «a non navigare su siti Internet con contenuti indecorosi e offensivi», ma devono anche ricordarsi che «è fatto assoluto divieto a tutti i dipendenti di discutere argomenti riservati in luoghi pubblici e al cellulare». Il corposo codice contiene anche un'ampia parte sulla responsabilità nei confronti degli azionisti, con molte indicazioni sui metodi per evitare eventuali conflitti d'interesse. Numerose anche le regole sulla selezione del personale, da effettuare su base esclusivamente meritocratica, e le norme a tutela dei dipendenti. Attenzione anche alla privacy, a partire dal fatto che «è proibita qualsiasi indagine sulle opinioni e, in generale, sulla vita privata dei collaboratori».

IL PROGETTO DEL SITO - L'«ufficio del Piano», con sede alla Bovisa, metterà a punto le linee guida dei progetti che saranno poi assegnati con gara internazionale per la progettazione e con bando di gara per l'esecuzione dei lavori. Sarà composto da cinque professionisti e da 15 neolaureati scelti con selezione interna dal Politecnico di Milano: «Avremmo potuto fare un bando internazionale - spiega Stanca al termine del Cda -, ma abbiamo preferito puntare sullo sviluppo interno, per avere maggiore controllo dei costi, dei tempi e anche dell'organicità dell'idea originaria». «C'è una forte accelerazione delle nostre attività - aggiunge il presidente di Expo 2015 spa, Diana Bracco - e saremo pronti ai prossimi appuntamenti con il Bureau international des expositions (Bie)». Il 16 ottobre si dovrebbe votare il «regolamento per le parti correlate», cioè le norme per i rapporti da tenere con i soci. «È una questione delicata - conclude Stanca - per potenziali conflitti di interesse: sarà un regolamento simile a quello delle società quotate in Borsa, anche se non siamo quotati».

11 settembre 2009