.: Discussione: Congestion Charge

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Alfredo De Giorgi

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Inserito da Alfredo De Giorgi il 3 Ott 2009 - 11:44
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"Siamo curiosi di capire come l’Amministrazione comunale di Milano riuscirà a realizzare nuovi spazi per la ciclabilità “senza togliere posto alle auto”.


Questa lecita domanda del caro Eugenio è molto indicativa.


La soluzione al problema milanese, perchè oltre non si può al momento pensare, potrebbe però essere l'inizio di un reale cambio di abitudini e di atteggiamenti relativamente alla mobilità quotidiana che potrebbe divenire contagiosa.

Il problema sembra enorme e complesso ma la "soluzione" è invece elementare.

Io sono straconvinto, alla luce di una mia personale conoscenza ed esperienza delle problematiche cittadine e dalla passione per l'urbanistica che è stata materia legata alla mia  laurea,  che con un provvedimento serio di Congestion Charge (per come ho già indicato) unito ad una politica, peraltro già in atto, di parcheggi su suolo pubblico a pagamento e con la sola aggiunta di un limite di velocità "Europeo" all'interno del centro storico di 30 km/h il tutto realizzabile con una spesa per l'amministrazione comunale pari a ZERO, si possa rispondere e risolvere pienamente a molti quesiti:

1) Spazi per la ciclablità e la vivibilità di Milano garantiti da strade molto più libere.

2) Diminuzione degli inquinanti riferiti principalmente all'aria che quotidianamente respirano i milanesi, bambini od adulti che siano, solo camminando in città.

3) Diminuzione  dei tempi di percorrenza, mediante l'utilizzo di mezzi anche privati alternativi all'auto, incredibili.

4) La convenienza al ritorno della popolazione alla città che renderebbe quasi superfluo l'uso dell'auto come veicolo quotidiano da utilizzare per lavorare.

5) La facilità di mobilità in una città più vivibile e fruibile aumenterebbe enormemente l'interesse commerciale e turistico dei settori trainanti della Milano d'oggi con notevoli benefici ipotizzabili in continua crescita; una città a misura d'uomo di altissimo livello e che garantisca ai suoi abitanti i relativi vantaggi sia dal punto di vista economico lavorativo che sociale e culturale, doni storici propri dei milanesi.

Un simile provvedimento inizierebbe a modificare in modo importante le abitudini anche di chi risiede od opera fuori delle zone interessate, questo consentirebbe l'espansione futura dell'area soggetta al Congestion Charge fino a coprire l'intera città di Milano con il completamento di parcheggi di interscambio, ideali tra auto e bike mi, ad esempio o metropolitana o taxi ad emissioni 0 e le linee metropolitane stese.

Togliendo la situazione attuale automaticamente verranno disponibili, sulla sede stradale attuale che dovrà solo essere lavorata sulle pavimentazioni con l'auspicabile riduzione di molte linee tranviarie invasive ed dotate di velocità commerciale assolutamente insufficiente, aree per gli uomini. Unendo interventi estetici di arredo urbano tesi a creare aree di transito dedicate ed al parcheggio velocipedi e 2 ruote in genere anche all'interno delle attuali zone pedonali. La "pista ciclabile" dedicata perderebbe d' importanza in quanto la mobilità di tutti i mezzi sarà portata alla medesima velocità e le due ruote rappresenteranno la maggioranza assoluta dei mezzi circolanti, basterà modulare il pedaggio d'ingresso in modo opportuno. 

Questo intervento non toglierebbe alcun spazio all'auto che non sia già tolto dai divieti di sosta attuali, che andranno solo applicati con la massima rigidità, pur in un clima di intelligente applicazione e comprensione, ma toglierebbe la supremazia dell'auto sul resto, relegandola ad un mezzo secondario a tutti gli altri, e chi si trovasse nell'esigenza di utilizzarlo lo farà con umiltà e sudditanza alla mobilità primaria leggera. Sono convinto che comunque i tempi di percorrenza per l'automobilista obbligato all'uso  possano migliorare rispetto alla situazione pazzesca di oggi.

Ora a chi una simile operazione potrebbe dare fastidio ?  Per i cittadini ai fanatici dell'auto, quelli che non si scollano dal sedile neppure per fare poche centinaia di metri, quelli che hanno preso il Porshe o l'Audi 4 da 500 cv e vogliono farsi vedere in giro.  Darà fastidio a chi è andato ad abitare fuori città pretendendo, assurdamente, di venirci ogni santo giorno in macchina. Fenomeni da reprimere. Tornino a vivere in città o si trovino un lavoro vicino  casa.

Dallla parte degli interessi economici chi andrebbe ad essere più colpito è certamente il settore della produzione dell'auto tradizionale e dei prodotti ad essa allegati, a partire dai combustibili. Una famiglia Milanese difficilmente avrebbe interesse a comprare la seconda terza o quarta vettura se poi i città per muoversi costa per avere le stesse velocità di una semplicissima bici. Ma si tratterebbe unicamente di un ridimensionamento che andrebbe a favorire comunque altri produttori, come moto e bici oltre ai veicoli ad emissione 0.

Con il CG chi ha necessita assoluta di usare l'auto, quasiasi auto essa sia, può farlo pagando. Ma chi volesse muoversi a piedi o sue due ruote in piena libertà troverebbe un mondo  fruibile oltre che  vivibile e per tutti, inclusi gli abusautomobilisti di oggi.


Ciao Fr3di

In risposta al messaggio di Eugenio Galli inserito il 2 Ott 2009 - 16:16
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