.: Discussione: Congestion Charge

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Enrico Fedrighini

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Inserito da Enrico Fedrighini il 4 Set 2009 - 10:57
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La posizione del sig. Alfonso Marzocchi si avvicina molto a quella che inizialmente era stata presentata dalla stessa Amministrazione Moratti: una forma di pedaggio estesa quasi ai confini del territorio comunale. Sarebbe stata la più grande ed estesa ZTl al mondo (in ogni citta dove è viene applicata una forma di road pricing urbano, l'area interessata è una porzione limitata e centrale della città dove sono concentrate funzioni altamente attrattive di traffico). Posizione abbandonata subito per una ragione semplice: l'Amministrazione si è resa conto che prima di applicare restrizioni di questo tipo è necessario offrire un'alternativa davvero efficiente in termini di trasporto pubblico. La zona dei Bastioni è capillarmente servita dalle linee di superficie e sotterranee ATM: non ancora così, purtroppo, il resto della città.
Io sostengo che l'ampliamento delle categorie tariffate con Ecopass - estendendo il pagamento a nuovi classi veicolari - deve servire proprio a finanziare il potenziamento della rete ATM al di fuori dell'area dei Bastioni, in modo da costrtuire le condizioni necessarie per estendere - concordo con l'obiettivo del sig. Marzocchi - l'area a traffico limitato.

Il sig. Alfredo De Giorgi tocca una questione cruciale, ma prima occorre chiarire un dettaglio tecnico. In quanto residente all'interno dei bastioni, il sig. De Giorgi non deve pagare l'accesso alla ZTL ogni volta che entra e esce dai bastioni: ogni residente proprietario di veicoli all'interno della ZTL Ecopass ha diritto a un abbonamento a prezzo ultra scontati (lo stesso avviene a Londra).
Ma il problema che solleva è effettivo e merita attenzione. Provo a sintetizzare. De Giorgi dice: "assurdo far pagare in base alla capacità inquinante del veicolo, perchè l'effettivo carico inquinante dipende dall'uso che uno fa dell'auto (lo stile di quida, la frequenza di utilizzo, ecc.)". Se questo è il punto, non capisco però perché allora sostieni (scusa ma ti do anch'io del tu) che sia meglio la congestion charge, ovvero una tariffazione uguale e molto elevata per tutti, anch'essa indifferente da frequenza di utilizzo e stile di guida.
La capacità inquinante di ogni veicolo è frutto di modelli di calcolo consolidati e indicati dall'Unione Europea; e le scelte tariffaruie dipendono dagli obiettivi posti in essere. Ad esempio: se viene individuato il PM10 come elemento di rischio della salute, bisogna sapere che un Erro 4 diesel senza FAP produce emissioni di PM10 in misura molto maggiore rispetto a un vetusto Euro 0 benzina.
Rimango convinto che un'estensione dell'efficacia dissuasiva di Ecopass (verso un modello anti-congestion, dove pagano tutti quelli che si muovono in auto per andare in centro) sia  da perseguire senza rinunciare al principio "chi più inquina, più paga" a tutela della salute pubblica.
Il ragionamento di De Giorgi però centra un punto secondo me cruciale: è ingiusto e anche diseconomico non differenziare il costo sociale dell'uso dell'automobile privata a seconda dell'uso effettivo che ne viene fatto. Le autorità dell'unione Europea stanno muovendosi per uniformare le normative nazionali su questo obiettivo per quanto riguarda le tasse di circolazione. Oggi nei vari paesi ci sono diverse opzioni. In Italia due persone con analoga vettura pagano lo stesso bollo, anche se in città si muove in bici, uno usa l'auto solo il week end per andare in montagna e non fa più di 15.000/20.000 km anno, mentre l'altro usa la vettura anche per andare a comprare il giornale, gasando i suoi simili e percorrendo 60.000 km/anno. Tassare l'uso effettivo di un bene, e non il suo possesso, è un elemento di giustizia sociale (e ambientale).

Ringrazio il sig. Agostino Filoscia della proposta, che giro subito al presidente ATM Catania: spero al più presto di farle avere la risposta.

Un caro saluto a tutti,
Enrico Fedrighini

In risposta al messaggio di Agostino Filoscia inserito il 3 Set 2009 - 21:45
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