.: Eventi

« Marzo 2024
Lun Mar Mer Gio Ven Sab Dom
1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
.: Mobilità, ambiente, energia, cultura!
Inserito da Jacopo Corsentino il Lun, 24/04/2006 - 23:23
La mia lista:
Verdi per la Pace
Simbolo lista:
Mobilità, ambiente, energia, cultura!
Dove mi candido:
Consiglio Comunale, Consigliere di Zona 3 ed 1
Foto Candidato:
Mobilità, ambiente, energia, cultura!
Io in breve:
Mi chiamo Jacopo Corsentino, sono nato a Milano nel 1981 e da sempre vivo a Milano.
Sono laureato in Filosofia, ed attualmente sto portando a termine un master organizzato dalla facoltà di Scienze Ambientali (Università di Milano – Bicocca) sulla “Gestione ed il recupero delle risorse ambientali”, che ha permesso di coniugare la mia forte passione per l’ecologia e per l’ambiente a solidi contenuti non solo tecnico-scientifici, ma anche normativi, politici, economici e gestionali.
In particolar modo, alla luce dei miei interessi in campo meteorologico e climatologico, ho approfondito la tematica dell’inquinamento atmosferico in aree urbane, studiando i meccanismi e gli strumenti di monitoraggio, controllo e miglioramento della qualità dell’aria.
Oltre ad essere stato un attivista in associazioni ambientaliste (WWF, Greenpeace, Fai, Lipu), ho partecipato a numerose battaglie per la tutela e la riqualificazione del verde nella mia zona di residenza (Zona 3), opponendomi con coerenza agli scempi edilizi ed alle speculazioni operati dal Piano Parcheggi dell’attuale giunta comunale.
Ho inoltre contributo in prima persona ad iniziative di volontariato ecologico finalizzate al recupero ed alla conservazione dei parchi urbani milanesi.
Vi spiego perchè mi candido:
Scegliere di candidarsi come consigliere comunale e di zona in una metropoli come Milano costituisce senza dubbio una sfida ardua, ma allo stesso tempo stimolante e gratificante.
Sono convinto che il governo di Milano abbia bisogno del contributo dei giovani, di volti nuovi che sappiano interpretare in modo dinamico le rapide trasformazioni a cui la città ogni giorno va incontro.
Giovani che sappiano offrire risposte coerenti ed innovative alle difficoltà della città.
Giovani persuasi dall’idea che la politica non sia un gioco di potere, non sia cinismo, non sia perseguimento dei propri interessi, bensì partecipazione, collaborazione, ascolto, impegno serio e disponibilità verso qualunque cittadino.
Per queste ragioni ho scelto di candidarmi, ma non solo.
Credo inoltre che le ragioni dell’ecologia e dell’ambientalismo non debbano essere abbandonate all’ideologia ed all’arbitrio di slogan elettorali dai contenuti vaghi e di scarsa applicabilità.
Infatti, solo una ecologia ed un ambientalismo maturi potranno costruire un nuovo modello politico, economico e sociale.
Solo una ecologia ed un ambientalismo dai contenuti reali e razionali potranno contribuire a rendere la qualità della vita del cittadino il motore di ogni politica e di ogni scelta sociale.

Per cosa mi impegnerò

Il mio obiettivo sarà quello di rendere migliore la qualità della vita del cittadino milanese mediante politiche e proposte concrete dai profondi contenuti ecologici e sociali:

