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Piano Casa, Verga: "bene Per Intervenire Su Emergenza Abitativa E Disagio Sociale, Ma Ora Case Entro 2 Anni"
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Inserito da Oliverio Gentile il 21 Lug 2009 - 15:55
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Dall'Uffico Stampa del Comune di Milano:
PIANO CASA. VERGA: “BENE PER INTERVENIRE SU EMERGENZA ABITATIVA E DISAGIO SOCIALE, MA ORA CASE ENTRO 2 ANNI”
Milano, 21 luglio 2009 – “Il Piano Casa decretato dal Presidente del Consiglio arriva in ritardo, ma rappresenta un avvio importante per sviluppare interventi utili che serviranno a dare una casa alle diverse fasce del bisogno”.
Con queste parole l’assessore alla Casa Gianni Verga ha accolto il decreto che si pone l’obiettivo di costruire centomila alloggi in 5 anni. Beneficiari del Piano Casa saranno i nuclei familiari a basso reddito, le giovani coppie, gli anziani in condizioni sociali svantaggiate, gli studenti fuori sede, gli sfrattati e gli immigrati regolari a basso reddito e residenti da almeno 10 anni in Italia o da 5 nella stessa Regione. Insieme ai più bisognosi, potranno beneficiarne i ceti medi e medio-bassi che non possono sostenere i prezzi di mercato.
“Nell’ottobre scorso – ha ricordato Verga -, in occasione di un convegno promosso dall’Anci, il Comune di Milano aveva avanzato alcune proposte originali che in parte ritroviamo oggi nel Piano Casa. Ad esempio, equiparare l’edilizia per i più bisognosi a servizio sociale e promuovere fondi immobiliari per realizzare interventi edilizi che superino la logica dei quartieri ghetto e che permettano di costruire nuovi insediamenti caratterizzati dal mix sociale. Su questo fronte Milano ha anticipato la linea già negli anni scorsi. Il rito ambrosiano ha fatto scuola”.
Sullo snellimento delle procedure e le agevolazioni fiscali per realizzare alloggi in tempi brevi, Verga ha aggiunto: “Se è vero che a L’Aquila si riuscirà a costruire abitazioni consegnandole alla popolazione in 6 mesi, è ragionevole pensare che nel resto del Paese si possa intervenire con il Piano Casa approntando gli alloggi nell’arco di due anni? E’ un sogno che può diventare realtà se si cambiano le procedure nazionali e regionali. Oggi impieghiamo almeno 5 o 6 anni”. “E’ giusto che per realizzare case di edilizia sociale si debbano pagare tasse anche da parte dei Comuni? Bisogna intervenire sulla fiscalità perché non si può gravare un servizio sociale – come è la casa per i più poveri – di eccessivi balzelli”.
“Il Piano Casa – ha concluso l’assessore - viene accolto di certo con positività e in modo propositivo. Il Comune di Milano è pronto per concretizzarlo insieme a Regione Lombardia (che ha legiferato una settimana fa le norme nuove edilizie) e allo Stato. Auspichiamo dei miglioramenti per rendere più rapido e meno costoso ogni intervento”.
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