Per opportuna informazione riporto qui di seguito il comunicato dei consiglieri comunali Milly Bossi Moratti, Patrizia Quartieri e Giuseppe Landonio.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliere di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
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N. 109 – Newsletter del 14 gennaio 2010

650 emendamenti per riscrivere il PGT di Milano
 
Oltre 100 persone, alla sede di Chiamamilano in largo Corsia dei Servi, mercoledì 13 gennaio hanno battezzato l’impegno di tre Consiglieri comunali  (Milly Moratti e Patrizia Quartieri, oltre il sottoscritto) per riscrivere il Piano di Governo del Territorio di Milano.
 
Abbiamo presentato infatti 650 emendamenti (circa la metà di tutti quelli presentati da maggioranza e opposizione), perché vogliamo non soltanto opporci in Consiglio a questo documento ma, di fatto, riscrivere un contro-Piano.
 
Vogliamo dire no alla “densificazione” di Milano, che non potrà ospitare più di 100 mila nuovi residenti senza peggiorare la qualità del vivere urbano e snaturare il proprio tessuto con decine o centinaia di grattacieli (come vorrebbe l’Assessore Masseroli, quando immagina una città di quasi 1.800.000 abitanti).
 
Vogliamo dire no alla completa assenza di un piano per l’edilizia sociale, sia convenzionata sia in affitto, che negherà un alloggio alle categorie sociali che più hanno bisogno di questa opportunità (i giovani, gli anziani, i ceti meno abbienti, gli immigrati)
 
Vogliamo dire no a una idea della sussidiarietà, che lascia al privato l’impegno di creare nuovi servizi, relegando il pubblico a un ruolo del tutto secondario, invece di utilizzare il privato solo quando il pubblico non può arrivare con il proprio impegno e la propria programmazione.
 
Sono le tre direttrici fondamentali su cui abbiamo impostato gli emendamenti, oltre che sulla tutela del verde e di una risorsa fondamentale per la città come il Parco Agricolo Sud Milano.
 
Insieme agli architetti Antonello Boatti ed Alessandra Testa, Emilio Vimercati ed altri collaboratori, abbiamo, di fatto, ricostruito un Piano dicendo, tra l’altro, no all’assurdo tunnel Molino Dorino/ Linate, ridisegnando la Gronda Nord come percorso ciclopedonale e su rotaia, proponendo un’Expo “diffusa” rispetto a quella concentrata cara alla Giunta, e riscoprendo il percorso cittadino dei Navigli come segno distintivo di una città più vivibile e “lenta”.
 
Inizia ora il difficile: ci batteremo in Consiglio senza accettare soluzioni compromissorie e pasticciate. Vogliamo che questo PGT sia riscritto dalle fondamenta. Saranno sei settimane cruciali, da qui alla fine di febbraio, con quattro sedute di Consiglio ogni settimana, da lunedì a giovedì, e l’impegno, il venerdì sera, a relazionare sull’andamento dei lavori a Chiamamilano. Ci auguriamo di trovare sostegno nella città dai movimenti, dalle associazioni, dai singoli cittadini interessati a difendere Milano: per questo manterremo aperto un contatto con tutti, tenendo conto di ogni suggerimento, e presentando sub-emendamenti che ci aiutino a migliorare il nostro lavoro.