.: Discussione: Nidi: dal Comune azioni migliorative per garantire la qualità del servizio

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 7 Maggio 2010 - 19:44
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Da notiziario ChiamaMilano di oggi.

I genitori denunciano: i bambini che frequentano le strutture accreditate non godono delle stesse tutele dei loro coetanei accolti nei nidi comunali a gestione diretta.

In più, come spesso succede nei processi di esternalizzazione dei servizi, il monitoraggio della qualità dei servizi da parte del Comune è insufficiente: il comune di Milano, insomma, risparmia sia sul servizio -e parliamo di servizi rivolti ai bambini!!!- sia sui controlli.
Nessuna garanzia ai genitori che affidano i loro figli ai nidi accreditati.

Un'ultima riflessione: come sono stati accreditati i gestori dei nidi? Non con controlli diretti da parte dei tecnici del Comune, ma attraverso AUTOCERTIFICAZIONE!!! I controlli dovevano essere costanti ma ad oggi alcuni nidi non sono mai stati controllati.
Questo non è un governo del fare ma solo del proclamare: bla, bla, bla!

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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TUTTI I NIDI VENGONO AL PETTINE
Ad un anno dalla sperimentazione, i genitori dei nidi accreditati tirano un bilancio della gestione tutt’altro che positivo

Le loro previsioni si sono in larga parte realizzate. I genitori dei bimbi che frequentano i nidi e i micronidi accreditati di Milano avevano intuito subito quali sarebbero state le ripercussioni del cambio di gestione deciso in fretta e furia l’estate scorsa dall’Amministrazione.
L’hanno denunciato lunedì 3 maggio nel corso della conferenza stampa “Diritto alla qualità”: i bambini che frequentano le strutture accreditate non godono delle stesse tutele dei loro coetanei accolti nei nidi comunali a gestione diretta.

Da settembre la gestione di 56 tra nidi e micronidi (strutture più piccole e con meno bambini) è cambiata. Condizioni troppo poco favorevoli quelle poste nel bando di accreditamento di luglio per le cooperative Nuova Assistenza, Coop Selius e Pianeta Azzurro operative nel settore da 7 anni.

A rimpiazzarle sono arrivate, vincendo la gara tramite autocertificazione, le cooperative Eureka e Consorzio Sis. Per alcuni genitori è stata una vera e propria corsa al ribasso: non solo il punteggio ottenuto in graduatoria è stato appena sufficiente (60/100 e 67/100), ma il cambio di gestione ha comportato un notevole deterioramento del servizio offerto.
I vecchi gestori se ne sono andati portando via tutto: giochi, arredi, matite, colori, peluche, ma anche materiali di uso quotidiano come salviette, bicchieri, fazzoletti, carta igienica, sapone.
Il riallestimento è stato, il più delle volte, molto lento, e in alcune strutture non ancora completato.


Al nido di via Cena, ad esempio, i genitori sono ancora costretti a dotare personalmente i figli di bicchieri, fazzoletti, salviette imbevute e corredino (colori e libri sono arrivati solo a marzo), mentre in via Tadino, solo alla vigilia di un’ispezione del Comune, sono “magicamente” apparsi tavolini, cartelloni e manifesti colorati.

Il monitoraggio della qualità dei servizi è uno dei talloni d’Achille del “Modello Milano” promosso dall’Assessorato ai servizi sociali.
Secondo il piano comunale avrebbe dovuto partire immediatamente in tutte le strutture, ed essere pressochè costante in modo da poter verificare sul campo l’idoneità delle cooperative incaricate. Eppure ad oggi alcuni nidi non hanno ancora ricevuto alcuna visita da parte dei controllori.

Altra questione riguarda il rapporto educatrici/bambini: se nei nidi a gestione diretta il rapporto è di 1 a 6, in quelli accreditati, secondo la legge regionale, è quasi sempre di 1 a 8, nonostante il bando prevedesse un rapporto di 1 a 5 per i lattanti e di 1 a 7 per i bambini tra i 12 e i 36 mesi.
In alcuni casi, denunciano i genitori, si è raggiunto un rapporto di 1 a 10.

Ad influire negativamente sulla qualità del servizio offerto è poi la discontinuità delle educatrici, quasi sempre troppo giovani e con contratti brevi.
”Questo non solo influisce sulla serenità delle maestre, ma impedisce la formazione di un rapporto concreto tra loro e i bambini” denuncia la consigliera comunale Patrizia Quartieri.
Un ulteriore campanello d’allarme riguarda la conversione di alcuni micronidi in sezioni primavera. “Verranno chiusi 14 o 16 nidi e ne verranno aperti tre-denuncia Rita Viotti, mamma di un bambino che frequenta il nido di via Tadino- Molti di quelli chiusi saranno trasformati in sezione primavera.

L’Assessore Moioli sostiene che in questo modo i genitori risparmieranno ma non è la stessa cosa: la sezione primavera è una sperimentazione, accoglie solo bambini tra i 24 e i 36 mesi e il rapporto educatrici/bambini è a indici molto superiori”.
Il Comune, attraverso il sistema di accreditamento, risparmia un mucchio di quattrini. Fino all’anno 2008/2009 i nidi erano gestiti da altre cooperative che avevano vinto una gara d’appalto e ogni bambino “costava” all’amministrazione circa 700 euro. Da settembre è il Comune ad aver fissato le condizioni, e sono solo le cooperative ritenute in grado di soddisfarle che si sono viste aggiudicare l’accreditamento.
Oggi per un bambino che frequenta una struttura gestita direttamente dal Comune la spesa è di 1000 euro, per il suo coetaneo iscritto ad un nido accreditato se ne spendono 507 (da cui è da sottrarre il contributo delle famiglie in base al reddito Ise). Se si pensa che molte famiglie rientrano nella fascia i.s.e. più alta e spendono 465 euro al mese perché qualcuno si prenda cura dei propri figli, è facile calcolare quanto sia vantaggioso per il comune procedere con questo metodo di gestione. 

 “Chi ha avuto un rapporto diretto con i nidi gestiti dal comune ora si trova meno bene. Qualche ragione ci sarà” conclude la Quartieri.

I genitori allarmati dall’ipotesi di un nuovo bando, quindi di un eventuale nuovo passaggio di consegne e di tutti i relativi disagi, si consoleranno almeno per questa notizia, confermata all’indomani dell’incontro dall’Assessore Moioli: per il prossimo anno non ci saranno nuove gare, le cooperative resteranno le stesse d’ufficio.


G. C.
In risposta al messaggio di Carlo Casella inserito il 22 Lug 2009 - 11:38
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