.: Discussione: Piano di Governo del Territorio (PGT) on line: osservazioni ed emendamenti

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 20 Nov 2010 - 18:06
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Dal notiziario settimanale ChiamaMilano di venerdì 19 novembre 2010.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Lista civica "Uniti con Dario Fo per Milano"
Facebook: Antonella Fachin
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OSSERVANDO IL PGT/1

Oltre 4000 osservazioni al PGT presentate dai cittadini. Adesso inizia la fase più importante e Milano può decidere il proprio futuro

Alla fine ne ha contate oltre 4.400 e il consueto sorriso si è un po’ appannato. L’Assessore Masseroli non prevedeva che la sua creatura prediletta, il Piano di governo del territorio, avrebbe suscitato una reazione così massiccia da parte di associazioni, cittadini e comitati che entro il termine del 15 novembre hanno fatto pervenire agli uffici del Comune le migliaia di osservazioni al PGT.
“L’evento civico più importante di questi ultimi tempi” ha commentato Milly Moratti, Capogruppo della lista Milano civica a Palazzo Marino, che si è battuta fino allo stremo per fermare la colata di cemento prevista dal Piano di governo del territorio.
Le osservazioni dei cittadini –che adesso passeranno il vaglio tecnico degli uffici comunali– costituiscono un segnale importante. Un documento ciclopico e spesso criptico, infarcito di ambiguità e tecnicismi, non ha spaventato i Milanesi che ne hanno compreso i rischi.
Questo contributo di partecipazione e impegno civico adesso sta nelle mani di Palazzo Marino. A chi governa la città farne buon uso.
Gli interessi in campo sono enormi, ma altrettanto imponente è stata la risposta della città. Se, come alcuni temono, si farà di tutto per limitare la portata delle osservazioni dei cittadini –prima falcidiandole in sede tecnica, poi accorpando le superstiti in modo da rendere il più veloce possibile la seconda discussione in Consiglio comunale che dovrebbe partire all’inizio del 2011– assisteremo ad una delle peggiori pagine della storia politica di Milano.
Al contrario, se le osservazioni arriveranno in aula –mondate da quelle palesemente irricevibili– si aprirebbe un confronto non su un semplice corpus di norme urbanistiche, bensì sul futuro stesso di Milano.
Nei prossimi mesi vedremo se la nostra città è solo una semplice portata nel banchetto della speculazione o, come speriamo, una comunità che decide insieme il proprio futuro.

OSSERVANDO IL PGT/2
Le associazioni ambientaliste chiedono profonde modifiche del Piano di Governo del Territorio

“Il PGT del Comune di Milano è ancora ampiamente incompleto e l’auspicio è che possa essere opportunamente integrato prima di essere portato in Consiglio per l’approvazione finale”: questo è il commento di Ciclobby, FAI, Genitori Antismog, Italia Nostra e WWF dopo aver presentato le osservazioni al Piano di Governo del Territorio (PGT) del Comune di Milano, adottato lo scorso luglio. Le criticità contenutistiche rilevate sono circa otto, e per risolverle le associazioni propongono al Comune dei tavoli di confronto sulle tematiche ambientali così da arrivare all’approvazione di uno strumento che migliori e renda più sostenibile la qualità ambientale di Milano. Innanzitutto, dicono, il Piano non è chiaro sugli obiettivi previsti per lo sviluppo della città e prefigura un incremento del consumo del suolo che dovrebbe invece essere contenuto all’1% secondo quanto stabilito dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. La seconda obiezione riguarda il Parco Sud, dove non sono previste norme chiaramente indirizzate alla tutela e a precludere ogni nuovo insediamento, e così facendo permette che il Piano di Cintura Urbana possa localizzarvi ingenti volumi edificatori. Terzo, il Piano dei Servizi non prevede il mantenimento ed il miglioramento del sistema del verde attuale in quanto non previsto dal “Documento di piano”. Quarto, mancano progetti e politiche volte al recupero dell’immenso patrimonio idrico oggi in stato preoccupante, a causa di tombinature, trascuratezze, inquinamento idrico e cementificazione. Quinto, la rete ecologica comunale è del tutto avulsa da quella regionale. Sesto, per quanto riguarda la mobilità, il piano è carente di dati che illustrino in modo completo gli impatti ambientali, sanitari ed economici della mobilità attuale, sostanzialmente privata, e di quella che si determinerà per effetto dell’attuazione del piano stesso. Settimo, il PGT non riconosce, a nessun livello, la mobilità ciclistica come elemento della mobilità urbana, con ciò contraddicendo anche impegni assunti in sede internazionale (Carta di Bruxelles). Il “Piano della Ciclabilità” del Comune di Milano rimane un documento di mero riferimento mai approvato dal Consiglio Comunale. Infine, il PGT non ingloba il “Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima” che contiene le misure per la riduzione della C02 del 20%, obbligando quindi a una costosa e inutile integrazione successiva. Qui è possibile consultare una scheda sintetica delle osservazioni presentate dalle suddette associazioni. A.P.

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Ott 2010 - 22:22
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