.: Discussione: Congestion Charge

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Alberto Liati

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Inserito da Alberto Liati il 30 Set 2009 - 23:05
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Innanzitutto buonasera (o buonanotte vista l'ora) a tutti i partecipanti.
Ho letto tutti, ma proprio tutti, gli interventi e sono rimasto stupito di una cosa: in un thread che riguarda la mobilità si è parlato di tutto tranne dei mezzi pubblici (se si eccettuano alcuni brevi accenni).
Si è disquisito sui costi sociali, sul nome da dare all'ecopass, su quanto debbano costare gli accessi e a chi, insomma, si è discusso su tutto ma si è tralasciata la cosa più importante se si parla di mobilità ovvero i servizi di trasporto pubblico.
E' bello che si prendano ad esempio altre città tipo Londra, che ci siano scambi fra responsabili di diverse città ma, non so come mai, la nostra italica tendenza è sempre quella di copiare a pezzettini e mai di prendere ad esempio l'eccellenza nel suo complesso. Si copia la congestion charge, si copiano le telecamere di sorveglianza, si prende spunto dai vigili di quartiere, però poi si perde la visione d'insieme e si ottengono solo risultati minimi o, peggio ancora, nessun risultato credendo, con una manciata di accessi elettronici e qualche multa di aver trasformato Milano in Londra.
Londra può permettersi di avere la congestion charge, può permettersi di penalizzare chi si vuole spostare in auto perchè chi lo fa o è pazzo o ha molti soldi e molto tempo da perdere oppure non può proprio farne a meno.
Qui la cosa, se permettete, è un pochino diversa.
E qui arrivo ad una vecchia idea, sviluppata negli anni, che mi porta a suggerire un nuovo modo di vedere le cose.
Bisogna sostituire la parola "disincentivo" con la parola "incentivo" e vedrete che tutto cambia dimensione.
La "gente" vive seguendo un principio semplicissimo: massimo risultato col minimo sforzo, o meglio, massimo risultato col minimo "costo". Il costo in questo caso può essere economico, di fatica, di perdita di tempo, di comodità o di semplice piacere personale, come il sig. Fr3di che vorrebbe convincere tutti i milanesi ad usare la bicicletta.
Con questo non dico che l'uso indiscriminato dell'auto non debba essere disincentivato, dico solo che prima di "disincentivare pesantemente" è indispensabile creare le condizioni perchè la gente possa smettere di usare le auto.

Immaginate per un momento se i milanesi si svegliassero "fulminati sulla via dell'ecologia" e decidessero tutti insieme (ma basterebbe anche la metà) di lasciare a casa le auto e prendere i mezzi. Siete proprio così convinti che questa massa di persone possa essere efficacemente trasportata dall'attuale rete di trasporti pubblici?

Non sarebbe forse meglio prima provvedere a rendere efficace la rete di trasporti, mettere in atto tutti gli incentivi del caso (scuolabus, abbonamenti, incentivi per le aziende, telelavoro, estensione della rete, realizzazione di un vero piano dei trasporti almeno nella provincia) e dopo provvedere a "stangare" quelli che, a questo punto, sarebbero i veri irriducibili?
Ecco, di tutto ciò non ho mai sentito seriamente parlare. Solo proposte di divieti, multe, tasse, accessi a pagamento, parcheggi a pagamento, limiti di velocità assurdi, divieto di possedere più di un'auto, proibizione dei SUV e mai una sola proposta che andasse nella direzione opposta, la più semplice: "incentivare" all'uso del trasporto pubblico (o della bicicletta).

Ho sempre ritenuto che i risultati migliori e più duraturi vengano quando la "massa" decide di fare qualcosa perchè lo vuole, ovvero perchè gli conviene, e non perchè obbligata da una serie di provvedimenti se non assurdi, quantomeno di difficilissima applicazione in un'ottica democratica.

Riguardo i famigerati "costi sociali", non riesco a capire per quale motivo si chieda ai cittadini di pagare i costi sociali invece di usare i minori costi sociali derivanti da un calo dell'inquinamento per incentivare quei comportamenti virtuosi che porteranno ai risparmi stessi. Il bilancio è uguale a zero (non faccio cassa per coprire i costi aggiuntivi, ma ridistribuisco i risparmi che i comportamenti virtuosi mi porteranno), però è molto più facile multare che sviluppare un serio ed efficiente piano dei trasporti.
Beh, questo è il mio, sempre personalissimo, modo di vedere le cose.
Saluti
Alberto




In risposta al messaggio di Enrico Fedrighini inserito il 7 Set 2009 - 14:10
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