Da milano.corriere.it:

oggi il ritorno in aula del Piano Urbanistico

Pgt, emendamenti beffa spunta anche
il derby del ’26 Milan-Inter

Dopo il fallimento di giovedì scorso, il consiglio comunale riparte con l'esame dei 1395

Che maratona sia! Ennesimo giorno della verità per il Pgt. Oggi, il consiglio comunale ci riprova dopo il miserevole fallimento di giovedì scorso quando un terzo della maggioranza non si presentò in aula. E ci riprova con l’esame dei 1395 emendamenti, sei chili di carta per ogni consigliere. Alcuni sublimi. Come l’emendamento numero 12. «Allegato n.5 pag. 27, dopo la parola "stadio" aggiungere le seguenti parole di San Siro, che venne inaugurato il 19 settembre 1926 con un derby Milan-Inter che finì 3-6"». La firma dei tre consiglieri sotto l’emendamento è illeggibile. E quindi, è difficile chiedere le motivazioni di una tale aggiunta. Ma il ragionamento deve essere stato il seguente. Siccome il Pgt è un documento storico del Comune di Milano, giusto sia riportare un altro evento storico per la città: il primo derby tra Milan e Inter. O più semplicemente, si tratta di un interista sfegatato. Sfogli e leggi, leggi e sfogli.

Accanto agli emendamenti seri, pieni di contenuto, viene allo scoperto la dura vita del «filibuster» che deve spulciare pagina per pagina l’immenso documento di Piano e chiedere modifiche irrisorie per «sfinire» e costringere l’altra parte politica a trovare un accordo su quelle più importanti. Si chiama «ostruzionismo». E funziona pressappoco così: «A pag. 63 paragrafo 5, sostituire l’espressione "piazze di socialità" con "luoghi"». Il proponente si alza in piedi, chiede la parola e per 5 minuti illustra il suo emendamento. Gli risponde l’assessore: favorevole o contrario.

Poi ogni gruppo politico ha 5 minuti a disposizione per il suo intervento. Può intervenire anche un’esponente dello stesso gruppo del proponente, ma solo se è in disaccordo con l’emendamento. Risultato? Per cambiare piazze di socialità in luoghi ci potrebbero volere 60 minuti. Così come sostituire il «termine low cost con basso costo», «car sharing con noleggio auto», «set con insieme», «vocazione con destinazione funzionale prevalente», «il Ring del viale delle Regioni con la Cerchia del viale delle Regioni», «circle con cintura», «boulevard con asse». Un’infinità di ore in consiglio. Tanto che il presidente dell’aula, Manfredi Palmeri, ha già convocato sedute su sedute con il rischio di passare le notti in consiglio. Ma non c’è da preoccuparsi. Anche per questo c’è un emendamento. Presentato dalla consigliera Milly Moratti: «A pag. 119 eliminare la parola oziare».

Maurizio Giannattasio
18 gennaio 2010