Mobilità ed inquinamento

  • Potenziare, rendere più efficiente, puntuale e confortevole la rete dei trasporti pubblici, attraverso la costruzione di nuove linee metropolitane, il prolungamento di quelle esistenti e l’adeguamento delle linee di superficie a criteri di maggiore sostenibilità ambientale. Acquistare mezzi pubblici meno inquinanti che raggiungano ogni parte della città, prevedere l’introduzione di un biglietto unico con i mezzi del trasporto regionale e locale. Potenziamento del Passante Ferroviario e campagna pubblicitaria a riguardo.
  • Offrire una alternativa credibile all’uso dell’automobile mediante la creazione di nuove piste ciclabili e l’allungamento di quelle esistenti. Prevedere parcheggi/noleggi per le biciclette in corrispondenza delle stazioni della metropolitana e delle FS e FNM, dotate di officine per la riparazione self-service. Estendere le aree pedonali non solo all’interno del centro storico, ed aumentare le zone a traffico limitato, riorganizzando il trasporto delle merci in città in modo più razionale e controllato.
  • Trasformare il Piano Parcheggi in una occasione di reale alleggerimento del traffico, prevedendo parcheggi di interscambio ai confini della città, aree intermodali in corrispondenza dei capolinea delle metropolitane e delle metrotranvie suburbane. Inoltre, occorre evitare che le politiche del traffico siano gestite da una autorità quale il Commissario straordinario, esperienza che, come la Legge Obiettivo, ha dimostrato i limiti ed i danni provocati da una mancata partecipazione della cittadinanza. Introdurre il ticket d’ingresso (road pricing) per le auto provenienti da fuori Milano (disincentivare chi arriva a Milano con un mezzo privato), utilizzandone i fondi per il miglioramento delle reti del trasporto pubblico e per incentivare servizi quali il car sharing, il car pooling, il taxibus, il trasporto scolastico, il mobility manager. Incentivare inoltre l’utilizzo di combustibili a minore impatto ambientale da parte dei mezzi privati (es. biodiesel, idrogeno, ecc.). Fissare un termine (2007) entro il quale veicoli pre-Euro, vecchi diesel, veicoli sprovvisti di FAP non possano più circolare, dando il via ad una seria, capillare campagna mediatica di sensibilizzazione sulla sostituzione dei veicoli più inquinanti. Un profondo investimento per la sostituzione di tali veicoli dovrà essere uno dei primi provvedimenti della prossima amministrazione comunale.
Rendere Milano più verde e a minor impatto ambientale
  • Occorre innanzitutto governare le trasformazioni territoriali. Aumentare le aree verdi all’interno (è incomprensibile che chiunque per raggiungere i grandi polmoni cittadini debba percorrere svariati chilometri) e all’esterno della città, migliorandone la qualità, la fruibilità e strappandole al degrado ambientale (es. Parco delle Cave) e sociale (es. Parco Lambro). Occorre sostenere, mediante politiche rigorose e severe, il Bosco di cintura urbana (Parco Nord, Parco Lambro, Parco Forlanini, Parco Agricolo Sud, Parco di Trenno e Bosco in città). Riqualificare ed aumentare i servizi disponibili nelle aree verdi, incrementando le attrezzature sportive, ricreative, di ristoro e di gioco per i bambini. Creare una rete ciclopedonale più efficiente e capillare all’interno dei grandi parchi urbani. È necessario prevedere una piazza da vivere ed un’area pedonalizzata per ogni quartiere. Attraverso il nuovo PGT, occorre ridurre le volumetrie edificabili all’interno delle lottizzazioni esistenti, aumentando il verde ed integrandole meglio con la rete del trasporto pubblico. Arginare i rischi potenziali del meccanismo perequativo. Ampliare gli spazi destinati ai cani e controllarne maggiormente l’igiene e la pulizia. Riqualificare gli orti urbani, di proprietà comunale, e concederli in enfiteusi.
  • Impedire che parcheggi inutili sorgano laddove la cittadinanza non ne sente l’esigenza, facendo scempio delle zone verdi di quartiere. Incentivare l’utilizzo dei numerosi silos privati e pubblici presenti diffusamente sul territorio urbano, spesso sottoutilizzati. Pensare a parcheggi che si sviluppino anche in altezza, laddove già esistenti. Rendere obbligatorio, per chi possiede un box privato, il ricovero del mezzo privato in esso. Coinvolgere la cittadinanza nel mantenimento della qualità del verde con iniziative di sensibilizzazione e di volontariato ecologico. Coinvolgere i cittadini nella scelta della collocazione delle aree verdi di quartiere. Aumentare la varietà della flora urbana.
