.: Discussione: Piano di Governo del Territorio (PGT) on line: osservazioni ed emendamenti

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Antonella Fachin

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Antonella Fachin il 24 Set 2010 - 21:10
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Da ChiamaMilano del 24 settembre 2010.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Lista civica "Uniti con Dario Fo per Milano"
Facebook: Antonella Fachin
---------------------------------------------------
OMBRE D’ILLEGITTIMITÀ SUL PGT
Mentre parte la fase delle osservazioni diventano più evidenti alcuni aspetti illegittimi del Piano di governo del territorio

Ha avuto inizio una della fasi più importanti che precede l’iter di approvazione del Piano di governo del territorio, prevista per la metà di febbraio, quella della presentazione delle osservazioni dei cittadini.
Martedì 22 settembre la commissione urbanistica di Palazzo Marino ha esaminato la modulistica predisposta dagli uffici e, anche sulla scorta delle rassicurazioni dell’Assessore Masseroli, l’opposizione ha ribadito che ai cittadini dovrà essere garantita la partecipazione più ampia possibile.
Nell’attesa di vedere come e quanto le osservazioni dei Milanesi riusciranno a modificare –e auspicabilmente migliorare– sul PGT si addensano alcune ombre di illegittimità.
Infatti oltre alla controversa e, per molti autorevoli osservatori illegittima, attribuzione di volumetrie ai terreni agricoli del Parco sud, ci sono almeno altri due elementi sui quali si è concentrata l’attenzione di alcuni cittadini e associazioni che stanno valutando la possibilità di impugnare il PGT innanzi alla giustizia amministrativa.
Non si tratta di due aspetti secondari, bensì di due pilastri del Piano di governo del territorio voluto dall’Assessore Masseroli: l’abolizione dell’azzonamento e quella degli standard.
Nel primo caso si tratta del grimaldello attraverso il quale la Giunta intende lasciare mano libera agli immobiliaristi nella definizione dello sviluppo –se così può essere chiamato della città– mandando al macero la regia pubblica. Saranno i costruttori e gli investitori a decidere le funzioni delle aree in cui verranno riversati milioni di metri cubi di cemento.
Conseguentemente il PGT rinuncia anche a definire gli standard che secondo la legge invece andrebbero localizzati e quantificati nella misura di 18 metri quadrati per abitante.
Questi due aspetti sono in contrasto sia con la legge regionale 12 (quella che istituisce i Piani di governo del territorio) che prevede l’azzonamento (art. 7) sia con la legge nazionale.


E.P.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 17 Set 2010 - 15:32
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]