  • Impedire che le automobili ed i mezzi a motore possano entrare all’interno dei parchi e delle aree verdi, prevedendo controlli e sanzioni più severi. Creare, all’interno dei parchi, strutture finalizzate all’educazione ambientale e osservatori permanenti sulla qualità dell’ambiente urbano.
  • Trasformare Milano in una città ecologica ad impatto ambientale ridotto: riconvertire tutte le caldaie private, passando dal gasolio al metano; installare sui tetti dei palazzi, di antica e nuova fabbricazione, pannelli solari fotovoltaici per la produzione di acqua calda nelle abitazioni; investire sulla produzione energetica dalle biomasse e dai rifiuti (reintrodurre la raccolta della frazione organica) e sul teleriscaldamento. Ridurre gli sprechi energetici attraverso la promozione di bioedilizia (es. doppi vetri e certificazione energetica per gli edifici) e di uno stile di vita più rispettoso dell’ambiente e più “parsimonioso” nell’uso dell’energia.
Rendere Milano più aperta alla cultura, più solidale, più partecipata
  • Milano deve fare un grande passo in avanti nel mondo del digitale e della conoscenza. Occorre promuovere l’adozione di software libero (a codice di sorgente aperto) negli uffici comunali, la cablatura a fibra ottica dell’intero territorio comunale, creare una rete internet wi-fi comunale e gratuita.
  • Aumentare in ogni zona e nei quartiere gli spazi di fruizione e scambio culturale, incentivando iniziative, corsi ed attività gratuiti ed aperti al contributo di ogni cittadino. Migliorare la qualità e la quantità dei servizi attualmente erogati dai centri civici e dai centri di aggregazione sociale. Prevedere, ogni mese, giornate di ingresso libero a musei, gallerie d’arte e collezioni private. Rendere la cultura ed i luoghi di scambio culturale momenti di integrazione sociale e etnica, trasformando la diversità in un pluralismo di voci e di idee.
  • Incrementare i centri di ascolto e i consultori. Incentivare il volontariato e le attività di solidarietà sociale nei confronti delle zone più periferiche e “dimenticate” della città. Rendere più efficienti ed efficaci gli interventi in favore dei disabili, mediante controlli sull’effettivo abbattimento delle barriere architettoniche e prevedendo severe multe per chi non rispettasse le norme in vigore, in modo da permettere loro di vivere la città e ciò che la stessa offre. Aumentare il numero degli asili nido e delle scuole materne comunali.
  • Inventare veri e propri spazi di partecipazione del cittadino alle scelte politiche della città. Destinare aree dismesse e in via di riqualificazione alla creazione di punti d’incontro collettivi, dotati di supporti informatici, mediante i quali ognuno possa offrire il proprio contributo e le proprie idee alla gestione di Milano. Incentivare la partecipazione dei cittadini alle attività ed alle riunioni dei Consigli di Zona, rilanciandone ed estendendone i compiti.
  • Promuovere iniziative contro il precariato giovanile. Senz’altro la Legge Biagi costituisce la via giusta per favorire la crescita dell’occupazione, avendo contribuito a facilitare, tramite la flessibilità, l’accesso di molti giovani al mondo del lavoro. L’abolizione della Legge Biagi non può in alcun modo costituire un obiettivo identitario. Occorre, al contrario, con iniziative mirate, difendere il lavoro debole, dotarsi di un più moderno sistema di ammortizzatori socio-economici (dai caratteri non assistenzialistici), senza parlare tuttavia di reddito di cittadinanza. Il precariato non può essere che una condizione temporanea, non è razionale che si trasformi in una “nuova apartheid”. Un diritto del lavoro che garantisce l’inamovibilità degli insider e sposta il rischio sugli outsider non è più accettabile.
  • Incentivare le aziende a trasformare, progressivamente ed in tempi contingentati, i contratti a progetto in contratti di formazione, successivamente in contratti a tempo determinato, ed infine in contratti a tempo indeterminato. L'incentivo dovrà assumere caratteri economici e fiscali, contribuendo ad abbattere i costi del lavoro che le aziende sostengono.
  • Rendere  per le aziende svantaggiosa l’assunzione contestuale di un numero indefinito di “progettisti”; impedire, inoltre, che lo stesso contratto a progetto possa essere confermato più volte alla stessa persona.
  • Fissare limiti temporali per i contratti a progetto e renderli poco accattivanti da un punto di vista fiscale;
  • Prevedere una adeguata (e retribuita) formazione che coloro che sono assunti a progetto.
  • Solidarietà e rispetto, infine per i nostri amici a quattro zampe potenziando i ruoli ed i compiti dell’iUfficio provinciale per i Diritti degli Animali. Avviare, da subito, una campagna di sterilizzazione per la prevenzione del randagismo.